Indice dei contenuti
- Cosa si intende per profilazione dei dati personali
- Cos’è la profilazione dei dati personali
- Come funziona il processo di profilazione
- Profilazione degli interessati e consenso esplicito
- Tipologie di profilazione dei dati
- Rischi e criticità della profilazione automatizzata
- La profilazione nel marketing digitale
- Profilazione e sicurezza informatica
- Diritti degli interessati nella profilazione dei dati
- Come garantire una profilazione etica e conforme
Cosa si intende per profilazione dei dati personali
Hai mai notato come un sito web o un social network sembri “sapere” già cosa ti interessa, proponendoti pubblicità o contenuti su misura? Dietro questa apparente magia si nasconde un processo complesso chiamato profilazione dei dati, uno dei temi più delicati del mondo digitale.
Ma cosa si intende per profilazione dei dati personali? In termini semplici, si tratta di un insieme di operazioni automatizzate che permettono di valutare determinati aspetti personali relativi a una persona fisica, con l’obiettivo di analizzare o prevedere aspetti del suo comportamento, delle sue preferenze o del suo rendimento professionale.
Nel contesto della protezione dei dati personali, la profilazione dei dati rappresenta una delle pratiche più potenti ma anche più rischiose. Può portare enormi vantaggi per aziende e utenti dalla personalizzazione dei servizi alla prevenzione delle frodi ma, se mal gestita, può trasformarsi in un’invasione della privacy.
Questo articolo approfondisce come funziona il processo di profilazione, quali dati vengono utilizzati, quando devono essere richiesti il consenso esplicito e l’intervento umano, e in che modo la normativa europea, in particolare il GDPR, tutela gli interessati al trattamento dei dati personali.
Cos’è la profilazione dei dati personali
La profilazione dei dati personali è definita dall’articolo 4, paragrafo 4 del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) come “qualsiasi forma di trattamento automatizzato di dati personali consistente nell’utilizzare tali dati per valutare determinati aspetti personali relativi a una persona fisica in particolare, in particolare per analizzare o prevedere aspetti riguardanti il rendimento professionale, la situazione economica, la salute, le preferenze personali, gli interessi, l’affidabilità, il comportamento, la posizione o i movimenti di detta persona fisica”.
In altre parole, la profilazione può essere considerata un sottoinsieme del trattamento dei dati personali, con la differenza che lo scopo principale è quello di creare un profilo digitale dell’individuo basato su informazioni raccolte online o offline.
Tali informazioni possono essere raccolte da molteplici fonti: moduli web, cookie, social media, carte fedeltà, sistemi di geolocalizzazione o attività di acquisto.
Il processo di profilazione è quindi un meccanismo che, attraverso tecniche di intelligenza artificiale e analisi dei big data, consente di individuare schemi di comportamento e prevedere azioni future ad esempio, quali prodotti un utente è più incline a comprare o quale contenuto è più probabile che legga.
Come funziona il processo di profilazione
Il processo di profilazione si basa su tre fasi principali:
- Raccolta dei dati personali
I dati vengono acquisiti tramite moduli, cookie, registrazioni o tracciamenti online. In questa fase, i dati devono essere trattati in conformità ai principi di trasparenza e minimizzazione previsti dal GDPR. - Analisi automatizzata
I dati vengono elaborati mediante algoritmi di intelligenza artificiale o machine learning per valutare determinati aspetti personali relativi agli utenti. - Creazione del profilo
Sulla base dei risultati, viene costruito un profilo che può essere usato per prevedere aspetti riguardanti il comportamento, le preferenze o il rendimento professionale della persona.
È importante sottolineare che la profilazione può essere effettuata in modo automatizzato, ma il GDPR prevede che, in presenza di processi decisionali automatizzati, l’interessato abbia diritto a richiedere un intervento umano e a non essere soggetto a decisioni basate unicamente su tale automazione.
Questo principio è fondamentale per garantire che il trattamento dei dati non comprometta i diritti e le libertà fondamentali della persona.
Profilazione degli interessati e consenso esplicito
La profilazione degli interessati al trattamento dei dati personali prevede, nella maggior parte dei casi, il consenso esplicito dell’utente.
Il consenso deve essere libero, specifico, informato e inequivocabile, come stabilito dagli articoli 6 e 7 del GDPR. In pratica, prima che i dati vengano raccolti e utilizzati a fini di profilazione, l’utente deve essere chiaramente informato sulle finalità del trattamento e deve poter scegliere se accettare o rifiutare.
Esempio
Quando un sito web utilizza cookie di marketing o di profilazione, deve mostrare un’informativa chiara e dare la possibilità di negare il consenso senza che ciò impedisca la normale navigazione.
Questo aspetto è cruciale, poiché la profilazione può incidere significativamente sulla sfera privata e sulle libertà personali, influenzando decisioni commerciali o addirittura politiche che coinvolgono la persona.
Tipologie di profilazione dei dati
Non tutte le attività di profilazione dei dati personali hanno la stessa finalità o lo stesso livello di rischio. Possiamo distinguere tre principali categorie:
- Profilazione commerciale
Finalizzata a personalizzare offerte, pubblicità e promozioni. È la più comune e visibile agli utenti. - Profilazione comportamentale
Basata sull’analisi dei movimenti online, serve a comprendere abitudini e preferenze di consumo. - Profilazione predittiva
Utilizza modelli statistici e algoritmi di machine learning per analizzare o prevedere aspetti futuri, come l’abbandono di un servizio o la propensione all’acquisto.
Ogni tipologia comporta un differente grado di intrusività, ma tutte richiedono che i dati vengano trattati nel rispetto dei principi di correttezza, liceità e trasparenza.

Rischi e criticità della profilazione automatizzata
L’uso automatizzato compresa la profilazione introduce vantaggi ma anche rischi significativi. Gli algoritmi possono valutare determinati aspetti personali relativi a un individuo senza un vero intervento umano, generando decisioni che incidono sulla vita reale: dall’assegnazione di un mutuo al prezzo di un’assicurazione.
Le principali criticità sono:
- Bias algoritmico
Gli algoritmi possono basarsi su dati distorti, generando discriminazioni o errori. - Mancanza di trasparenza
Spesso gli utenti non sanno come vengono utilizzati i loro dati né come vengono prese le decisioni. - Sovra-profilazione
Raccogliere e incrociare troppi dati può portare a un controllo eccessivo sulla vita privata. - Assenza di controllo umano
Decisioni totalmente automatizzate possono ledere la dignità dell’individuo.
Il GDPR, all’art. 22, vieta che una persona sia sottoposta a una decisione basata unicamente su un trattamento automatizzato compresa la profilazione, se tale decisione produce effetti giuridici significativi.
Ciò significa che, per determinate attività, deve essere sempre previsto un intervento umano che verifichi o confermi la decisione automatica.
La profilazione nel marketing digitale
Nel marketing, la profilazione dei dati personali è uno strumento potentissimo. Le aziende la usano per segmentare il pubblico, inviare comunicazioni mirate e prevedere aspetti riguardanti i comportamenti di acquisto.
Tuttavia, l’uso di tali tecniche deve rispettare il principio di proporzionalità: i dati vengono raccolti solo nella misura necessaria allo scopo dichiarato e devono essere adeguatamente protetti da accessi non autorizzati.
Esempio
L’email marketing: un’azienda può analizzare i tassi di apertura e i clic delle newsletter per valutare determinati aspetti personali relativi all’interesse degli utenti, ma non può incrociare tali dati con informazioni sensibili senza un consenso esplicito.
Analogamente, le campagne di advertising basate su profili predittivi — come quelle offerte da piattaforme social — possono essere gestite solo se gli utenti hanno accettato chiaramente il tracciamento e l’elaborazione dei loro dati.
Profilazione e sicurezza informatica
Un aspetto spesso trascurato è il legame tra profilazione dei dati e sicurezza informatica.
Durante il trattamento dei dati, i sistemi che analizzano informazioni sensibili rappresentano un obiettivo appetibile per i cybercriminali. Le banche dati contenenti profili dettagliati di utenti o dipendenti possono essere sfruttate per attacchi di phishing mirato, furti d’identità o campagne di disinformazione personalizzate.
Per questo motivo, le organizzazioni devono essere in grado di garantire misure tecniche e organizzative adeguate: crittografia dei dati, controllo degli accessi, anonimizzazione e audit periodici.
Inoltre, è fondamentale che ogni processo di profilazione sia tracciabile e documentato, per dimostrare la conformità al principio di accountability previsto dal GDPR.
Diritti degli interessati nella profilazione dei dati
Gli utenti, in quanto persone fisiche interessate al trattamento dei dati personali, hanno una serie di diritti specifici riconosciuti dal GDPR, tra cui:
- Diritto di informazione
Sapere se è in corso un processo di profilazione e con quali finalità. - Diritto di opposizione
Rifiutare il trattamento dei propri dati per finalità di profilazione. - Diritto di accesso e rettifica
Ottenere copia dei dati e correggere eventuali inesattezze. - Diritto alla portabilità
Trasferire i propri dati a un altro titolare. - Diritto a non essere sottoposto a decisioni automatizzate che producano effetti giuridici o simili.
Le aziende e gli enti pubblici devono essere pronti a rispondere a tali richieste in tempi brevi, documentando ogni fase del trattamento dei dati.
Come garantire una profilazione etica e conforme
Per mantenere la fiducia degli utenti, è fondamentale adottare un approccio etico e trasparente alla profilazione dei dati personali.
Ciò significa:
- Definire chiaramente gli scopi del trattamento e limitarne la portata.
- Richiedere sempre un consenso esplicito e facilmente revocabile.
- Evitare processi decisionali che incidano sulla persona senza intervento umano.
- Aggiornare costantemente le politiche di privacy e sicurezza.
Solo così è possibile utilizzare la profilazione dei dati in modo responsabile, trasformandola da potenziale minaccia a opportunità di crescita sostenibile e rispettosa della dignità delle persone.
In sintesi
La profilazione dei dati personali è una realtà inevitabile nell’era digitale. Tuttavia, il suo impatto sulla vita delle persone dipende da come viene gestita.
Quando il trattamento dei dati è trasparente, controllato e accompagnato da un intervento umano nei processi decisionali, la profilazione può rappresentare uno strumento utile per migliorare servizi e sicurezza.
Ma quando i dati vengono utilizzati senza consapevolezza o consenso, rischia di trasformarsi in una forma di controllo invisibile, capace di condizionare scelte, comportamenti e libertà individuali.
Domande e risposte
- Cosa si intende per profilazione dei dati personali?
È un trattamento automatizzato volto a valutare determinati aspetti personali relativi a una persona fisica in particolare, al fine di analizzare o prevedere aspetti del suo comportamento o rendimento. - La profilazione degli interessati al trattamento dei dati personali prevede sempre il consenso?
Sì, tranne nei casi in cui il trattamento sia necessario per obblighi legali o contrattuali, ma in generale serve un consenso esplicito. - Quali dati vengono utilizzati per la profilazione?
I dati possono essere identificativi, comportamentali, di navigazione, di acquisto o di localizzazione. - La profilazione può essere completamente automatizzata?
Può esserlo, ma deve garantire sempre un intervento umano per evitare effetti discriminatori o decisioni ingiuste. - In quali ambiti viene usata la profilazione?
Nel marketing, nella sicurezza informatica, nei servizi finanziari, nella sanità e nei social media. - Il GDPR cosa dice sulla profilazione?
L’art. 22 stabilisce che nessuno può essere soggetto a decisioni basate unicamente su un trattamento automatizzato compresa la profilazione che producano effetti giuridici. - Quali sono i rischi della profilazione?
Discriminazioni, errori decisionali, violazioni di privacy e manipolazione delle scelte individuali. - Come posso tutelarmi?
Puoi esercitare i tuoi diritti di accesso, opposizione e cancellazione, oltre a rifiutare i cookie di profilazione. - I dati profilati devono essere conservati per sempre?
No, devono essere conservati solo per il tempo necessario alle finalità dichiarate. - La profilazione può essere utile?
Sì, se gestita con etica e trasparenza, può migliorare la qualità dei servizi e la sicurezza online.