Indice dei contenuti
- Cosa sono le telefonate sospette
- Come riconoscere una telefonata sospetta
- Strumenti per proteggersi
- La prevenzione parte dalla consapevolezza
Le telefonate sospette rappresentano una minaccia sempre più concreta. Si tratta di chiamate che spesso mirano a truffare l’utente, estorcere informazioni sensibili o installare software dannosi tramite inganni.
In questo articolo vedremo come riconoscere queste chiamate, quali sono i comportamenti tipici dei truffatori e quali precauzioni adottare per proteggere la propria sicurezza digitale.
Cosa sono le telefonate sospette
Le telefonate sospette sono chiamate non richieste che arrivano da numeri sconosciuti o mascherati, con l’intento di ottenere vantaggi economici o accesso ai tuoi dati.
Possono presentarsi sotto forma di finti operatori bancari, enti pubblici, tecnici informatici o addirittura familiari in difficoltà. A volte, il truffatore non parla affatto: il solo fatto di rispondere può bastare per confermare che il numero è attivo, incrementando la possibilità di ricevere ulteriori chiamate fraudolente.
Come riconoscere una telefonata sospetta
Riconoscere una telefonata sospetta non è sempre immediato, soprattutto quando il truffatore adotta tecniche raffinate e cerca di imitare in tutto e per tutto il linguaggio e lo stile comunicativo di enti autorevoli.
Tuttavia, ci sono alcuni segnali chiari che possono aiutare a smascherare la truffa, se si sa a cosa prestare attenzione.
Uno dei campanelli d’allarme più evidenti è il tono allarmante o estremamente urgente. I malintenzionati cercano spesso di creare un senso di emergenza per spingere la vittima ad agire impulsivamente, senza prendersi il tempo necessario per riflettere. Un esempio classico è la frase:
"Buongiorno, la contattiamo dalla sua banca: il suo conto è stato bloccato per motivi di sicurezza. Abbiamo bisogno che ci confermi subito i dati per sbloccarlo."
Oppure:
"Ci sono movimenti sospetti sul suo profilo. Se non interviene immediatamente, il conto verrà chiuso entro poche ore."
Questo tipo di phishing telefonico, detto anche vishing, si basa proprio sulla capacità del truffatore di metterti sotto pressione. In molti casi, la chiamata arriva in momenti strategici – per esempio, in orario di pranzo, la sera tardi o durante il weekend – quando è più probabile che la persona sia stanca o distratta.
Un altro elemento da non sottovalutare è il numero di provenienza. Se ricevi una chiamata da un numero internazionale sconosciuto, e non hai parenti o contatti all’estero, è opportuno insospettirsi. A volte i truffatori usano numeri che iniziano con prefissi stranieri (+231, +44, +375…) per mascherare la loro identità o approfittare di tariffe a pagamento nel caso si richiami quel numero.
Esempio
La cosiddetta truffa dello squillo, in cui il truffatore lascia uno squillo e attende che la vittima richiami, generando costi salatissimi.
Oltre alla provenienza del numero, anche il linguaggio utilizzato durante la chiamata può offrire indizi preziosi. Se chi parla usa frasi generiche come “Gentile cliente” o non è in grado di indicare con precisione il tuo nome o altri dettagli che un vero operatore dovrebbe conoscere, è probabile che tu sia di fronte a una comunicazione automatizzata o pre-registrata.
Queste registrazioni automatiche sono spesso accompagnate da un tono freddo e meccanico, e invitano a “premere 1 per parlare con un operatore”. È un’altra trappola.
Ancora più pericolose sono le richieste dirette di dati sensibili, come il codice della carta di credito, il PIN, o i codici OTP (one-time password) ricevuti via SMS. Nessun ente legittimo, né bancario né istituzionale, chiederà mai queste informazioni per telefono. Un esempio frequente:
"Abbiamo bisogno del codice a sei cifre appena ricevuto per completare la verifica della sua identità."
In realtà, quel codice serve a concludere un pagamento fraudolento già avviato a tua insaputa.
Infine, bisogna fare attenzione alle offerte troppo allettanti per essere vere. Se qualcuno ti chiama dicendo che hai vinto un viaggio, un nuovo smartphone o una carta regalo senza che tu abbia partecipato a nessun concorso, è molto probabile che si tratti di una truffa.
"Congratulazioni! Sei stato selezionato per ricevere un premio esclusivo. Basta fornire un documento e un numero di conto per riceverlo."
Anche in questo caso, l’obiettivo è estorcere dati personali o bancari sfruttando la tua curiosità o la voglia di ottenere qualcosa gratuitamente.
In sintesi, diffida sempre dalle chiamate che ti chiedono di agire in fretta, di fornire dati sensibili o che promettono vantaggi incredibili. La prudenza, quando si tratta di sicurezza digitale, non è mai troppa.
Perché sono pericolose
Interagire con una telefonata sospetta non è un gesto innocuo, anche se a prima vista può sembrare tale. Le conseguenze possono essere serie, sia sul piano economico che su quello della sicurezza digitale e della protezione dell’identità personale.
Uno dei rischi più insidiosi è legato alla registrazione della voce. Alcuni truffatori, infatti, non cercano subito dati sensibili o soldi: vogliono solo che tu dica “sì”, o che risponda in modo affermativo a una domanda apparentemente innocua come:
“È lei il titolare del numero?”
Con quella registrazione, possono tentare truffe successive, come attivare servizi a pagamento o sottoscrivere abbonamenti fraudolenti a tuo nome, presentando la tua voce come conferma.
Questo fenomeno, noto come voice fraud, è in crescita e può essere difficile da contrastare proprio perché sfrutta una prova sonora autentica.
Un altro pericolo concreto è quello del malware. I truffatori potrebbero non chiederti nulla durante la chiamata, ma poco dopo inviarti un SMS o una mail, apparentemente legati alla conversazione. Potrebbero scrivere qualcosa come:
"Gentile cliente, per completare l’operazione appena discussa, clicchi sul seguente link."
Quel link, in realtà, porta al download di un software malevolo che può infettare il tuo dispositivo, rubare password, monitorare le tue attività o, nei casi peggiori, bloccare l’accesso ai tuoi file in cambio di un riscatto (ransomware).
Esempio
Molte persone hanno ricevuto messaggi con finti avvisi di consegna da corrieri (tipo DHL o Poste) dopo una chiamata, e cliccando sul link si sono ritrovati con lo smartphone completamente compromesso.
Anche il solo fatto di confermare informazioni personali al telefono, come nome, cognome, indirizzo o codice fiscale, può mettere a rischio la tua identità digitale.
I truffatori combinano questi dati con altre informazioni reperibili online (ad esempio dai social) per creare un profilo dettagliato da usare in frodi più complesse, come il furto d’identità.
In alcuni casi, sono riusciti ad accedere a conti bancari, creare falsi profili finanziari o addirittura intestare prestiti a nome della vittima.
Un’ulteriore minaccia è la condivisione inconsapevole del numero di telefono. Rispondendo a una chiamata sospetta – anche solo per pochi secondi – confermi che il tuo numero è attivo.
Questo lo rende più appetibile per i truffatori, che potrebbero rivenderlo a call center illeciti o inserirlo in liste di spam telefonico. Il risultato? Un’escalation di chiamate fraudolente, messaggi truffa e tentativi di intrusione nei tuoi account.
In sintesi, rispondere a una chiamata sospetta può aprire la porta a una serie di conseguenze gravi:
- Registrazioni vocali usate per frodi
- Installazione di malware o ransomware
- Furto d’identità e uso illecito dei tuoi dati
- Invasione della privacy e aumento di contatti fraudolenti
Per questo motivo è fondamentale non abbassare mai la guardia. Quando si parla di sicurezza informatica, anche una semplice risposta al telefono può diventare il primo passo verso una violazione.
Cosa fare in caso di dubbio
Quando si riceve una telefonata sospetta, è fondamentale mantenere la calma e agire con lucidità. Anche se il contenuto della chiamata può generare ansia o panico – ad esempio perché si parla di un blocco del conto corrente o di una presunta attività fraudolenta – la regola d’oro è semplice: non fornire mai dati personali per telefono, soprattutto se non sei stato tu a contattare l’ente in questione.
Se il presunto operatore ti chiede informazioni sensibili, come:
- Il codice della tua carta
- Il PIN del bancomat
- Il codice OTP ricevuto via SMS
- Il tuo codice fiscale o l’indirizzo di residenza
…interrompi subito la conversazione. Nessuna banca, assicurazione o ente pubblico chiederà mai questi dati per telefono, tantomeno con urgenza o con toni intimidatori.
Un comportamento corretto, in caso di dubbio, è riagganciare e richiamare tu stesso l’ente che il truffatore ha dichiarato di rappresentare, utilizzando fonti ufficiali.
Esempio
Se ricevi una chiamata da qualcuno che si presenta come operatore del servizio clienti della tua banca, non fidarti del numero visualizzato sul display (potrebbe essere falsificato con tecniche di spoofing). Apri l’app ufficiale o il sito della banca, recupera il numero corretto e chiama tu per verificare se la segnalazione era reale.
Esempio pratico
Un utente ha ricevuto una chiamata da un sedicente impiegato INPS che chiedeva il numero IBAN per accreditare un rimborso. Invece di dare l’informazione, ha riagganciato, ha chiamato il numero verde ufficiale dell’INPS, e ha scoperto che nessuna comunicazione era partita da loro. Il danno è stato evitato.
Una volta interrotta la comunicazione, un passo utile è bloccare il numero tramite le funzioni del tuo smartphone. Tuttavia, bisogna tenere presente che i truffatori cambiano spesso numerazione, quindi questo non garantisce che non riceverai più chiamate sospette.
Per questo è altrettanto importante segnalare la chiamata alle autorità competenti. In Italia, ci sono diverse opzioni:
- La Polizia Postale, attraverso il portale www.commissariatodips.it, dove è possibile fare segnalazioni online.
- Il Registro Pubblico delle Opposizioni, che consente di limitare le chiamate promozionali indesiderate, anche se non protegge da vere e proprie truffe.
- App e piattaforme di crowdsourcing delle segnalazioni, come TrueCaller o Dov’è, che aiutano gli utenti a identificare numeri sospetti basandosi su segnalazioni collettive.
Inoltre, se il contenuto della chiamata riguarda temi delicati come pensioni, conti correnti, pagamenti o sicurezza personale, è buona norma avvisare anche amici e familiari, soprattutto se anziani o meno esperti con la tecnologia.
Molti truffatori puntano proprio su queste fasce della popolazione, contando sulla loro buona fede e sulla mancanza di strumenti per difendersi.

Strumenti per proteggersi
Proteggersi dalle telefonate sospette è possibile, anche se nessun sistema garantisce una sicurezza totale. Esistono però strumenti e buone pratiche che possono ridurre drasticamente il rischio di cadere vittima di truffe telefoniche.
Uno dei mezzi più efficaci è rappresentato dalle applicazioni per l’identificazione e il blocco delle chiamate spam. App come Truecaller, Hiya, Should I Answer? o CallApp permettono di vedere il nome o l’attività associata a un numero sconosciuto, attingendo a database condivisi da milioni di utenti in tutto il mondo.
Esempio
Se un numero è già stato segnalato da centinaia di persone come “truffa bancaria”, l’app lo identificherà e potrai decidere di non rispondere o di bloccarlo immediatamente.
Molti smartphone, soprattutto quelli più recenti, integrano funzioni native per il riconoscimento di chiamate indesiderate. Su Android, ad esempio, Google Phone può mostrare l’etichetta “possibile spam” direttamente sullo schermo durante la chiamata.
Anche iPhone, con le versioni più recenti di iOS, consente di silenziare automaticamente numeri sconosciutio sospetti, impedendo che disturbino l’utente.
Altro aspetto fondamentale, spesso sottovalutato, è la manutenzione del dispositivo: mantenere aggiornati il sistema operativo e le app installate non serve solo per avere nuove funzionalità, ma anche per correggere falle di sicurezza che potrebbero essere sfruttate dai truffatori.
Alcuni attacchi, infatti, riescono a compromettere lo smartphone grazie a vulnerabilità presenti in vecchie versioni del sistema.
Esempio pratico
Un utente ha ricevuto un link truffaldino via SMS, dopo una chiamata sospetta. Il messaggio sembrava provenire da un corriere. Fortunatamente, il suo smartphone aveva un sistema di protezione attivo che ha bloccato l’apertura del sito perché contenente codice malevolo. Se il telefono non fosse stato aggiornato, il risultato sarebbe potuto essere molto diverso.
Infine, una regola d’oro della privacy digitale è evitare di diffondere il proprio numero telefonico in modo indiscriminato. Anche se può sembrare banale, pubblicare il numero su Facebook, LinkedIn, annunci online o siti di e-commerce può esporlo al rischio di essere raccolto da bot o venduto a call center e truffatori.
Meglio usare numeri “usa e getta” o sistemi di anonimizzazione, ad esempio per registrarsi a servizi temporanei o pubblicare annunci su portali come Subito o Marketplace.
Un altro consiglio utile è quello di rivedere le impostazioni della privacy sui social. Su Facebook, ad esempio, si può disattivare la possibilità di essere cercati tramite numero di telefono. Questo piccolo gesto può ridurre notevolmente la tua esposizione.
In sintesi, per aumentare la propria protezione dalle chiamate sospette, è utile:
- Usare app di identificazione chiamate e blocco spam
- Attivare le funzioni di sicurezza del proprio smartphone
- Tenere sempre aggiornato il sistema operativo
- Limitare la condivisione del numero telefonico online
- Controllare le impostazioni della privacy sui social network
Con un po’ di attenzione e gli strumenti giusti, è possibile costruire un filtro di sicurezza digitale attivo ed efficace.
La prevenzione parte dalla consapevolezza
Come per molte minacce legate alla cyber security, anche nel caso delle telefonate sospette, la prevenzione è il miglior alleato. Riconoscere i segnali d’allarme e sapere come comportarsi fa la differenza tra essere vittima di una truffa e restare al sicuro.
Educare se stessi e le persone vicine – specialmente gli anziani, spesso presi di mira – è essenziale per creare una rete di difesa più ampia e consapevole.
Domande e risposte
- Cosa sono le telefonate sospette?
Sono chiamate non richieste da numeri sconosciuti che mirano a truffare o ottenere dati personali. - Come faccio a capire se una telefonata è una truffa?
Presta attenzione a richieste urgenti, premi non attesi o domande su dati sensibili. - Possono rubarmi informazioni solo rispondendo al telefono?
Sì, anche il solo confermare la tua identità può essere usato per future frodi. - Devo bloccare i numeri sospetti?
Sì, ma è utile anche segnalarli tramite app o enti preposti. - Le app per bloccare chiamate funzionano davvero?
Sì, aiutano a filtrare chiamate note come spam o truffe. - Cosa fare se ho dato dati personali a un truffatore?
Contatta subito la tua banca e segnala l’accaduto alle autorità. - Cosa succede se clicco su un link dopo una chiamata sospetta?
Potresti installare malware o finire su siti truffaldini. Evita di cliccare. - Perché continuano a chiamarmi numeri strani?
Il tuo numero potrebbe essere stato venduto o inserito in liste di spam. - Posso denunciare una telefonata sospetta?
Sì, è possibile farlo tramite Polizia Postale o piattaforme dedicate. - I bambini e gli anziani sono più a rischio?
Sì, spesso non hanno gli strumenti per riconoscere una truffa. Educarli è fondamentale.