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Notizie Flash

Zero-day: il lato oscuro del cyberspazio e le ombre dei governi

Il rapporto Google 2024 svela il ruolo di Cina, Russia e Corea del Nord negli attacchi informatici zero-day. Tecnologie cloud e sistemi operativi nel mirino.

vulnerabilità zero-day

Indice dei contenuti

  • La minaccia invisibile che colpisce ancora
  • Governi protagonisti nel cyberspionaggio globale
  • Le nuove frontiere dell’attacco: dal software al cloud
  • Sorveglianza digitale e prospettive future
  • Serve un cambio di passo

La minaccia invisibile che colpisce ancora

Le vulnerabilità zero-day continuano a rappresentare una delle armi più temute nel mondo della cyber security.

Nel 2024, il Google Threat Intelligence Group ha registrato 75 attacchi, in calo rispetto ai 98 del 2023, ma non per questo meno pericolosi. Questi exploit sfruttano falle sconosciute nei software prima che i produttori possano correggerle, e per questo sono il sogno proibito di cybercriminali e governi.

Oltre il 60% degli attacchi ha colpito aziende e infrastrutture strategiche. Il messaggio è chiaro: nessuno è al sicuro e la superficie d’attacco si fa ogni giorno più ampia e sofisticata.

Governi protagonisti nel cyberspionaggio globale

Il rapporto di Google punta il dito contro Cina, Corea del Nord e Russia, indicate come responsabili di attacchi mirati ad acquisire dati riservati, sabotare sistemi e compiere operazioni finanziarie illecite.

  • La Corea del Nord è stata coinvolta in almeno cinque attacchi di alto profilo.
  • La Russia ha sferrato tre attacchi documentati con obiettivi strategici.
  • Anche la Cina emerge tra gli attori principali nella guerra informatica silenziosa.

Accanto a questi attori statali, anche gruppi criminali indipendenti hanno mostrato un livello tecnico paragonabile a quello delle agenzie governative, rendendo il cybercrime un’emergenza globale.

Le nuove frontiere dell’attacco: dal software al cloud

Il panorama degli obiettivi si evolve. I browser restano bersagli importanti, ma con segni di miglioramento: gli exploit su Chrome sono scesi da 17 a 11. A preoccupare è invece l’aumento delle vulnerabilità su Windows, che passa da 17 a 22 exploit critici.

Nuova frontiera d’attacco? Il cloud. Strumenti come Ivanti sono sempre più nel mirino, insieme alle infrastrutture di rete. L’obiettivo è colpire i nodi nevralgici della trasmissione digitale globale, con effetti potenzialmente devastanti.

Sorveglianza digitale e prospettive future

Oltre la metà delle vulnerabilità individuate nel 2024 è stata utilizzata in operazioni di spionaggio e sorveglianza. Il mercato degli spyware commerciali non conosce crisi, e solleva interrogativi non solo sulla sicurezza, ma anche sull’etica del controllo.

C’è, però, una nota di ottimismo: la difficoltà crescente nel trovare nuove vulnerabilità dimostra che le contromisure difensive stanno funzionando. Il calo degli attacchi su browser e dispositivi mobili è un segnale positivo per il futuro.

Serve un cambio di passo

Gli attacchi zero-day sono destinati a restare una minaccia costante. Per difendersi servono strategie proattive, collaborazione internazionale e una cultura della cyber security più diffusa.

In un mondo sempre più digitale, la vera sfida è anticipare l’attacco… prima che sia troppo tardi.

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