Indice dei contenuti
- Cos’è il backup e perché è importante
- Tipologie di backup: completo, incrementale e differenziale
- Come fare il backup del PC su Windows
- Come fare il backup del Mac
- Come fare backup su Linux
- Dove salvare il backup: soluzioni locali, cloud e ibride
- Strategie di backup per privati e aziende
- Strategie di backup per aziende
- Backup e sicurezza: attenzione al ransomware
- Come proteggere i backup dal ransomware
Sapere come fare il backup del PC è diventato fondamentale. Che tu sia un utente privato, uno smart worker o il responsabile IT di un’azienda, effettuare regolarmente il backup dei dati ti permette di evitare disastri e garantire la continuità operativa.
Questo articolo approfondisce cos’è il backup, come si fa un backup e quali strumenti utilizzare nei principali sistemi operativi: Windows, macOS e Linux.
Ti guideremo passo dopo passo nella scelta della miglior strategia per il backup PC, con esempi pratici e consigli sia per uso domestico che aziendale.
Cos’è il backup e perché è importante
Il backup rappresenta una delle pratiche fondamentali per garantire la continuità operativa e la sicurezza dei dati, sia in ambito privato che aziendale.
Si tratta di creare una copia di sicurezza dei dati digitali — file, foto, email, database, configurazioni, preferenze di sistema — e conservarla in una posizione sicura e accessibile in caso di emergenza.
Esempi pratici di cosa si può salvare
- Cartelle di lavoro: /Users/Marco/Documents/Lavoro/
- Database MySQL: mysqldump -u root -p nome_database > backup.sql
- Configurazioni server: /etc/nginx/nginx.conf
Quando serve un backup
Immagina di essere un fotografo freelance: tutto il tuo archivio fotografico, frutto di anni di lavoro, è contenuto in un unico disco esterno.
Se quel disco si rompe o viene rubato, perdi tutto. Ma se hai configurato un backup automatico — ad esempio, usando rsync o Time Machine — potrai recuperare tutto con pochi clic o comandi.
Ecco un esempio base di backup su Linux con rsync:
bash
CopiaModifica
rsync -av –delete /home/marco/ /mnt/disco_backup/
Questo comando sincronizza la cartella /home/marco/ con un disco esterno montato su /mnt/disco_backup/, cancellando anche i file rimossi nella sorgente.
Perché è così importante?
Un backup ti protegge da scenari reali e frequenti:
- Guasto del disco fisso – capita spesso con i dischi meccanici (HDD), ma anche gli SSD possono fallire.
- Attacchi ransomware – i file vengono criptati e inaccessibili; senza backup, l’unica opzione è pagare (e nemmeno sempre funziona).
- Cancellazioni accidentali – basta un clic sbagliato per eliminare intere cartelle.
- Furto o smarrimento del dispositivo – se il tuo laptop viene rubato, puoi recuperare tutto dal backup.
- Disastri fisici – incendi, allagamenti o sbalzi di tensione possono distruggere i dispositivi.
Backup e GDPR
Nel contesto aziendale, fare backup è anche un obbligo morale e normativo. Il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) richiede misure tecniche per garantire l’integrità e la disponibilità dei dati personali. Un sistema di backup efficiente è una di queste misure.
Ad esempio, un’azienda che gestisce dati sensibili (clienti, sanità, scuola) dovrebbe implementare backup cifrati, automatizzati, e con test periodici di ripristino. La mancata adozione può tradursi in multe salate e perdita di reputazione.
In sintesi, sapere come si fa backup significa proteggere il tuo lavoro, i tuoi ricordi e il tuo futuro. Non si tratta solo di tecnologia, ma di resilienza digitale.
Tipologie di backup: completo, incrementale e differenziale
Quando si parla di backup, non basta sapere come fare backup, ma è fondamentale conoscere le diverse strategie di salvataggio disponibili.
Ogni tipologia risponde a esigenze diverse in termini di sicurezza, spazio di archiviazione e tempo di esecuzione. Le tre più diffuse sono: backup completo, incrementale e differenziale.
1. Backup completo
Il backup completo (full backup) è il più semplice da comprendere: ogni volta che viene eseguito, salva tutti i dati selezionati, indipendentemente dal fatto che siano stati modificati o meno.
Pro:
- Facile da ripristinare
- Tutti i dati sono in un’unica copia
- Ideale per immagini di sistema
Contro:
- Richiede molto tempo e spazio
- Poco efficiente se eseguito frequentemente
Esempio di comando con tar su Linux:
tar -czvf backup_completo.tar.gz /home/utente/
Questo comando comprime e salva l’intera home directory in un archivio .tar.gz.
2. Backup incrementale
Il backup incrementale copia solo i file nuovi o modificati dall’ultimo backup (che può essere completo o incrementale). È la soluzione più efficiente in termini di tempo e spazio, ma è più complesso da ripristinare.
Pro:
- Backup veloce
- Consuma poco spazio
Contro:
- Per ripristinare tutto, servono tutti i backup precedenti
- Vulnerabile alla corruzione di un singolo backup nella catena
Esempio con rsync usando file di log:
rsync -av –link-dest=/backup/giorno_prec /home/utente/ /backup/oggi/
Questo comando crea un backup incrementale comparando i file di oggi con quelli di ieri.
3. Backup differenziale
Il backup differenziale salva tutti i file modificati dall’ultimo backup completo. È una via di mezzo: ogni backup richiede più spazio rispetto a un incrementale, ma è più semplice da ripristinare.
Pro:
- Più semplice da ripristinare rispetto a un incrementale
- Più efficiente di un backup completo
Contro:
- Più spazio rispetto all’incrementale
- Cresce di dimensioni fino al prossimo backup completo
Esempio con rsnapshot (configurato per differenziale):
rsnapshot daily
rsnapshot utilizza hard link per creare backup differenziali in modo efficiente.
Quale scegliere?
La scelta della tipologia dipende da:
- Importanza dei dati
Dati critici richiedono backup completi frequenti; - Frequenza di aggiornamento
Se i dati cambiano spesso, meglio incrementale o differenziale; - Spazio disponibile
L’incrementale è il più economico in termini di storage; - Tempo di ripristino
Il backup completo è il più rapido da ripristinare.
In ambito aziendale, spesso si segue la strategia GFS (Grandfather-Father-Son):
- Backup completo settimanale (grandfather)
- Backup differenziale giornaliero (father)
- Snapshot orari o incrementali (son)
Come fare il backup del PC su Windows
Effettuare il backup del PC con Windows è oggi più semplice che mai grazie agli strumenti integrati nel sistema operativo.
Microsoft offre diverse opzioni, pensate sia per utenti domestici che per piccole imprese, fino a soluzioni avanzate dedicate alle aziende. Vediamo nel dettaglio come fare backup con gli strumenti nativi e quali alternative professionali sono disponibili.
Backup con Cronologia file
Cronologia file è lo strumento più intuitivo per chi vuole impostare un backup automatico dei dati personali. È ideale per chi utilizza il computer a casa o in smart working.
Come attivarlo:
- Apri le Impostazioni di Windows (Win + I).
- Vai su Aggiornamento e sicurezza > Backup.
- Collega un disco esterno oppure imposta una cartella condivisa in rete.
- Clicca su “Aggiungi un’unità” e seleziona il disco.
- Attiva l’opzione “Esegui automaticamente il backup dei file”.
Cosa viene salvato?
Windows eseguirà un backup continuo (ogni ora per default) dei file contenuti in:
- Documenti
- Immagini
- Video
- Desktop
- Musica
Puoi aggiungere o escludere cartelle manualmente da Impostazioni avanzate.
Dove si trova il backup?
I file vengono salvati con versione, cioè puoi ripristinare una specifica versione di un file modificato.
Vantaggio
Backup continuo e automatico, senza bisogno di intervento manuale.
Limite
Non esegue il backup del sistema operativo o dei programmi.
Backup con “Backup e ripristino (Windows 7)”
Nonostante il nome datato, questo strumento è ancora perfettamente funzionante in Windows 10 e 11. È utile per creare un backup completo dell’intero sistema, inclusi programmi, impostazioni e file personali.
Come usarlo:
- Scrivi “Backup” nel campo di ricerca di Windows.
- Seleziona “Backup e ripristino (Windows 7)”.
- Clicca su “Configura backup”.
- Scegli un disco rigido esterno o unità di rete.
- Scegli se lasciare che Windows selezioni i file o specificare manualmente.
- Imposta una frequenza (giornaliera, settimanale, ecc.).
- Avvia il backup.
Immagine di sistema (opzionale)
Puoi creare anche una immagine di sistema, che è una copia integrale del disco C:. Questa è utile per ripristinare completamente Windows in caso di crash.
Comando da terminale per avvio diretto:
sdclt.exe /BLBBACKUPWIZARD
Vantaggio: Salva tutto, incluso il sistema operativo.
Limite: Più lento e pesante rispetto a Cronologia file.
Soluzioni avanzate per aziende
Le aziende e i professionisti IT hanno esigenze più complesse: protezione dei server, backup di rete, macchine virtuali, pianificazione flessibile, cifratura, e protezione contro ransomware. Per questo motivo si utilizzano strumenti specializzati, tra cui:
Acronis Cyber Protect
- Backup cloud, locale e ibrido
- Rilevamento malware basato su AI
- Protezione per workstation, server e VM
- Dashboard centralizzata
Veeam Backup & Replication
- Soluzione leader per ambienti virtualizzati
- Backup incrementale forever
- Replica in tempo reale
- Ottimizzato per VMware e Hyper-V
Macrium Reflect
- Versione gratuita per utenti esperti
- Backup di interi dischi o partizioni
- Ripristino in ambienti di emergenza (PE)
Microsoft Azure Backup
- Backup cloud-based
- Scalabile, ideale per PMI e aziende
- Integrazione nativa con Active Directory e Windows Server
- Crittografia automatica dei dati
Queste soluzioni includono funzioni di disaster recovery, monitoraggio remoto, e sono compatibili con politiche GDPR per il trattamento dei dati.
Come fare il backup del Mac
I computer Apple, sia in ambito personale che professionale, contengono spesso dati sensibili, file di lavoro, progetti creativi e configurazioni delicate.
Per questo motivo, Apple integra nativamente degli strumenti semplici ma potenti per il backup dei dati. Il più conosciuto è Time Machine, affiancato dal servizio iCloud per chi lavora in mobilità.
Time Machine: il backup automatico “a prova di errore”
Time Machine è lo strumento predefinito per il backup del Mac, e offre un’interfaccia semplice anche per utenti inesperti, con funzionalità avanzate che soddisfano anche i professionisti.
Come configurare Time Machine:
- Collega un disco esterno (USB, Thunderbolt o disco di rete).
- Vai su Preferenze di Sistema > Time Machine (macOS Ventura: Impostazioni di Sistema > Generali > Time Machine).
- Clicca su “Seleziona disco di backup” e scegli il disco collegato.
- Attiva “Backup automatico”.
Da questo momento in poi, Time Machine eseguirà backup automatici:
- Ogni ora nelle ultime 24 ore
- Ogni giorno dell’ultima settimana
- Ogni settimana dei mesi precedenti
I backup sono incrementali: dopo il primo completo, vengono salvate solo le modifiche, riducendo l’uso dello spazio.
Ripristino selettivo
Una delle caratteristiche più utili è la possibilità di tornare indietro nel tempo: puoi sfogliare visivamente le versioni precedenti dei file, anche da Finder, e ripristinarli con un clic.
Ripristino completo del sistema
Se il tuo Mac si rompe o devi sostituirlo, puoi usare Time Machine per eseguire un ripristino completo (durante l’installazione di macOS o tramite “Assistente Migrazione”).
Vantaggio
Sistema integrato, semplice da usare, cronologia dettagliata dei file
Limite
Richiede un disco esterno sempre disponibile (non adatto per portatili in continuo movimento)
- iCloud Backup: perfetto per chi lavora in mobilità
Per utenti in mobilità o chi vuole avere una copia online sincronizzata, Apple offre iCloud, il servizio cloud ufficiale. Non è un sistema di backup completo, ma una sincronizzazione continua dei dati principali.
Cosa salva iCloud:
- Foto e video tramite Foto di iCloud
- Documenti salvati in Scrivania e Documenti
- Contatti, calendari, note, email
- Preferenze del sistema, Safari, e app compatibili
- Messaggi iMessage e allegati
Come attivarlo:
- Vai su Impostazioni di Sistema > Apple ID > iCloud.
- Seleziona le categorie di dati da sincronizzare.
- Attiva iCloud Drive per documenti e desktop.
Spazio disponibile
Apple offre 5 GB gratuiti, ma per backup più completi è necessario acquistare uno dei piani:
- 50 GB – €0,99/mese
- 200 GB – €2,99/mese
- 2 TB – €9,99/mese
Vantaggio
Dati accessibili ovunque, sincronizzazione continua, integrazione perfetta con macOS
Limite
Non è un vero backup completo del sistema operativo
Consigli di sicurezza per il backup su Mac
- Cifra i backup di Time Machine
Attiva l’opzione nella configurazione iniziale per proteggere i tuoi file. - Usa password sicure e l’autenticazione a due fattori su iCloud.
- Verifica periodicamente i backup
Prova il ripristino di un file per essere certo che funzioni.
Suggerimento professionale: combina Time Machine (locale) con iCloud (cloud) per una strategia ibrida: sicurezza + accessibilità.
Come fare backup su Linux
In ambiente Linux, il backup è una pratica tanto potente quanto versatile. Il sistema operativo offre strumenti avanzati, orientati spesso a utenti esperti, ma esistono anche opzioni intuitive per chi utilizza Ubuntu o distribuzioni desktop.
Che tu stia gestendo una postazione personale, un server o una rete aziendale, Linux mette a disposizione tutti gli strumenti per creare strategie di backup dei dati efficaci, automatizzate e sicure.
Rsync: il coltellino svizzero dei backup
Uno degli strumenti più potenti è rsync, disponibile di default in quasi tutte le distribuzioni Linux. È ideale per backup incrementali, sincronizzazione remota, repliche su rete locale e altro ancora.
Esempio di backup incrementale locale:
rsync -avh –delete /home/utente/ /media/backup/utente/
- -a: modalità archivio (preserva permessi, proprietà, timestamp)
- -v: verbose (mostra i file processati)
- -h: output leggibile (dimensioni in KB, MB)
- –delete: rimuove i file eliminati nella sorgente anche nella destinazione
Questo comando sincronizza la directory /home/utente/ con il percorso di backup, creando un backup speculare. È ottimo per dischi USB o directory di rete.
Automazione con cron:
Puoi schedulare il backup giornaliero con un cron job:
crontab -e
E aggiungere:
0 2 * * * rsync -avh –delete /home/utente/ /media/backup/utente/
Questo esegue il backup ogni notte alle 2:00.
Déjà Dup: semplicità grafica per utenti GNOME e Ubuntu
Déjà Dup è un’interfaccia grafica user-friendly basata su duplicity, integrata nei desktop GNOME e perfetta per utenti non tecnici. Supporta backup automatici, cifrati, su dischi locali o cloud.
Come configurarlo:
- Installa con:
sudo apt install deja-dup
- Apri “Backup” dal menu di sistema.
- Scegli le cartelle da includere o escludere.
- Seleziona la destinazione: disco esterno, Google Drive, server FTP, WebDAV, ecc.
- Attiva la pianificazione automatica e la cifratura con password.
Pro
Backup semplici e sicuri anche per utenti desktop
Contro
Meno controllo per utenti avanzati
Backup su server: soluzioni enterprise
In ambienti server e aziendali, Linux richiede soluzioni scalabili e professionali, che consentano backup distribuiti, compressione, versioning, report via email, e ripristini rapidi. Ecco i più affidabili:
Bacula
- Framework enterprise per backup in rete
- Gestione centralizzata di centinaia di client
- Supporta tape, NAS, cloud, database, VM
- Scripting avanzato e logging completo
Amanda
- Software open-source storico
- Supporta backup su disco, nastro, cloud
- Automatizza il backup di ambienti multi-server
Restic
- Strumento moderno, sicuro e veloce
- Backup cifrato per file e directory
- Backup remoto via SSH, SFTP, rclone (es. Backblaze, AWS S3)
Esempio comando Restic:
restic -r /mnt/backup init
restic -r /mnt/backup backup /etc /home
Duplicity
- Cifratura GPG integrata
- Backup incrementale con compressione
- Ideale per backup remoti (SCP, FTP, Amazon S3)
UrBackup
- Interfaccia web per backup centralizzati
- Backup di immagini disco e file
- Versioning automatico e ripristino bare-metal
Consiglio: per ambienti complessi, integrare backup Linux con sistemi di monitoraggio come Zabbix o Nagios, per garantire l’esecuzione e lo stato dei backup.

Dove salvare il backup: soluzioni locali, cloud e ibride
Una volta capito come fare backup, la domanda successiva è: dove salvarlo? La risposta non è unica, perché dipende dal contesto, dal volume dei dati, dalla frequenza di accesso e dal livello di sicurezza richiesto.
Le tre soluzioni principali sono: backup locale, backup in cloud e soluzioni ibride.
Backup locale
Il backup locale consiste nel salvare i dati su un dispositivo fisicamente vicino all’utente, come un disco esterno o un server NAS.
Vantaggi
- Velocità di scrittura e ripristino
- Costo contenuto (acquisto una tantum del dispositivo)
- Nessuna dipendenza dalla connessione Internet
Svantaggi
- Rischio fisico: furti, incendi, allagamenti
- Se il dispositivo viene danneggiato, il backup è perso insieme ai dati originali
Dispositivi consigliati
- Dischi esterni USB 3.0 o USB-C: veloci, portatili, economici
- NAS (Network Attached Storage): ideali per chi ha più dispositivi da proteggere in rete
- SSD portatili: resistenti agli urti, velocissimi per backup giornalieri
Esempio pratico (Linux, backup su disco locale):
rsync -a /home/utente/ /media/backup/disco_usb/
Backup in cloud
Il cloud backup prevede che i dati vengano copiati su server remoti tramite Internet. È una delle soluzioni più sicure contro la perdita totale.
Vantaggi
- Accessibilità globale: puoi recuperare i tuoi file da qualsiasi luogo
- Protezione contro disastri fisici
- I dati possono essere cifrati e versionati
Svantaggi
- Richiede una connessione Internet affidabile
- Ha un costo ricorrente (mensile o annuale)
- Talvolta vincolato allo spazio e alle politiche del provider
Provider consigliati
- Per uso personale:
- Google Drive
- Microsoft OneDrive
- Dropbox
- Per uso aziendale e professionale:
- Amazon S3 – flessibile e scalabile
- Microsoft Azure – integrato con Active Directory
- Backblaze B2 – economico e compatibile con molti tool open source
Esempio con rclone (backup su cloud):
rclone sync /home/utente remote:backup –progress
Soluzioni ibride: il meglio di entrambi i mondi
La strategia migliore oggi è quella ibrida: combinare backup locale e backup in cloud per garantire ridondanza e resilienza.
Esempio di strategia ibrida:
- Backup giornaliero locale su disco USB/NAS tramite rsync o Time Machine
- Backup settimanale cifrato in cloud (Google Drive, AWS S3, ecc.)
- Test di ripristino ogni mese
Questa configurazione offre:
- Velocità nel recupero locale
- Sicurezza in caso di guasti o furti
- Flessibilità nella gestione dei dati da più dispositivi
Un buon backup è geograficamente ridondante e automatizzato. Il cloud aggiunge la tranquillità che nessun disastro locale potrà compromettere i tuoi dati.
Strategie di backup per privati e aziende
Nel mondo digitale moderno, avere una strategia di backup dei dati non è più una scelta: è una necessità. Che si tratti di fotografie di famiglia, documenti universitari, o database aziendali, la perdita di dati può avere conseguenze disastrose.
Per questo motivo è fondamentale adottare strategie di backup su misura, diverse per utenti domestici e per ambienti aziendali.
Strategie di backup per privati
Chi utilizza il computer per svago, studio o lavoro leggero può mettere in sicurezza i propri dati con una serie di pratiche semplici ma efficaci. L’obiettivo non è solo creare un backup, ma mantenerlo aggiornato, accessibile e verificabile.
1. Attiva i backup automatici
Utilizza strumenti come Time Machine su macOS o Cronologia file su Windows. Per Linux, uno script rsync schedulato con cron può fare la differenza.
Esempio (Windows 11): Vai su Impostazioni > Backup e attiva la Cronologia file con un disco USB.
2. Usa il cloud per i documenti principali
Servizi come Google Drive, OneDrive, Dropbox o iCloud sincronizzano automaticamente i file importanti. Così anche se il computer si rompe, i dati sono subito recuperabili da un altro dispositivo.
3. Crea un’immagine del sistema ogni 3-6 mesi
Un’immagine di sistema consente di ripristinare l’intero computer (compresi programmi, impostazioni e file) in caso di crash.
Strumenti utili:
- Windows: “Backup e ripristino (Windows 7)”
- Mac: Time Machine completo
- Linux: Clonezilla o Timeshift
4. Verifica i backup ogni mese
Fare backup non basta: vanno testati. Almeno una volta al mese, prova a ripristinare un file da backup per verificarne l’integrità.
Un backup che non è stato testato è solo una falsa sicurezza.
Strategie di backup per aziende
Le aziende gestiscono dati sensibili, risorse condivise, database, e spesso devono essere conformi a normative come il GDPR.
Una perdita di dati può compromettere la continuità del business e comportare sanzioni legali. Ecco le strategie raccomandate.
1. Backup giornalieri dei dati critici
I dati vitali (ERP, CRM, fatturazione, email aziendali) devono essere salvati ogni giorno, in modo automatizzato e monitorato.
Esempio di strategia:
- Backup incrementale ogni notte
- Backup completo ogni settimana
2. Test di ripristino mensili
Ogni backup deve essere verificato periodicamente. I test possono essere:
- Ripristino di un file singolo
- Simulazione di ripristino completo in ambiente di test
3. Redazione di un Disaster Recovery Plan (DRP)
Il DRP è un documento strategico che descrive come ripristinare i servizi IT in caso di disastro (incendio, attacco ransomware, black-out). Deve includere:
- Ruoli e responsabilità
- Tempi di ripristino (RTO)
- Obiettivi di perdita accettabili (RPO)
- Procedure operative
4. Backup cifrati end-to-end
Per proteggere i dati in transito e in archiviazione, è fondamentale usare cifratura AES-256 o simili.
Strumenti consigliati:
- Acronis Cyber Protect
- Veeam Backup & Replication
- Restic (per ambienti Linux)
- Duplicati con GPG
5. Monitoraggio remoto dei backup
Utilizza software che permetta di:
- Ricevere notifiche in caso di errore
- Visualizzare report giornalieri
- Integrazione con sistemi di monitoraggio (Zabbix, Nagios)
Un’azienda senza strategia di backup mette a rischio non solo i dati, ma anche la propria reputazione e conformità normativa.
Backup e sicurezza: attenzione al ransomware
Nel mondo della cyber security, una delle minacce più insidiose è il ransomware: un tipo di malware che critta i file presenti nel sistema della vittima, rendendoli inaccessibili, e richiede un riscatto in criptovaluta per fornire la chiave di decrittazione.
Ma c’è di peggio: molti ransomware moderni attaccano anche i backup, rendendo impossibile il ripristino dei dati. Per questo motivo è fondamentale adottare strategie di backup sicure, in grado di resistere anche agli attacchi più aggressivi.
Rischio reale: il ransomware attacca anche i backup
Gli hacker sanno che il backup è l’unica via di salvezza di un’azienda. Alcuni malware, come Ryuk, REvil o LockBit, cercano attivamente dischi esterni, cartelle di rete e software di backup installati, per criptarli o cancellarli.
Per esempio:
C:\Backup\azienda.bak → criptato
\\NAS-ufficio\condivisione → accesso negato, contenuti sovrascritti
Risultato? Nemmeno il backup può salvarti.
Come proteggere i backup dal ransomware
1. Usa software con protezione anti-ransomware
Alcuni software di backup includono meccanismi di rilevamento delle attività anomale, versioning automatico e protezione delle immagini di backup.
Esempi affidabili:
- Acronis Cyber Protect (tecnologia antiransomware integrata)
- Veeam Backup & Replication (Immutable Backup con Linux Hardened Repository)
- Macrium Reflect (con opzione “Image Guardian”)
2. Conserva copie offline (air-gap backup)
Una copia offline è un backup conservato su un supporto non collegato permanentemente al computer o alla rete. I ransomware non possono criptare ciò che non possono raggiungere.
Esempi:
- Disco esterno scollegato dopo il backup
- Backup su tape (nastri magnetici)
- Disco USB conservato in cassaforte
3. Cifra i backup con strumenti come VeraCrypt
Anche se un ransomware accede al tuo disco di backup, non potrà leggere i file se questi sono cifrati. Usa strumenti come VeraCrypt per creare volumi criptati montabili solo con password.
Esempio (Linux):
veracrypt -c
# Avvia la procedura guidata per creare un volume criptato
Puoi anche criptare l’intera destinazione del backup, aumentando la resilienza ai furti e ai malware.
4. Non collegare sempre il disco di backup
Molti utenti tengono sempre collegato il disco esterno al PC. Questo lo espone a infezioni automatiche. Collega il disco solo quando esegui il backup, poi scollegalo in modo sicuro.
Suggerimento extra: Imposta uno script cron che esegue il backup e poi scollega automaticamente il disco:
rsync -av /home/utente/ /mnt/backup && umount /mnt/backup
Conclusione: Il backup non è solo una copia dei dati. È una difesa strategica contro il ransomware. Ma se non è protetto, può diventare inutile. Prevenire è molto più economico che pagare un riscatto (che non garantisce neanche la restituzione dei dati!).
Errori da evitare nel fare backup
- Non avere un piano: fare backup occasionali non basta.
- Conservare tutto in una sola copia: la ridondanza è essenziale.
- Non testare i backup: un backup corrotto è inutile.
- Tenere il disco sempre collegato: espone ai malware.
- Non aggiornare i software di backup.
Domande e risposte
- Cos’è il backup?
È la copia di sicurezza dei dati per recuperarli in caso di perdita. - Come si fa un backup su Windows?
Usando Cronologia file o Backup e ripristino (Windows 7). - Come fare backup su Mac?
Utilizzando Time Machine o iCloud. - Come fare un backup in cloud?
Con servizi come Google Drive, OneDrive o AWS S3. - Cosa serve per fare il backup del PC?
Un software adatto e uno spazio di destinazione (locale o cloud). - Quanto spesso bisogna fare backup?
Dipende dall’uso: giornalmente per le aziende, settimanalmente per privati. - Backup e salvataggio sono la stessa cosa?
No, il backup è una copia di sicurezza, il salvataggio è la scrittura del file. - Esistono backup automatici?
Sì, molti software consentono pianificazioni automatiche. - Il backup protegge dal ransomware?
Sì, se isolato e cifrato. Ma va sempre testato. - È meglio il backup locale o cloud?
Entrambi. L’ideale è una strategia ibrida.