Loading...

Guide

Backup PC: guida completa

Scopri come fare il backup del PC, proteggere i tuoi dati e scegliere la soluzione giusta per privati e imprese.

Backup per aziende

Indice dei contenuti

  • Cos’è il backup e perché è importante
  • Tipologie di backup: completo, incrementale e differenziale
  • Come fare il backup del PC su Windows
  • Come fare il backup del Mac
  • Come fare backup su Linux
  • Dove salvare il backup: soluzioni locali, cloud e ibride
  • Strategie di backup per privati e aziende
  • Strategie di backup per aziende
  • Backup e sicurezza: attenzione al ransomware
  • Come proteggere i backup dal ransomware

Sapere come fare il backup del PC è diventato fondamentale. Che tu sia un utente privato, uno smart worker o il responsabile IT di un’azienda, effettuare regolarmente il backup dei dati ti permette di evitare disastri e garantire la continuità operativa.

Questo articolo approfondisce cos’è il backup, come si fa un backup e quali strumenti utilizzare nei principali sistemi operativi: Windows, macOS e Linux.

Ti guideremo passo dopo passo nella scelta della miglior strategia per il backup PC, con esempi pratici e consigli sia per uso domestico che aziendale.

Cos’è il backup e perché è importante

Il backup rappresenta una delle pratiche fondamentali per garantire la continuità operativa e la sicurezza dei dati, sia in ambito privato che aziendale.

Si tratta di creare una copia di sicurezza dei dati digitali — file, foto, email, database, configurazioni, preferenze di sistema — e conservarla in una posizione sicura e accessibile in caso di emergenza.

Esempi pratici di cosa si può salvare

  • Cartelle di lavoro: /Users/Marco/Documents/Lavoro/
  • Database MySQL: mysqldump -u root -p nome_database > backup.sql
  • Configurazioni server: /etc/nginx/nginx.conf

Quando serve un backup

Immagina di essere un fotografo freelance: tutto il tuo archivio fotografico, frutto di anni di lavoro, è contenuto in un unico disco esterno.

Se quel disco si rompe o viene rubato, perdi tutto. Ma se hai configurato un backup automatico — ad esempio, usando rsync o Time Machine — potrai recuperare tutto con pochi clic o comandi.

Ecco un esempio base di backup su Linux con rsync:

bash

CopiaModifica

rsync -av –delete /home/marco/ /mnt/disco_backup/

Questo comando sincronizza la cartella /home/marco/ con un disco esterno montato su /mnt/disco_backup/, cancellando anche i file rimossi nella sorgente.

Perché è così importante?

Un backup ti protegge da scenari reali e frequenti:

  • Guasto del disco fisso – capita spesso con i dischi meccanici (HDD), ma anche gli SSD possono fallire.
  • Attacchi ransomware – i file vengono criptati e inaccessibili; senza backup, l’unica opzione è pagare (e nemmeno sempre funziona).
  • Cancellazioni accidentali – basta un clic sbagliato per eliminare intere cartelle.
  • Furto o smarrimento del dispositivo – se il tuo laptop viene rubato, puoi recuperare tutto dal backup.
  • Disastri fisici – incendi, allagamenti o sbalzi di tensione possono distruggere i dispositivi.

Backup e GDPR

Nel contesto aziendale, fare backup è anche un obbligo morale e normativo. Il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) richiede misure tecniche per garantire l’integrità e la disponibilità dei dati personali. Un sistema di backup efficiente è una di queste misure.

Ad esempio, un’azienda che gestisce dati sensibili (clienti, sanità, scuola) dovrebbe implementare backup cifrati, automatizzati, e con test periodici di ripristino. La mancata adozione può tradursi in multe salate e perdita di reputazione.

In sintesi, sapere come si fa backup significa proteggere il tuo lavoro, i tuoi ricordi e il tuo futuro. Non si tratta solo di tecnologia, ma di resilienza digitale.

Tipologie di backup: completo, incrementale e differenziale

Quando si parla di backup, non basta sapere come fare backup, ma è fondamentale conoscere le diverse strategie di salvataggio disponibili.

Ogni tipologia risponde a esigenze diverse in termini di sicurezza, spazio di archiviazione e tempo di esecuzione. Le tre più diffuse sono: backup completo, incrementale e differenziale.

1. Backup completo

Il backup completo (full backup) è il più semplice da comprendere: ogni volta che viene eseguito, salva tutti i dati selezionati, indipendentemente dal fatto che siano stati modificati o meno.

Pro:

  • Facile da ripristinare
  • Tutti i dati sono in un’unica copia
  • Ideale per immagini di sistema

Contro:

  • Richiede molto tempo e spazio
  • Poco efficiente se eseguito frequentemente

Esempio di comando con tar su Linux:

tar -czvf backup_completo.tar.gz /home/utente/

Questo comando comprime e salva l’intera home directory in un archivio .tar.gz.

2. Backup incrementale

Il backup incrementale copia solo i file nuovi o modificati dall’ultimo backup (che può essere completo o incrementale). È la soluzione più efficiente in termini di tempo e spazio, ma è più complesso da ripristinare.

Pro:

  • Backup veloce
  • Consuma poco spazio

Contro:

  • Per ripristinare tutto, servono tutti i backup precedenti
  • Vulnerabile alla corruzione di un singolo backup nella catena

Esempio con rsync usando file di log:

rsync -av –link-dest=/backup/giorno_prec /home/utente/ /backup/oggi/

Questo comando crea un backup incrementale comparando i file di oggi con quelli di ieri.

3. Backup differenziale

Il backup differenziale salva tutti i file modificati dall’ultimo backup completo. È una via di mezzo: ogni backup richiede più spazio rispetto a un incrementale, ma è più semplice da ripristinare.

Pro:

  • Più semplice da ripristinare rispetto a un incrementale
  • Più efficiente di un backup completo

Contro:

  • Più spazio rispetto all’incrementale
  • Cresce di dimensioni fino al prossimo backup completo

Esempio con rsnapshot (configurato per differenziale):

rsnapshot daily

rsnapshot utilizza hard link per creare backup differenziali in modo efficiente.

Quale scegliere?

La scelta della tipologia dipende da:

  • Importanza dei dati
    Dati critici richiedono backup completi frequenti;
  • Frequenza di aggiornamento
    Se i dati cambiano spesso, meglio incrementale o differenziale;
  • Spazio disponibile
    L’incrementale è il più economico in termini di storage;
  • Tempo di ripristino
    Il backup completo è il più rapido da ripristinare.

In ambito aziendale, spesso si segue la strategia GFS (Grandfather-Father-Son):

  • Backup completo settimanale (grandfather)
  • Backup differenziale giornaliero (father)
  • Snapshot orari o incrementali (son)

Come fare il backup del PC su Windows

Effettuare il backup del PC con Windows è oggi più semplice che mai grazie agli strumenti integrati nel sistema operativo.

Microsoft offre diverse opzioni, pensate sia per utenti domestici che per piccole imprese, fino a soluzioni avanzate dedicate alle aziende. Vediamo nel dettaglio come fare backup con gli strumenti nativi e quali alternative professionali sono disponibili.

Backup con Cronologia file

Cronologia file è lo strumento più intuitivo per chi vuole impostare un backup automatico dei dati personali. È ideale per chi utilizza il computer a casa o in smart working.

Come attivarlo:

  1. Apri le Impostazioni di Windows (Win + I).
  2. Vai su Aggiornamento e sicurezza > Backup.
  3. Collega un disco esterno oppure imposta una cartella condivisa in rete.
  4. Clicca su “Aggiungi un’unità” e seleziona il disco.
  5. Attiva l’opzione “Esegui automaticamente il backup dei file”.

Cosa viene salvato?

Windows eseguirà un backup continuo (ogni ora per default) dei file contenuti in:

  • Documenti
  • Immagini
  • Video
  • Desktop
  • Musica

Puoi aggiungere o escludere cartelle manualmente da Impostazioni avanzate.

Dove si trova il backup?

I file vengono salvati con versione, cioè puoi ripristinare una specifica versione di un file modificato.

Vantaggio
Backup continuo e automatico, senza bisogno di intervento manuale.

Limite
Non esegue il backup del sistema operativo o dei programmi.

Backup con “Backup e ripristino (Windows 7)”

Nonostante il nome datato, questo strumento è ancora perfettamente funzionante in Windows 10 e 11. È utile per creare un backup completo dell’intero sistema, inclusi programmi, impostazioni e file personali.

Come usarlo:

  1. Scrivi “Backup” nel campo di ricerca di Windows.
  2. Seleziona “Backup e ripristino (Windows 7)”.
  3. Clicca su “Configura backup”.
  4. Scegli un disco rigido esterno o unità di rete.
  5. Scegli se lasciare che Windows selezioni i file o specificare manualmente.
  6. Imposta una frequenza (giornaliera, settimanale, ecc.).
  7. Avvia il backup.

Immagine di sistema (opzionale)

Puoi creare anche una immagine di sistema, che è una copia integrale del disco C:. Questa è utile per ripristinare completamente Windows in caso di crash.

Comando da terminale per avvio diretto:

sdclt.exe /BLBBACKUPWIZARD

Vantaggio: Salva tutto, incluso il sistema operativo.
Limite: Più lento e pesante rispetto a Cronologia file.

Soluzioni avanzate per aziende

Le aziende e i professionisti IT hanno esigenze più complesse: protezione dei server, backup di rete, macchine virtuali, pianificazione flessibile, cifratura, e protezione contro ransomware. Per questo motivo si utilizzano strumenti specializzati, tra cui:

Acronis Cyber Protect

  • Backup cloud, locale e ibrido
  • Rilevamento malware basato su AI
  • Protezione per workstation, server e VM
  • Dashboard centralizzata

Veeam Backup & Replication

  • Soluzione leader per ambienti virtualizzati
  • Backup incrementale forever
  • Replica in tempo reale
  • Ottimizzato per VMware e Hyper-V

Macrium Reflect

  • Versione gratuita per utenti esperti
  • Backup di interi dischi o partizioni
  • Ripristino in ambienti di emergenza (PE)

Microsoft Azure Backup

  • Backup cloud-based
  • Scalabile, ideale per PMI e aziende
  • Integrazione nativa con Active Directory e Windows Server
  • Crittografia automatica dei dati

Queste soluzioni includono funzioni di disaster recovery, monitoraggio remoto, e sono compatibili con politiche GDPR per il trattamento dei dati.

Come fare il backup del Mac

I computer Apple, sia in ambito personale che professionale, contengono spesso dati sensibili, file di lavoro, progetti creativi e configurazioni delicate.

Per questo motivo, Apple integra nativamente degli strumenti semplici ma potenti per il backup dei dati. Il più conosciuto è Time Machine, affiancato dal servizio iCloud per chi lavora in mobilità.

Time Machine: il backup automatico “a prova di errore”

Time Machine è lo strumento predefinito per il backup del Mac, e offre un’interfaccia semplice anche per utenti inesperti, con funzionalità avanzate che soddisfano anche i professionisti.

Come configurare Time Machine:

  1. Collega un disco esterno (USB, Thunderbolt o disco di rete).
  2. Vai su Preferenze di Sistema > Time Machine (macOS Ventura: Impostazioni di Sistema > Generali > Time Machine).
  3. Clicca su “Seleziona disco di backup” e scegli il disco collegato.
  4. Attiva “Backup automatico”.

Da questo momento in poi, Time Machine eseguirà backup automatici:

  • Ogni ora nelle ultime 24 ore
  • Ogni giorno dell’ultima settimana
  • Ogni settimana dei mesi precedenti

I backup sono incrementali: dopo il primo completo, vengono salvate solo le modifiche, riducendo l’uso dello spazio.

Ripristino selettivo

Una delle caratteristiche più utili è la possibilità di tornare indietro nel tempo: puoi sfogliare visivamente le versioni precedenti dei file, anche da Finder, e ripristinarli con un clic.

Ripristino completo del sistema

Se il tuo Mac si rompe o devi sostituirlo, puoi usare Time Machine per eseguire un ripristino completo (durante l’installazione di macOS o tramite “Assistente Migrazione”).

Vantaggio
Sistema integrato, semplice da usare, cronologia dettagliata dei file

Limite
Richiede un disco esterno sempre disponibile (non adatto per portatili in continuo movimento)

  • iCloud Backup: perfetto per chi lavora in mobilità
    Per utenti in mobilità o chi vuole avere una copia online sincronizzata, Apple offre iCloud, il servizio cloud ufficiale. Non è un sistema di backup completo, ma una sincronizzazione continua dei dati principali.

Cosa salva iCloud:

  • Foto e video tramite Foto di iCloud
  • Documenti salvati in Scrivania e Documenti
  • Contatti, calendari, note, email
  • Preferenze del sistema, Safari, e app compatibili
  • Messaggi iMessage e allegati

Come attivarlo:

  1. Vai su Impostazioni di Sistema > Apple ID > iCloud.
  2. Seleziona le categorie di dati da sincronizzare.
  3. Attiva iCloud Drive per documenti e desktop.

Spazio disponibile

Apple offre 5 GB gratuiti, ma per backup più completi è necessario acquistare uno dei piani:

  • 50 GB – €0,99/mese
  • 200 GB – €2,99/mese
  • 2 TB – €9,99/mese

Vantaggio
Dati accessibili ovunque, sincronizzazione continua, integrazione perfetta con macOS

Limite
Non è un vero backup completo del sistema operativo

Consigli di sicurezza per il backup su Mac

  • Cifra i backup di Time Machine
    Attiva l’opzione nella configurazione iniziale per proteggere i tuoi file.
  • Usa password sicure e l’autenticazione a due fattori su iCloud.
  • Verifica periodicamente i backup
    Prova il ripristino di un file per essere certo che funzioni.

Suggerimento professionale: combina Time Machine (locale) con iCloud (cloud) per una strategia ibrida: sicurezza + accessibilità.

Come fare backup su Linux

In ambiente Linux, il backup è una pratica tanto potente quanto versatile. Il sistema operativo offre strumenti avanzati, orientati spesso a utenti esperti, ma esistono anche opzioni intuitive per chi utilizza Ubuntu o distribuzioni desktop.

Che tu stia gestendo una postazione personale, un server o una rete aziendale, Linux mette a disposizione tutti gli strumenti per creare strategie di backup dei dati efficaci, automatizzate e sicure.

Rsync: il coltellino svizzero dei backup

Uno degli strumenti più potenti è rsync, disponibile di default in quasi tutte le distribuzioni Linux. È ideale per backup incrementali, sincronizzazione remota, repliche su rete locale e altro ancora.

Esempio di backup incrementale locale:

rsync -avh –delete /home/utente/ /media/backup/utente/

  • -a: modalità archivio (preserva permessi, proprietà, timestamp)
  • -v: verbose (mostra i file processati)
  • -h: output leggibile (dimensioni in KB, MB)
  • –delete: rimuove i file eliminati nella sorgente anche nella destinazione

Questo comando sincronizza la directory /home/utente/ con il percorso di backup, creando un backup speculare. È ottimo per dischi USB o directory di rete.

Automazione con cron:

Puoi schedulare il backup giornaliero con un cron job:

crontab -e

E aggiungere:

0 2 * * * rsync -avh –delete /home/utente/ /media/backup/utente/

Questo esegue il backup ogni notte alle 2:00.

Déjà Dup: semplicità grafica per utenti GNOME e Ubuntu

Déjà Dup è un’interfaccia grafica user-friendly basata su duplicity, integrata nei desktop GNOME e perfetta per utenti non tecnici. Supporta backup automatici, cifrati, su dischi locali o cloud.

Come configurarlo:

  1. Installa con:

sudo apt install deja-dup

  1. Apri “Backup” dal menu di sistema.
  2. Scegli le cartelle da includere o escludere.
  3. Seleziona la destinazione: disco esterno, Google Drive, server FTP, WebDAV, ecc.
  4. Attiva la pianificazione automatica e la cifratura con password.

Pro
Backup semplici e sicuri anche per utenti desktop

Contro
Meno controllo per utenti avanzati

Backup su server: soluzioni enterprise

In ambienti server e aziendali, Linux richiede soluzioni scalabili e professionali, che consentano backup distribuiti, compressione, versioning, report via email, e ripristini rapidi. Ecco i più affidabili:

Bacula

  • Framework enterprise per backup in rete
  • Gestione centralizzata di centinaia di client
  • Supporta tape, NAS, cloud, database, VM
  • Scripting avanzato e logging completo

Amanda

  • Software open-source storico
  • Supporta backup su disco, nastro, cloud
  • Automatizza il backup di ambienti multi-server

Restic

  • Strumento moderno, sicuro e veloce
  • Backup cifrato per file e directory
  • Backup remoto via SSH, SFTP, rclone (es. Backblaze, AWS S3)

Esempio comando Restic:

restic -r /mnt/backup init

restic -r /mnt/backup backup /etc /home

Duplicity

  • Cifratura GPG integrata
  • Backup incrementale con compressione
  • Ideale per backup remoti (SCP, FTP, Amazon S3)

UrBackup

  • Interfaccia web per backup centralizzati
  • Backup di immagini disco e file
  • Versioning automatico e ripristino bare-metal

Consiglio: per ambienti complessi, integrare backup Linux con sistemi di monitoraggio come Zabbix o Nagios, per garantire l’esecuzione e lo stato dei backup.

Salvare il backup

Dove salvare il backup: soluzioni locali, cloud e ibride

Una volta capito come fare backup, la domanda successiva è: dove salvarlo? La risposta non è unica, perché dipende dal contesto, dal volume dei dati, dalla frequenza di accesso e dal livello di sicurezza richiesto.

Le tre soluzioni principali sono: backup locale, backup in cloud e soluzioni ibride.

Backup locale

Il backup locale consiste nel salvare i dati su un dispositivo fisicamente vicino all’utente, come un disco esterno o un server NAS.

Vantaggi

  • Velocità di scrittura e ripristino
  • Costo contenuto (acquisto una tantum del dispositivo)
  • Nessuna dipendenza dalla connessione Internet

Svantaggi

  • Rischio fisico: furti, incendi, allagamenti
  • Se il dispositivo viene danneggiato, il backup è perso insieme ai dati originali

Dispositivi consigliati

  • Dischi esterni USB 3.0 o USB-C: veloci, portatili, economici
  • NAS (Network Attached Storage): ideali per chi ha più dispositivi da proteggere in rete
  • SSD portatili: resistenti agli urti, velocissimi per backup giornalieri

Esempio pratico (Linux, backup su disco locale):

rsync -a /home/utente/ /media/backup/disco_usb/

Backup in cloud

Il cloud backup prevede che i dati vengano copiati su server remoti tramite Internet. È una delle soluzioni più sicure contro la perdita totale.

Vantaggi

  • Accessibilità globale: puoi recuperare i tuoi file da qualsiasi luogo
  • Protezione contro disastri fisici
  • I dati possono essere cifrati e versionati

Svantaggi

  • Richiede una connessione Internet affidabile
  • Ha un costo ricorrente (mensile o annuale)
  • Talvolta vincolato allo spazio e alle politiche del provider

Provider consigliati

  • Per uso personale:
    • Google Drive
    • Microsoft OneDrive
    • Dropbox
  • Per uso aziendale e professionale:
    • Amazon S3 – flessibile e scalabile
    • Microsoft Azure – integrato con Active Directory
    • Backblaze B2 – economico e compatibile con molti tool open source

Esempio con rclone (backup su cloud):

rclone sync /home/utente remote:backup –progress

Soluzioni ibride: il meglio di entrambi i mondi

La strategia migliore oggi è quella ibrida: combinare backup locale e backup in cloud per garantire ridondanza e resilienza.

Esempio di strategia ibrida:

  • Backup giornaliero locale su disco USB/NAS tramite rsync o Time Machine
  • Backup settimanale cifrato in cloud (Google Drive, AWS S3, ecc.)
  • Test di ripristino ogni mese

Questa configurazione offre:

  • Velocità nel recupero locale
  • Sicurezza in caso di guasti o furti
  • Flessibilità nella gestione dei dati da più dispositivi

Un buon backup è geograficamente ridondante e automatizzato. Il cloud aggiunge la tranquillità che nessun disastro locale potrà compromettere i tuoi dati.

Strategie di backup per privati e aziende

Nel mondo digitale moderno, avere una strategia di backup dei dati non è più una scelta: è una necessità. Che si tratti di fotografie di famiglia, documenti universitari, o database aziendali, la perdita di dati può avere conseguenze disastrose.

Per questo motivo è fondamentale adottare strategie di backup su misura, diverse per utenti domestici e per ambienti aziendali.

Strategie di backup per privati

Chi utilizza il computer per svago, studio o lavoro leggero può mettere in sicurezza i propri dati con una serie di pratiche semplici ma efficaci. L’obiettivo non è solo creare un backup, ma mantenerlo aggiornato, accessibile e verificabile.

1. Attiva i backup automatici

Utilizza strumenti come Time Machine su macOS o Cronologia file su Windows. Per Linux, uno script rsync schedulato con cron può fare la differenza.

Esempio (Windows 11): Vai su Impostazioni > Backup e attiva la Cronologia file con un disco USB.

2. Usa il cloud per i documenti principali

Servizi come Google Drive, OneDrive, Dropbox o iCloud sincronizzano automaticamente i file importanti. Così anche se il computer si rompe, i dati sono subito recuperabili da un altro dispositivo.

3. Crea un’immagine del sistema ogni 3-6 mesi

Un’immagine di sistema consente di ripristinare l’intero computer (compresi programmi, impostazioni e file) in caso di crash.

Strumenti utili:

  • Windows: “Backup e ripristino (Windows 7)”
  • Mac: Time Machine completo
  • Linux: Clonezilla o Timeshift

4. Verifica i backup ogni mese

Fare backup non basta: vanno testati. Almeno una volta al mese, prova a ripristinare un file da backup per verificarne l’integrità.

Un backup che non è stato testato è solo una falsa sicurezza.

Strategie di backup per aziende

Le aziende gestiscono dati sensibili, risorse condivise, database, e spesso devono essere conformi a normative come il GDPR.

Una perdita di dati può compromettere la continuità del business e comportare sanzioni legali. Ecco le strategie raccomandate.

1. Backup giornalieri dei dati critici

I dati vitali (ERP, CRM, fatturazione, email aziendali) devono essere salvati ogni giorno, in modo automatizzato e monitorato.

Esempio di strategia:

  • Backup incrementale ogni notte
  • Backup completo ogni settimana

2. Test di ripristino mensili

Ogni backup deve essere verificato periodicamente. I test possono essere:

  • Ripristino di un file singolo
  • Simulazione di ripristino completo in ambiente di test

3. Redazione di un Disaster Recovery Plan (DRP)

Il DRP è un documento strategico che descrive come ripristinare i servizi IT in caso di disastro (incendio, attacco ransomware, black-out). Deve includere:

  • Ruoli e responsabilità
  • Tempi di ripristino (RTO)
  • Obiettivi di perdita accettabili (RPO)
  • Procedure operative

4. Backup cifrati end-to-end

Per proteggere i dati in transito e in archiviazione, è fondamentale usare cifratura AES-256 o simili.

Strumenti consigliati:

  • Acronis Cyber Protect
  • Veeam Backup & Replication
  • Restic (per ambienti Linux)
  • Duplicati con GPG

5. Monitoraggio remoto dei backup

Utilizza software che permetta di:

  • Ricevere notifiche in caso di errore
  • Visualizzare report giornalieri
  • Integrazione con sistemi di monitoraggio (Zabbix, Nagios)

Un’azienda senza strategia di backup mette a rischio non solo i dati, ma anche la propria reputazione e conformità normativa.

Backup e sicurezza: attenzione al ransomware

Nel mondo della cyber security, una delle minacce più insidiose è il ransomware: un tipo di malware che critta i file presenti nel sistema della vittima, rendendoli inaccessibili, e richiede un riscatto in criptovaluta per fornire la chiave di decrittazione.

Ma c’è di peggio: molti ransomware moderni attaccano anche i backup, rendendo impossibile il ripristino dei dati. Per questo motivo è fondamentale adottare strategie di backup sicure, in grado di resistere anche agli attacchi più aggressivi.

Rischio reale: il ransomware attacca anche i backup

Gli hacker sanno che il backup è l’unica via di salvezza di un’azienda. Alcuni malware, come Ryuk, REvil o LockBit, cercano attivamente dischi esterni, cartelle di rete e software di backup installati, per criptarli o cancellarli.

Per esempio:

C:\Backup\azienda.bak → criptato

\\NAS-ufficio\condivisione → accesso negato, contenuti sovrascritti

Risultato? Nemmeno il backup può salvarti.

Come proteggere i backup dal ransomware

1. Usa software con protezione anti-ransomware

Alcuni software di backup includono meccanismi di rilevamento delle attività anomale, versioning automatico e protezione delle immagini di backup.

Esempi affidabili:

  • Acronis Cyber Protect (tecnologia antiransomware integrata)
  • Veeam Backup & Replication (Immutable Backup con Linux Hardened Repository)
  • Macrium Reflect (con opzione “Image Guardian”)

2. Conserva copie offline (air-gap backup)

Una copia offline è un backup conservato su un supporto non collegato permanentemente al computer o alla rete. I ransomware non possono criptare ciò che non possono raggiungere.

Esempi:

  • Disco esterno scollegato dopo il backup
  • Backup su tape (nastri magnetici)
  • Disco USB conservato in cassaforte

3. Cifra i backup con strumenti come VeraCrypt

Anche se un ransomware accede al tuo disco di backup, non potrà leggere i file se questi sono cifrati. Usa strumenti come VeraCrypt per creare volumi criptati montabili solo con password.

Esempio (Linux):

veracrypt -c

# Avvia la procedura guidata per creare un volume criptato

Puoi anche criptare l’intera destinazione del backup, aumentando la resilienza ai furti e ai malware.

4. Non collegare sempre il disco di backup

Molti utenti tengono sempre collegato il disco esterno al PC. Questo lo espone a infezioni automatiche. Collega il disco solo quando esegui il backup, poi scollegalo in modo sicuro.

Suggerimento extra: Imposta uno script cron che esegue il backup e poi scollega automaticamente il disco:

rsync -av /home/utente/ /mnt/backup && umount /mnt/backup

Conclusione: Il backup non è solo una copia dei dati. È una difesa strategica contro il ransomware. Ma se non è protetto, può diventare inutile. Prevenire è molto più economico che pagare un riscatto (che non garantisce neanche la restituzione dei dati!).

Errori da evitare nel fare backup

  1. Non avere un piano: fare backup occasionali non basta.
  2. Conservare tutto in una sola copia: la ridondanza è essenziale.
  3. Non testare i backup: un backup corrotto è inutile.
  4. Tenere il disco sempre collegato: espone ai malware.
  5. Non aggiornare i software di backup.

Domande e risposte

  1. Cos’è il backup?
    È la copia di sicurezza dei dati per recuperarli in caso di perdita.
  2. Come si fa un backup su Windows?
    Usando Cronologia file o Backup e ripristino (Windows 7).
  3. Come fare backup su Mac?
    Utilizzando Time Machine o iCloud.
  4. Come fare un backup in cloud?
    Con servizi come Google Drive, OneDrive o AWS S3.
  5. Cosa serve per fare il backup del PC?
    Un software adatto e uno spazio di destinazione (locale o cloud).
  6. Quanto spesso bisogna fare backup?
    Dipende dall’uso: giornalmente per le aziende, settimanalmente per privati.
  7. Backup e salvataggio sono la stessa cosa?
    No, il backup è una copia di sicurezza, il salvataggio è la scrittura del file.
  8. Esistono backup automatici?
    Sì, molti software consentono pianificazioni automatiche.
  9. Il backup protegge dal ransomware?
    Sì, se isolato e cifrato. Ma va sempre testato.
  10. È meglio il backup locale o cloud?
    Entrambi. L’ideale è una strategia ibrida.
To top