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Cosa sono le patch di sicurezza e perché servono

Scopri cosa sono le patch e le patch di sicurezza, come funzionano e perché sono essenziali per la sicurezza informatica dei sistemi operativi.

patch in informatica

Indice dei contenuti

  • Cosa sono le patch
  • Cosa sono le patch di sicurezza
  • Perché sono importanti per la sicurezza informatica
  • Come funziona il processo di gestione delle patch
  • Le difficoltà nella gestione delle patch
  • Il ruolo dei software di gestione delle patch
  • Patch possono essere cumulative o singole
  • Best practice per una corretta gestione
  • Il ruolo dei team IT e delle risorse aziendali
  • Le patch nel contesto dei dispositivi personali

Nel mondo della sicurezza informatica, il termine “patch” è ormai entrato nel linguaggio quotidiano di chiunque gestisca un sistema operativo, un’applicazione o una rete. Ma cosa sono le patch esattamente, e perché assumono un ruolo così critico nella protezione da attacchi informatici?

In questo articolo analizzeremo il concetto di patch, con particolare attenzione alle patch di sicurezza, al processo di gestione delle patch (o patch management), alle sfide che comporta e alle best practice da adottare per garantire aggiornamenti efficaci senza interruzioni o malfunzionamenti.

Cosa sono le patch

Una patch è un frammento di codice rilasciato da uno sviluppatore o da una casa produttrice di software, progettato per correggere errori, migliorare le prestazioni o risolvere vulnerabilità all’interno di un programma o di un sistema operativo. Le patch possono essere piccole modifiche isolate o aggiornamenti più complessi che vanno a riscrivere intere sezioni del codice.

Il termine deriva dall’inglese “to patch”, ovvero “riparare, rattoppare”. Proprio come un rattoppo su un vestito, una patch ha lo scopo di sistemare una parte danneggiata o debole del sistema, senza dover riscrivere tutto da capo.

Cosa sono le patch di sicurezza

Le patch di sicurezza sono una particolare categoria di patch pensate per chiudere vulnerabilità che possono essere sfruttate da cybercriminali per eseguire attacchi informatici. Queste vulnerabilità, spesso note come “exploit”, vengono identificate da ricercatori o scoperti a seguito di incidenti. Quando una falla viene segnalata, i team di sviluppo rilasciano una patch per neutralizzarla.

Le patch di sicurezza devono essere installate il prima possibile, soprattutto in ambienti critici. Ritardarne l’applicazione espone i sistemi a rischi concreti: basti pensare agli attacchi ransomware o agli exploit zero-day, che colpiscono proprio nei momenti in cui le vulnerabilità sono ancora attive e non patchate.

Perché sono importanti per la sicurezza informatica

Nel contesto della sicurezza informatica, non applicare una patch equivale a lasciare aperta una porta d’ingresso per i malintenzionati. Ogni sistema operativo, dal più comune come Windows o Linux fino a quelli embedded o industriali, presenta regolarmente bug che vengono rilasciati sotto forma di aggiornamenti di sicurezza.

Esempio
Vulnerabilità EternalBlue, sfruttata dal malware WannaCry nel 2017. Microsoft aveva distribuito una patch di sicurezza, ma molte organizzazioni non l’avevano ancora applicata, causando un’epidemia mondiale.

Come funziona il processo di gestione delle patch

Il processo di gestione delle patch è noto anche come patch management. Questo processo comprende una serie di fasi:

  • Identificazione delle patch disponibili
    Il sistema IT deve monitorare regolarmente la disponibilità di nuove patch, sia per il sistema operativo che per i software installati.
  • Valutazione delle patch
    Non tutte le patch devono essere applicate immediatamente. Alcune potrebbero causare problemi di compatibilità.
  • Test delle patch
    Prima del rilascio in produzione, le patch vengono testate in ambienti controllati per evitare crash o interruzioni.
  • Distribuzione
    Una volta approvate, le patch vengono distribuite ai dispositivi interessati.
  • Monitoraggio
    Essenziale verificare che l’applicazione sia avvenuta correttamente e che non abbia causato nuovi problemi.

Le difficoltà nella gestione delle patch

Sebbene la teoria del patch management sembri semplice, nella pratica sorgono diverse difficoltà:

  • Frequenza degli aggiornamenti software
    I fornitori software rilasciano nuove patch continuamente. Tenere il passo può diventare impegnativo per le risorse IT.
  • Rischio di interruzioni
    Alcune patch possono causare problemi a livello di compatibilità con altri componenti o software aziendali.
  • Tempi di test
    Non tutte le organizzazioni dispongono di ambienti di test, il che rende rischioso l’aggiornamento diretto.
  • Dispositivi eterogenei
    Nelle grandi aziende, la varietà di sistemi, versioni e configurazioni rende difficile una gestione delle patch centralizzata.

Il ruolo dei software di gestione delle patch

Per affrontare queste difficoltà, molte organizzazioni si affidano a software di gestione delle patch, strumenti che automatizzano buona parte del lavoro, dalla scansione dei dispositivi al deploy delle patch.

Questi strumenti, utilizzati dai team IT, permettono:

  • di rilevare automaticamente le patch mancanti;
  • di schedulare l’installazione durante le ore non lavorative;
  • di eseguire rollback in caso di problemi;
  • di generare report dettagliati sullo stato della sicurezza informatica dell’infrastruttura.

Alcuni esempi noti includono Microsoft SCCM, WSUS, Ivanti Patch Management, e strumenti open source come Ansible o ManageEngine.

Patch possono essere cumulative o singole

Una patch può correggere un solo problema oppure essere cumulativa, cioè comprendere più aggiornamenti precedenti.

Esempio
Nel caso dei sistemi operativi Microsoft rilascia aggiornamenti cumulativi mensili (Patch Tuesday) che includono sia patch di sicurezza che miglioramenti generali.

Le patch possono essere anche distribuite in modalità differita: ciò avviene in contesti aziendali dove prima si testa la compatibilità con l’infrastruttura interna.

Best practice per una corretta gestione

Esistono alcune best practice che ogni organizzazione dovrebbe adottare nel processo di patch management:

  • Inventario dei sistemi
    Sapere esattamente quali dispositivi e software sono in uso è fondamentale.
  • Automazione
    Laddove possibile, è bene affidarsi a strumenti che rendano automatico l’intero flusso.
  • Test pre-produzione
    Mai applicare patch critiche direttamente in ambienti live.
  • Aggiornamenti regolari
    Stabilire una finestra mensile per le patch, compatibilmente con le priorità.
  • Formazione del personale
    Le risorse IT devono essere preparate a gestire il ciclo di vita delle patch.
  • Verifica post-installazione
    Monitoraggio costante dopo il deploy per assicurarsi che non emergano nuove criticità.

Il ruolo dei team IT e delle risorse aziendali

I team IT possono diventare il fulcro dell’intero processo, ma per farlo hanno bisogno di strumenti, risorse e tempo. La formazione continua e una cultura orientata alla sicurezza informatica sono indispensabili affinché ogni aggiornamento sia visto non come un ostacolo, ma come una misura preventiva di protezione aziendale.

Nelle aziende più mature, il patch management viene inserito all’interno della strategia di cyber security più ampia, integrato con firewall, antivirus e soluzioni di monitoraggio della rete.

Le patch nel contesto dei dispositivi personali

Anche gli utenti privati devono capire cosa sono le patch e il valore degli aggiornamenti di sicurezza. Troppo spesso, smartphone, tablet e PC domestici rimangono indietro perché gli aggiornamenti vengono ignorati o posticipati.

Questo comportamento espone a attacchi informatici mirati, come trojan o backdoor. Anche in ambito personale, quindi, è consigliabile attivare gli aggiornamenti automatici e non trascurare mai una notifica di nuova patchdisponibile.

Considerazioni finali

Comprendere cosa sono le patch e come gestirle correttamente è un passo fondamentale verso una maggiore resilienza digitale. In un mondo in cui le minacce cambiano di ora in ora, ignorare una patch di sicurezza può trasformare una vulnerabilità in una breccia irreparabile.

Investire in strumenti, competenze e processi per una gestione delle patch efficace rappresenta una delle strategie più intelligenti che aziende e privati possano adottare per proteggere i propri dati e sistemi.


Domande e risposte

  1. Cosa sono le patch in informatica?
    Le patch sono aggiornamenti rilasciati per correggere errori o vulnerabilità nei programmi o nei sistemi operativi.
  2. Cosa sono le patch di sicurezza?
    Sono aggiornamenti specifici progettati per risolvere falle che potrebbero essere sfruttate da cybercriminali.
  3. Ogni quanto tempo vengono rilasciati aggiornamenti di sicurezza?
    Dipende dal produttore, ma i sistemi operativi principali hanno cadenze mensili o settimanali.
  4. Le patch possono causare problemi?
    Sì, se non testate correttamente, alcune patch possono creare incompatibilità o malfunzionamenti.
  5. Come posso sapere se una patch è stata installata correttamente?
    I software di gestione o il pannello di controllo del sistema operativo offrono report e cronologie aggiornate.
  6. Quali sono gli strumenti per il patch management?
    Tra i più noti ci sono WSUS, SCCM, Ivanti, ManageEngine e Ansible.
  7. Le patch devono essere installate subito?
    Le patch di sicurezza critiche andrebbero installate il prima possibile per evitare rischi.
  8. Cosa succede se non installo una patch di sicurezza?
    Il tuo sistema resta vulnerabile a potenziali exploit e attacchi informatici.
  9. Chi si occupa della gestione delle patch in azienda?
    Di solito i team IT o gli amministratori di sistema, con l’aiuto di strumenti automatizzati.
  10. Esistono patch per tutti i tipi di software?
    Sì, praticamente ogni software complesso può ricevere patch nel tempo, inclusi driver, firmware e app mobile
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