Indice dei contenuti
- Un’indagine ad alta tecnologia
- Il ruolo dei deepfake e dei documenti falsi
- Un attacco hacker da milioni di euro
- Il meccanismo del chain-hopping
- Tracciamento sulla blockchain e sequestro
Un’indagine ad alta tecnologia
Nel cuore di Milano, un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza ha portato al sequestro preventivo di un portafoglio digitale (wallet) da oltre 9 milioni di dollari, ritenuto centrale in un sofisticato schema di riciclaggio di criptovalute.
A coordinare le operazioni sono stati il Nucleo speciale di polizia valutaria e il Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche, con il supporto della Procura della Repubblica.
Il ruolo dei deepfake e dei documenti falsi
Il wallet incriminato, secondo gli inquirenti, sarebbe stato creato con identità fittizie e supportato da software deepfake, ossia strumenti capaci di generare video o documenti falsi realistici. Il conto era stato aperto su un exchange regolarmente attivo in Italia, che risulta estraneo ai fatti ma ha collaborato con le autorità.
Un attacco hacker da milioni di euro
Le autorità collegano il wallet a un attacco hacker che ha portato alla sottrazione fraudolenta di crypto-attività per decine di milioni di euro. Il portafoglio, inizialmente dormiente, ha registrato in pochi minuti depositi per oltre 9 milioni di Tether (USDT) proprio durante l’attacco.
Il meccanismo del chain-hopping
Subito dopo i depositi, oltre 8 milioni di USDT sono stati convertiti in Bitcoin, Terra Classic, Ethereum e altri asset digitali attraverso la tecnica del chain-hopping: una serie di rapidi cambi tra criptovalute per annebbiare la tracciabilità.
Tracciamento sulla blockchain e sequestro
Grazie a strumenti di analisi blockchain, i finanzieri sono riusciti a tracciare i movimenti sospetti e identificare l’origine delittuosa dei fondi. Il sequestro è stato autorizzato dal GIP del Tribunale di Milano come misura cautelare per impedire ulteriori dispersioni patrimoniali.
Domande frequenti
- Cos’è un wallet digitale?
È un portafoglio elettronico che permette di conservare, inviare e ricevere criptovalute. - Che cos’è il chain-hopping?
Una tecnica che prevede lo scambio continuo tra diverse criptovalute per rendere difficile la tracciabilità dei fondi. - Cosa sono i deepfake?
Video, immagini o documenti alterati con l’intelligenza artificiale per sembrare reali. - Come è stato scoperto il wallet?
Attraverso un’indagine della GDF e l’analisi delle transazioni sulla blockchain. - Che tipo di criptovalute sono state coinvolte
Tether (USDT), Bitcoin, Ethereum, Terra Classic. - L’exchange è coinvolto nell’indagine?
No, l’exchange ha collaborato con le autorità ed è considerato estraneo ai fatti. - Quanti soldi sono stati sequestrati?
Oltre 9 milioni di dollari in cripto-attività. - Che ruolo ha avuto la blockchain?
Ha permesso di tracciare le transazioni e ricostruire i movimenti sospetti. - Il wallet era collegato direttamente agli hacker?
Secondo l’accusa, era parte integrante dello schema di riciclaggio post-attacco. - Le criptovalute rubate sono state recuperate?
In parte sì, grazie al sequestro del wallet.