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Cyber Operations: la nuova frontiera della sicurezza digitale civile

Dal dominio militare alle imprese: come le Cyber Operations stanno trasformando i Security Operations Center

sicurezza digitale civile

Indice dei contenuti

  • Cyber Operations: la nuova strategia della sicurezza civile
  • Cyber Operations: cosa sono e perché contano
  • Il ruolo del SOC nelle Cyber Operations
  • Come implementare un SOC efficace
  • KPI e misurazione dell’efficacia
  • Automazione e Intelligenza Artificiale nel SOC
  • Sovranità digitale e valore strategico del SOC nazionale
  • Cultura della resilienza

Cyber Operations: la nuova strategia della sicurezza civile

Le Cyber Operations, nate in ambito militare, stanno ridefinendo il modo in cui enti pubblici e aziende affrontano le minacce informatiche. Nel 2025 il concetto di perimetro nella cyber security è superato: il lavoro distribuito, il cloud, la supply chain e le piattaforme SaaS hanno dissolto ogni confine fisico.

Oggi la sicurezza non è più “tenere fuori chi non deve entrare”, ma “considerare compromessa ogni credenziale” e progettare difese dinamiche: rotazione automatica dei segreti, sessioni revocabili, controlli post-autenticazione e telemetria in tempo reale.

Cyber Operations: cosa sono e perché contano

Le Cyber Operations non sono semplicemente un insieme di strumenti: rappresentano un processo organizzativo continuo che integra SIEM/XDR, EDR, Threat Intelligence, SOAR, Vulnerability Management e Incident Response.

L’obiettivo? Ridurre MTTD (Mean Time To Detect) e MTTR (Mean Time To Respond), garantendo business continuity e fiducia per clienti e partner.

Le Cyber Operations collegano i KPI di sicurezza agli obiettivi aziendali, rendendo la sicurezza una leva di resilienza strategica e non solo un costo IT.

Il ruolo del SOC nelle Cyber Operations

Il Security Operations Center (SOC) è il fulcro delle Cyber Operations: una sala di comando always-on che unisce persone, processi, tecnologie e governance.

Un SOC interno è ideale per grandi realtà con risorse e personale dedicato; un SOC esterno o MDR (Managed Detection & Response) è invece perfetto per PMI che cercano sicurezza gestita con costi certi.
Sempre più diffuso è il modello ibrido, che mantiene la governance in casa ma delega la sorveglianza continua a un provider certificato.

Nel SOC tutto è documentato tramite playbook e runbook, strumenti che definiscono ruoli, azioni e flussi decisionali per ogni tipo di incidente, dal phishing al ransomware.

Come implementare un SOC efficace

Un SOC efficiente si basa su quattro pilastri:

  • Persone
    Analisti L1-L3, incident responder e threat hunter formati e aggiornati.
  • Processi
    Playbook e runbook per gestire phishing, ransomware, esfiltrazioni e vulnerabilità.
  • Tecnologie
    SIEM/XDR, SOAR, EDR, NDR, scanner di vulnerabilità e sistemi di ticketing integrati.
  • Governance
    Allineamento ai framework NIST, ISO 27001, GDPR e NIS2, con risk register aggiornato e KPI chiari.

KPI e misurazione dell’efficacia

Le Cyber Operations vivono di metriche.
Tra le più importanti:

  • MTTD e MTTR (velocità di detection e risposta)
  • Dwell time (tempo di permanenza invisibile dell’attaccante)
  • Fidelity delle detection e falsi positivi
  • Tempo medio di remediation e drill readiness

Ma attenzione: la sicurezza non si misura solo in tempi. Il vero obiettivo è ridurre la finestra di esposizione senza sacrificare la stabilità dei servizi.

Automazione e Intelligenza Artificiale nel SOC

L’automazione e l’AI potenziano il lavoro degli analisti ma devono restare sotto controllo umano. I copiloti AI possono riassumere log o suggerire azioni, ma serve sempre un human in the loop, con audit trail e limiti chiari.

Il valore non è sostituire il pensiero umano, ma liberarlo per affrontare le situazioni davvero complesse.

Sovranità digitale e valore strategico del SOC nazionale

Nel contesto italiano, disporre di un SOC nazionale, gestito da personale locale e basato su infrastrutture italiane, significa rafforzare sovranità digitale, conformità normativa e protezione dei dati sensibili.

È una scelta strategica: sapere dove risiedono i dati e chi può accedervi è fondamentale per garantire fiducia e continuità operativa.

Cultura della resilienza

Le Cyber Operations non eliminano gli errori, ma insegnano a imparare da essi.
Gli incidenti diventano esperienze da cui estrarre conoscenza, migliorare i processi e aumentare la consapevolezza.

Quando la sicurezza diventa coerente, la velocità si trasforma in precisione e il SOC smette di inseguire per iniziare a dettare il ritmo.

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