Indice dei contenuti
- Le PMI nel mirino: il gap di protezione si allarga
- Ransomware: la minaccia invisibile che blocca le attività
- Il settore finanziario: una miniera d’oro (per i criminali)
- Scuole e università: il nuovo fronte caldo degli attacchi
- L’intelligenza artificiale al servizio del crimine informatico
- Un’opportunità per chi sa coglierla
Le PMI nel mirino: il gap di protezione si allarga
Il recente report “H1 2025 Global Threat Briefing” pubblicato da CyberCube mette in luce un allarme globale: le piccole imprese sono sempre più esposte agli attacchi informatici, e il divario tra i rischi reali e le difese disponibili continua ad allargarsi. In questo scenario, l’ecosistema assicurativo è chiamato a svolgere un ruolo fondamentale.
Non si tratta più solo di prevenzione tecnica, ma di una nuova alleanza tra imprese, broker assicurativi e (ri)assicuratori per garantire resilienza economica e continuità operativa.
Ransomware: la minaccia invisibile che blocca le attività
Tra le tendenze globali emerse, spicca la crescente aggressività delle organizzazioni criminali che operano tramite ransomware. Spinte da interessi economici, queste entità prendono di mira le PMI che, spesso, non dispongono di strumenti adeguati per proteggersi o per riprendersi rapidamente da un attacco.
Le richieste di riscatto bloccano interi sistemi e compromettono dati sensibili, causando danni che possono rivelarsi letali per un’attività di piccole dimensioni.
Il settore finanziario: una miniera d’oro (per i criminali)
Le PMI del settore finanziario rappresentano un bersaglio particolarmente allettante. La loro dipendenza da tecnologie condivise, pur offrendo efficienza, le rende vulnerabili a eventi di aggregazione informatica che possono colpire simultaneamente più realtà.
Per i broker e gli assicuratori cyber, tuttavia, questo settore costituisce anche una grande opportunità di mercato: offrire coperture specifiche può significare non solo espandere il portafoglio clienti, ma anche rafforzare la sicurezza dell’intero ecosistema finanziario.
Scuole e università: il nuovo fronte caldo degli attacchi
Il settore dell’istruzione è tra i più colpiti. Scuole e università si affidano a sistemi digitali per la gestione dell’apprendimento e dei dati degli studenti, diventando così obiettivi facili per gli hacker.
Le PMI attive in questo ambito hanno bisogno di sistemi di controllo avanzati e di una copertura assicurativa adeguata per affrontare le minacce che mettono a rischio l’integrità dei dati e la continuità delle lezioni.
L’intelligenza artificiale al servizio del crimine informatico
Nel 2025, uno degli elementi più critici sarà l’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte dei cyber criminali. Questa tecnologia sta diventando un’arma a doppio taglio: se da un lato può migliorare le difese, dall’altro consente agli aggressori di scalare gli attacchi e colpire in modo più sofisticato ed efficiente.
Per i (ri)assicuratori, sarà indispensabile tenere il passo con questi sviluppi e monitorare costantemente l’evoluzione delle minacce per offrire soluzioni su misura alle PMI.
Un’opportunità per chi sa coglierla
Secondo William Altman di CyberCube, questo gap di protezione non è solo una vulnerabilità: è anche un’occasione. Broker e assicuratori hanno oggi la responsabilità, e il potenziale, di educare le PMI, guidarle verso una maggiore consapevolezza e offrire coperture su misura.
Sostenere le piccole imprese nella prevenzione e nel recupero significa proteggere posti di lavoro, garantire le catene di approvvigionamento e rafforzare le comunità locali.