Indice dei contenuti
- Cos’è il Deep Web?
- Differenza tra Deep Web e Dark Web
- I pericoli del Deep Web e del Dark Web
Quando si parla di Deep Web, molte persone lo associano erroneamente al Dark Web, immaginando un luogo oscuro e pericoloso. In realtà, il Deep Web rappresenta una parte enorme di Internet che non è indicizzata dai motori di ricerca tradizionali, come Google o Bing.
Si tratta di contenuti accessibili solo tramite autenticazione o strumenti specifici, come database accademici, archivi governativi e servizi aziendali privati.
Questo articolo spiega in modo approfondito cos’è il Deep Web, come differisce dal Dark Web, quali strumenti servono per accedervi e quali sono i potenziali rischi della navigazione in questi spazi digitali.
Cos’è il Deep Web?
Il Deep Web è la parte di Internet che non è indicizzata dai motori di ricerca tradizionali come Google, Bing o Yahoo. Ciò significa che le sue pagine e i suoi contenuti non possono essere trovati tramite una semplice ricerca online.
A differenza del Surface Web, che include tutti i siti accessibili pubblicamente senza restrizioni, il Deep Web comprende informazioni e risorse che richiedono credenziali di accesso, autorizzazioni o URL diretti per essere consultate.
Si stima che il Deep Web sia di gran lunga più vasto rispetto al Surface Web, occupando oltre il 90% dell’intero spazio web. Questo perché la maggior parte dei dati e dei contenuti online non è pensata per essere resa pubblicamente disponibile, ma è riservata a utenti specifici, istituzioni, aziende o enti governativi.
Esempi di Deep Web: contenuti non indicizzati
Per capire meglio l’estensione del Deep Web, vediamo alcuni esempi concreti di ciò che vi si può trovare:
1. Database accademici e scientifici
Molti studi accademici, ricerche e pubblicazioni scientifiche non sono accessibili al pubblico, ma sono archiviati in database riservati a studenti, ricercatori e abbonati. Alcuni esempi includono:
- PubMed
Un archivio di articoli scientifici nel settore medico e biomedico, accessibile principalmente a ricercatori e medici. - IEEE Xplore
Un database di articoli di ingegneria e tecnologia, disponibile solo per membri registrati o istituzioni accademiche. - JSTOR
Un archivio digitale che raccoglie migliaia di articoli accademici di varie discipline, accessibile tramite abbonamento o istituzioni universitarie. - Google Scholar (in parte)
Sebbene sia un motore di ricerca, molti documenti trovati su Google Scholar sono protetti da paywall e possono essere consultati solo con un abbonamento o un accesso istituzionale.
Questi database fanno parte del Deep Web perché non sono consultabili liberamente, ma richiedono credenziali o pagamenti per essere visualizzati.
2. Archivi governativi e documenti legali
Molti governi archiviano documenti ufficiali, registri legali e informazioni amministrative in database accessibili solo tramite autenticazione o richieste specifiche. Alcuni esempi sono:
- Registro delle Imprese
In molti paesi, le informazioni sulle aziende registrate sono conservate in database governativi, accessibili solo tramite richiesta o pagamento di una tassa. - Atti giudiziari e sentenze
Alcuni tribunali permettono la consultazione delle sentenze solo ad avvocati e parti coinvolte nei procedimenti. - Portali di trasparenza
Molti governi pubblicano documenti su piattaforme dedicate alla trasparenza amministrativa, ma alcune sezioni sono riservate ai dipendenti pubblici o richiedono autenticazione. - Dati fiscali e catastali
Queste informazioni, come i registri immobiliari, sono spesso disponibili solo per cittadini autorizzati o professionisti del settore.
Anche se queste informazioni possono essere consultabili previa richiesta, non sono indicizzate dai motori di ricerca e quindi rientrano nel Deep Web.
3. Piattaforme aziendali e intranet private
Molte aziende utilizzano sistemi interni per la gestione dei documenti, la comunicazione tra dipendenti e la gestione delle risorse. Alcuni esempi di contenuti aziendali nel Deep Web includono:
- Portali HR (Human Resources)
I dipendenti di grandi aziende accedono a piattaforme private per consultare buste paga, contratti e benefit aziendali. - CRM (Customer Relationship Management)
Sistemi come Salesforce o HubSpot contengono dati sui clienti e sulle vendite, accessibili solo ai dipendenti dell’azienda. - Intranet aziendali
Molte aziende hanno reti private con documenti interni, policy aziendali e comunicazioni riservate ai soli dipendenti. - Piattaforme di gestione progetti
Sistemi come Trello, Asana o Jira sono usati da aziende per organizzare il lavoro, ma i dati inseriti non sono pubblicamente visibili.
Tutte queste piattaforme operano all’interno del Deep Web, poiché richiedono autenticazione e non sono accessibili ai motori di ricerca.
4. Email, servizi cloud e social network privati
Gran parte delle attività quotidiane online avviene nel Deep Web, spesso senza che ce ne rendiamo conto. Alcuni esempi comuni includono:
- Caselle email
Gmail, Outlook e Yahoo Mail sono servizi di posta elettronica in cui i messaggi scambiati tra utenti non vengono indicizzati da Google. - Archivi cloud
Servizi come Google Drive, Dropbox e OneDrive contengono file personali o aziendali non visibili pubblicamente. - Messaggistica privata
Chat su WhatsApp, Telegram, Signal o Facebook Messenger non sono indicizzate nei motori di ricerca. - Profili e gruppi chiusi sui social media
Contenuti condivisi in gruppi privati di Facebook, pagine protette di Instagram o account privati su Twitter rientrano nel Deep Web.
Ogni volta che accediamo a questi servizi con le nostre credenziali, stiamo navigando in una parte del web che non è accessibile senza permessi specifici.
5. Forum privati e piattaforme a invito
Non tutti i forum online sono accessibili pubblicamente. Alcuni richiedono un’invito o una registrazione per consultare i contenuti. Alcuni esempi includono:
- Forum di ricerca e sviluppo
Comunità riservate a professionisti in settori specifici, come il software development o la sicurezza informatica. - Marketplace esclusivi
Alcuni siti di e-commerce di lusso o di nicchia operano su invito o su abbonamento. - Forum per giornalisti e attivisti
Alcune piattaforme sono accessibili solo a membri selezionati per proteggere la libertà di espressione. - Comunità di gioco chiuse
Alcuni server di giochi online sono privati e accessibili solo su invito.
Anche se questi siti sono perfettamente legali, rientrano nel Deep Web perché non sono pubblicamente visibili e richiedono credenziali di accesso.

Differenza tra Deep Web e Dark Web
Molti confondono il Deep Web con il Dark Web, ma si tratta di due concetti ben distinti. Il Dark Web è una sottosezione del Deep Web, accessibile solo tramite software specifici come Tor o I2P, e ospita siti anonimi con domini .onion o .i2p.
Mentre il Deep Web è legittimo e ampiamente utilizzato da aziende, governi e istituzioni, il Dark Web è spesso associato ad attività illecite, come il mercato nero, la compravendita di dati rubati e la distribuzione di malware. Tuttavia, il Dark Web ospita anche contenuti legittimi, come forum per giornalisti e attivisti che operano in regimi oppressivi.
La differenza principale sta quindi nell’accessibilità e negli scopi: il Deep Web è una parte “nascosta” ma legittima di Internet, mentre il Dark Web è una zona ancora più anonima e meno regolamentata.
Come accedere al Deep Web?
Navigare nel Deep Web non richiede strumenti particolari, ma solo credenziali e autorizzazioni. Alcuni contenuti possono essere raggiunti tramite link diretti o tramite la registrazione a servizi specifici.
Esempio
Per consultare un archivio scientifico, è necessario essere iscritti a una biblioteca universitaria o avere un abbonamento a una piattaforma di ricerca.
Tuttavia, per accedere al Dark Web, è necessario utilizzare software dedicati come Tor (The Onion Router). Tor è un browser che consente di navigare anonimamente attraverso una rete crittografata, rendendo impossibile tracciare l’identità dell’utente. Esistono anche altre reti, come I2P e Freenet, che offrono funzionalità simili.
È importante sottolineare che l’uso di Tor non è illegale, ma l’accesso a contenuti illeciti all’interno del Dark Web può esporre gli utenti a seri problemi legali.
I pericoli del Deep Web e del Dark Web
Anche se il Deep Web non è pericoloso di per sé, alcune sezioni nascoste di Internet possono presentare rischi significativi per la sicurezza informatica e la privacy.
Uno dei maggiori pericoli è il rischio di phishing e truffe, soprattutto nei forum privati e nei marketplace nascosti. Gli utenti meno esperti possono cadere vittime di siti fraudolenti che rubano dati personali o credenziali bancarie.
Un altro rischio è rappresentato da malware e ransomware, spesso diffusi attraverso link o file scaricabili nel Dark Web. Basta un clic su un sito malevolo per compromettere il proprio dispositivo.
Inoltre, il monitoraggio governativo e le indagini informatiche possono portare a problemi legali per chi accede a determinati contenuti senza consapevolezza. Anche se la navigazione anonima è un diritto, molte autorità monitorano il Dark Web alla ricerca di attività sospette.
Per navigare in sicurezza nel Deep Web, è consigliabile:
- Utilizzare una VPN per proteggere la propria connessione.
- Evitare di condividere dati personali su siti non verificati.
- Non scaricare file sospetti da fonti non attendibili.
- Usare Tor solo per scopi legittimi e con consapevolezza.
Conclusione
Il Deep Web è una componente essenziale di Internet che comprende contenuti non indicizzati dai motori di ricerca. È molto più vasto del Surface Web e include informazioni riservate, database accademici e servizi aziendali. Non va confuso con il Dark Web, che è una parte più piccola e spesso associata ad attività illecite.
Accedere al Deep Web è normale e quotidiano per molte persone, ma navigare nel Dark Web richiede strumenti specifici e può comportare rischi significativi.
È sempre fondamentale adottare misure di cyber security per proteggere i propri dati e la propria privacy online.
Domande e risposte
- Il Deep Web è illegale?
No, il Deep Web è una parte legittima di Internet e include contenuti privati come email, database e archivi accademici. - Qual è la differenza tra Deep Web e Dark Web?
Il Deep Web comprende contenuti non indicizzati dai motori di ricerca, mentre il Dark Web è una parte nascosta accessibile solo con strumenti anonimi. - Posso accedere al Deep Web con Google?
No, i contenuti del Deep Web non vengono indicizzati dai motori di ricerca, quindi servono credenziali o link diretti. - Tor è illegale?
No, usare Tor è legale nella maggior parte dei Paesi, ma accedere a contenuti illeciti sul Dark Web può essere perseguibile penalmente. - Ci sono siti sicuri nel Dark Web?
Sì, ci sono siti legittimi come forum di giornalismo investigativo e piattaforme di comunicazione anonima. - Quali sono i rischi del Deep Web?
I principali rischi includono truffe, malware e accesso a contenuti pericolosi senza saperlo. - Posso navigare nel Deep Web senza rischi?
Sì, se accedi a database accademici o servizi sicuri, ma è sempre meglio usare una VPN e navigare con cautela. - Il Dark Web è usato solo per attività illegali?
No, il Dark Web viene usato anche da attivisti e giornalisti per proteggere la privacy in regimi oppressivi. - È possibile essere tracciati nel Deep Web?
Sì, se non si usano strumenti adeguati come VPN o Tor, il proprio traffico può essere monitorato. - Come proteggersi dai pericoli del Deep Web?
Utilizzando una VPN, evitando di cliccare su link sospetti e non condividendo informazioni personali.