Indice dei contenuti
- Un attacco che scuote la Francia digitale
- Dati personali compromessi
- Una scia di violazioni
- Reazione e misure di contenimento
- Un segnale per l’Europa
Un attacco che scuote la Francia digitale
Il 27 ottobre France Travail, ex agenzia nazionale per l’impiego, è stata vittima di un attacco informatico che ha colpito duramente la sicurezza dei dati dei propri dipendenti e utenti. Il gruppo Travail Encore ha rivendicato la violazione, dichiarando di aver sottratto 30 gigabyte di dati sensibili riguardanti 31.000 persone.
Dati personali compromessi
Secondo le prime indagini, gli hacker avrebbero avuto accesso a informazioni personali come nome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono, indirizzo email e storia professionale.
L’obiettivo, secondo gli esperti, sarebbe quello di creare identità digitali false e certificati di sicurezza sociale contraffatti, aprendo la strada a nuove frodi digitali e furti d’identità.
Una scia di violazioni
Non è la prima volta che France Travail finisce sotto tiro. Già nel febbraio 2024 l’agenzia aveva subito una fuga di dati ben più estesa, con 43 milioni di profili compromessi.
Questo nuovo attacco dimostra come le agenzie pubbliche, spesso considerate meno appetibili, siano invece obiettivi strategici per chi vuole accedere a grandi quantità di dati sensibili.
Reazione e misure di contenimento
Secondo l’emittente RTL, France Travail starebbe valutando una comunicazione diretta con gli hacker per tentare di limitare i danni e recuperare parte dei dati trafugati.
Una mossa controversa ma dettata dalla necessità di evitare ulteriori diffusione online delle informazioni sottratte. Intanto, è stato allertato il CNIL, garante francese per la protezione dei dati personali, che ha aperto un’indagine.
Un segnale per l’Europa
L’attacco a France Travail solleva un allarme che va oltre i confini nazionali. Con l’avvicinarsi dell’entrata in vigore delle direttive europee NIS2 e CER, casi come questo dimostrano quanto sia urgente rafforzare la cyber-resilienza delle istituzioni pubbliche.
La gestione dell’identità digitale e la protezione dei dati dei cittadini diventano così temi centrali della sicurezza nazionale.