Indice dei contenuti
- Un attacco hacker minaccia la privacy degli utenti Atm
- Quali dati sono stati rubati e cosa rischiano gli utenti
- Le contromisure adottate da Atm e Mooney
- Un caso che mette in discussione la gestione dei dati digitali
Un attacco hacker minaccia la privacy degli utenti Atm
Un nuovo allarme cyber security scuote Milano. Sabato 5 aprile, l’app Atm, utilizzata quotidianamente da migliaia di utenti per gestire i servizi di trasporto pubblico, è finita nel mirino di un attacco informatico.
L’azienda ha comunicato ufficialmente che i server compromessi non appartengono direttamente ad Atm, ma a Mooney Servizi S.p.A., il fornitore incaricato della gestione dei dati dell’applicazione.
Gli hacker sono riusciti a violare un archivio ospitato da WIIT S.p.A., portando via una mole significativa di dati personali. Le informazioni sono state trasferite in un sistema cloud esterno non autorizzato, il che rende quasi impossibile il loro recupero o cancellazione.
Quali dati sono stati rubati e cosa rischiano gli utenti
Secondo le comunicazioni ufficiali, sono finiti nelle mani dei pirati informatici i dati anagrafici, i contatti e i profili cliente degli utenti iscritti all’app.
Per il momento, Atm rassicura sul fatto che non sono stati sottratti dati bancari, numeri di carte di credito o bancomat, né le credenziali di accesso all’applicazione, né tanto meno indirizzi di domicilio o residenza.
Tuttavia, il rischio di utilizzi non autorizzati dei dati resta alto. I cyber criminali potrebbero sfruttare queste informazioni per tentativi di phishing, furti di identità o truffe online. Atm avverte che l’incidente potrebbe comportare una perdita di riservatezza con potenziale divulgazione non autorizzata dei dati personali.
Le contromisure adottate da Atm e Mooney
Appresa la notizia, Atm ha subito chiesto a Mooney Servizi un rapporto dettagliato su quanto accaduto e sulle misure correttive messe in atto. Tra le iniziative già avviate, figura il potenziamento dei sistemi di sicurezza per limitare l’accesso da parte di soggetti terzi, anche se autorizzati.
L’episodio è stato notificato sia al Garante per la protezione dei dati personali, sia all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. L’obiettivo è gestire tempestivamente le conseguenze dell’attacco e prevenire ulteriori violazioni.
Un caso che mette in discussione la gestione dei dati digitali
Questo attacco non riguarda soltanto l’app Atm, ma solleva interrogativi più ampi sulla sicurezza digitale nel settore dei servizi pubblici. In un’epoca in cui ogni azione quotidiana passa attraverso un’app, la protezione delle informazioni sensibili diventa una priorità assoluta.
È fondamentale che le aziende affidatarie, come Mooney Servizi, adottino standard di cyber security sempre più robusti.
Nel frattempo, agli utenti non resta che attendere sviluppi ufficiali, ma anche proteggersi autonomamente: prestando attenzione a comunicazioni sospette e aggiornando con regolarità le proprie password.