Indice dei contenuti
- Un attacco che scuote la categoria
- I dati sensibili sotto minaccia
- Le indagini delle autorità
- Un campanello d’allarme per le istituzioni
Un attacco che scuote la categoria
Un violento attacco informatico ha colpito la sede romana dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, paralizzando i sistemi informatici e lasciando per ore l’ente senza rete internet. La scoperta è avvenuta mercoledì scorso, subito dopo la breve chiusura estiva.
Il presidente Guido D’Ubaldo ha parlato di un “ransomware di ultima generazione”, attribuendo la responsabilità a un presunto gruppo di hacker russi.
I dati sensibili sotto minaccia
La preoccupazione più grande riguarda i dati sensibili di oltre 20mila iscritti all’Ordine. Queste informazioni, custodite nei sistemi informatici colpiti, potrebbero essere state esfiltrate o rese accessibili ai cybercriminali.
Le indagini delle autorità
Immediatamente è stata presentata una denuncia alla Polizia Postale, che ha avviato le indagini. Sono state inoltre informate l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e il Garante per la protezione dei dati personali, chiamati a monitorare le conseguenze dell’attacco.
Un campanello d’allarme per le istituzioni
L’episodio conferma la vulnerabilità delle istituzioni italiane di fronte a minacce cyber sempre più sofisticate. Secondo gli esperti, è necessario investire in piani di difesa informatica, aggiornamenti costanti e formazione del personale per evitare che episodi simili possano ripetersi.