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Google elimina il divieto sull’uso militare dell’IA

Rimosso il divieto su armi e sorveglianza: cresce la polemica.

Google rimuove il divieto sull'uso dell'IA

Indice dei contenuti

  • La modifica ai principi etici di Google 
  • Crescono le tensioni interne e le critiche pubbliche 
  • Il ruolo dell’IA nel settore della difesa 
  • Quale sarà la prossima mossa di Google? 

Google ha modificato i suoi principi etici sull’intelligenza artificiale, rimuovendo la promessa di non sviluppare armi autonome o sistemi di sorveglianza invasiva. La modifica, scoperta da Bloomberg, ha generato critiche tra i dipendenti e gli attivisti, già preoccupati per i legami dell’azienda con il settore militare. 

La modifica ai principi etici di Google 

Fino a poco tempo fa, la pagina ufficiale sui principi dell’IA dichiarava esplicitamente che Google non avrebbe sviluppato tecnologie che causano danni, incluse armi basate sull’intelligenza artificiale e sistemi di sorveglianza non etica. Ora, questa sezione è stata rimossa, e il nuovo testo si limita a menzionare l’impegno dell’azienda a mitigare i rischi e rispettare le leggi internazionali. 

Crescono le tensioni interne e le critiche pubbliche 

Questa svolta ha riacceso il malcontento tra i dipendenti. In passato, ci sono state proteste contro i contratti militari di Google, come il controverso Progetto Nimbus, che fornisce servizi cloud agli eserciti di Stati Uniti e Israele. Molti temono che la nuova politica possa aprire la strada a un maggiore coinvolgimento dell’azienda in operazioni militari. 

Il ruolo dell’IA nel settore della difesa 

L’uso dell’intelligenza artificiale militare è un tema sempre più dibattuto. Alcuni esperti sostengono che possa migliorare la precisione nelle operazioni belliche, riducendo le vittime civili. Altri, invece, avvertono sui rischi di armi autonome fuori controllo e sulle implicazioni etiche dell’affidare decisioni letali alle macchine. 

Quale sarà la prossima mossa di Google? 

Non è chiaro se Google svilupperà attivamente tecnologie militari, ma il cambiamento nei suoi principi lascia spazio a interpretazioni preoccupanti. La pressione da parte dei dipendenti e della società civile potrebbe influenzare le scelte future dell’azienda e il suo ruolo nel mercato della tecnologia per la difesa.

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