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Novità

Grokking malvertising: la nuova minaccia su X

Scopri cos’è il grokking: la nuova tecnica di malvertising che sfrutta Grok, l’AI di X, per diffondere malicious links ingannevoli.

Grokking malvertising

Indice dei contenuti

  • Cos’è il Grokking
  • Come funziona l’attacco
  • I rischi per gli utenti
  • Elon Musk, Grok e la sicurezza
  • Il ruolo di Guardio Labs

Ogni nuovo strumento di intelligenza artificiale porta con sé non solo opportunità, ma anche nuove superfici di attacco.

Negli ultimi mesi, i ricercatori di Guardio Labs hanno individuato una campagna di malvertising inedita, soprannominata grokking, che sfrutta l’AI assistant Grok di X (ex Twitter) per diffondere malicious links e contenuti fraudolenti.

Questa tecnica sta destando forte preoccupazione, poiché riesce ad aggirare i sistemi di protezione della piattaforma, trasformando i post in apparenza innocui in potenti veicoli di truffe online.

Cos’è il Grokking

Il termine grokking nasce dall’unione del nome dell’AI Grok, sviluppata da X e fortemente voluta da Elon Musk, con la pratica del malvertising.

Si tratta di un’evoluzione particolarmente insidiosa della pubblicità malevola: gli attaccanti pubblicano promoted posts che, in un primo momento, sembrano contenere contenuti accattivanti, come video sensazionalistici o offerte tecnologiche. La vera trappola è nascosta nei metadati: lì viene inserito un link malevolo che non viene intercettato dai filtri automatici.

Quando i criminali interagiscono con il loro stesso contenuto e chiamano in causa l’ai assistant Grok, il sistema, considerato system trusted, estrae quel link e lo mostra in chiaro nelle sue risposte. Di fatto, è come se fosse la piattaforma stessa a validare il contenuto, aumentando la credibilità della truffa.

Come funziona l’attacco

Il grokking malvertising segue uno schema ben preciso:

  • Pubblicazione di post trappola con link occultati nei metadati.
  • Interazione mirata con l’AI Grok, che “svela” il link nascosto rispondendo pubblicamente.
  • Diffusione del contenuto tramite promoted posts, che amplificano la portata a migliaia di utenti.
  • Attrazione di traffico verso siti fraudolenti che simulano controlli CAPTCHA, richiedono dati personali o inducono al download di software malevolo.

Questa strategia rappresenta un salto di qualità rispetto al malvertising tradizionale, perché sfrutta un artificial intelligence system trusted per garantire maggiore visibilità e affidabilità apparente.

I rischi per gli utenti

Gli utenti che interagiscono con i link generati dal grokking corrono numerosi rischi. Oltre al classico furto di informazioni tramite malware, ci sono i reindirizzamenti automatici verso reti pubblicitarie sospette e traffic distribution systems (TDS), che monetizzano le visite conducendo l’utente verso contenuti ingannevoli.

Le conseguenze più comuni sono:

  • esposizione a ransomware e trojan;
  • richieste fraudolente di dati personali;
  • installazione forzata di software compromesso;
  • frodi finanziarie legate a siti clone di piattaforme note.

In alcuni casi, la tecnica di grokking malvertising è stata già associata a campagne di larga scala, con migliaia di post pubblicati in poche ore da account coordinati, un chiaro segnale della mano di gruppi criminali organizzati.

Elon Musk, Grok e la sicurezza

L’attenzione sul tema cresce anche perché l’AI Grok rappresenta uno dei progetti più innovativi voluti da Elon Musk per trasformare X in una piattaforma guidata dall’intelligenza artificiale.

Tuttavia, ogni strumento basato su artificial intelligence porta con sé un inevitabile rischio di abuso. Nel caso del grokking, l’AI assistant Grok è stato inconsapevolmente trasformato in un alleato dei criminali, sfruttando la sua reputazione e la fiducia degli utenti.

Il problema non è soltanto tecnologico, ma anche sistemico: quando un system trusted diventa il veicolo stesso della minaccia, gli utenti sono portati a credere che il contenuto sia legittimo.

Il ruolo di Guardio Labs

La scoperta del grokking malvertising è merito dei ricercatori di Guardio Labs, che hanno analizzato le dinamiche di diffusione e identificato i modelli comportamentali dei cybercriminali. Secondo i report, sono già centinaia gli account coinvolti nella campagna e migliaia i post analizzati.

L’attività criminale mostra una struttura organizzata: una volta sospesi, gli account ricompaiono con nuovi nomi, replicando lo schema. Questo rende la difesa particolarmente complessa e sottolinea l’urgenza di aggiornare i sistemi di monitoraggio della piattaforma.

Per concludere

Il grokking segna un punto di svolta nel mondo del malvertising, perché sfrutta la reputazione di un AI assistant ufficiale per diffondere malicious links a un pubblico enorme. La sfida per X e per le aziende di sicurezza informatica sarà riuscire a bloccare queste campagne senza limitare le funzionalità di Grok, che rimane uno degli elementi centrali della visione di Elon Musk per il futuro della piattaforma.

Nel frattempo, gli utenti devono essere più che mai consapevoli: nessun contenuto, nemmeno se condiviso da un system trusted, è al riparo da possibili manipolazioni.

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