Indice dei contenuti
- Il problema: un solo account per tutto è pericoloso
- La soluzione: il trucco dei 3 account
- Vantaggi concreti della strategia a 3 account
- Come impostare il trucco dei 3 account passo dopo passo
- Esempio pratico
Nel mondo della cyber security, una delle regole d’oro è non mettere “tutte le uova nello stesso paniere”. Questo vale anche per le identità digitali. Un solo indirizzo email per tutti i tuoi account significa che, se compromesso, può aprire le porte a una catena di attacchi devastanti.
In questo articolo scoprirai il “trucco dei 3 account”: una strategia semplice ma potente che ti aiuterà a limitare i danni in caso di violazione, migliorare la tua sicurezza online e organizzare in modo più efficiente la tua vita digitale.
Il problema: un solo account per tutto è pericoloso
Utilizzare un solo account email per tutto lavoro, social, acquisti, banche, sanità è come usare la stessa chiave per casa, ufficio, auto e cassaforte. Se quella chiave viene rubata, l’attaccante ha accesso a tutto.
In caso di attacco informatico ad esempio tramite phishing, malware, o una violazione di un sito e-commerce un hacker che ottiene le credenziali della tua email principale può:
- reimpostare le password di altri servizi (banca, cloud, social);
- accedere a messaggi contenenti dati sensibili (documenti fiscali, biglietti, ricevute);
- usare il tuo indirizzo per inviare email di spam o truffe.
Il risultato può essere devastante: furto d’identità, perdita di denaro, danneggiamento della reputazione.
La soluzione: il trucco dei 3 account
Il trucco dei 3 account è una strategia preventiva di compartimentazione digitale: invece di usare un solo account email per tutto, si creano tre indirizzi distinti, ognuno con una funzione specifica:
1. Email personale “core” per i servizi importanti
Questa è l’email più sicura. Va usata solo per:
- banca online;
- accesso a servizi sanitari;
- SPID, CIE, CNS;
- cloud con backup critici;
- provider di identità digitale (es. Apple ID, Google, Microsoft);
- wallet di criptovalute.
Deve essere protetta con autenticazione a due fattori (2FA), password robusta e unica, nessun accesso da dispositivi condivisi e mai usata per registrarsi a newsletter o siti e-commerce.
2. Email professionale per lavoro e business
Dedicata solo a:
- comunicazioni aziendali;
- strumenti professionali (Google Workspace, Slack, Trello, Notion, ecc.);
- servizi collegati a LinkedIn, GitHub o altre piattaforme di networking.
Se sei un freelance o imprenditore, usa un dominio email personalizzato (es. nome@azienda.it).
Consiglio: anche qui attiva il 2FA, proteggi l’account con backup e monitora regolarmente gli accessi sospetti.
3. Email “pubblica” per acquisti, iscrizioni e app
È l’email “usa e getta” – quella che fornisci per:
- iscrizioni a e-commerce e marketplace;
- prenotazioni di hotel, voli, ristoranti;
- newsletter, concorsi, app mobili;
- forum e community.
Non importa se finisce nelle mani sbagliate: non contiene dati sensibili, né è legata a conti bancari.
Questa email riceverà molto spam, ma è prevista. Puoi sostituirla con una nuova in qualunque momento.
Vantaggi concreti della strategia a 3 account
Separare le identità digitali in compartimenti stagni ha benefici immediati:
- Riduzione del rischio
Se una casella viene compromessa, le altre restano al sicuro. - Maggiore privacy
Ogni ambito della tua vita ha una sua identità distinta. - Gestione più ordinata
Le email professionali non si mischiano a spam e promozioni. - Controllo degli accessi
Puoi individuare facilmente comportamenti anomali. - Reazione più rapida in caso di attacco
Sapere quale account è colpito accelera la risposta.
Come impostare il trucco dei 3 account passo dopo passo
Step 1: Crea tre email con provider diversi
Evita di usare lo stesso provider (es. Gmail) per tutte e tre le caselle. Ad esempio:
- Gmail per l’account principale;
- Outlook per il lavoro;
- ProtonMail o Yahoo per l’account pubblico.
Step 2: Configura password diverse e robuste
Usa un password manager come Bitwarden o 1Password per generare e salvare password sicure. Ogni email deve avere una password diversa e non riutilizzata altrove.
Step 3: Attiva la 2FA
L’autenticazione a due fattori deve essere attiva almeno su email core e professionale, idealmente anche sulla pubblica. Usa app come Google Authenticator, Authy o chiavi hardware come YubiKey.
Step 4: Segui regole ferree d’uso
Non mischiare mai gli ambiti. Se devi registrarti a un nuovo sito di e-commerce, non usare l’email del lavoro. Se ricevi un messaggio bancario sull’email pubblica, è quasi sicuramente phishing.
Step 5: Monitora e verifica
Ogni mese controlla:
- i dispositivi collegati agli account;
- le attività recenti di accesso;
- la presenza di tentativi di accesso non autorizzati.
Esempio pratico
Immaginiamo “Laura”, freelance nel settore marketing:
- Usa laura.core@email.it per SPID, INPS, banca, cloud.
- Usa laura@azienda.it per lavoro, clienti, collaboratori.
- Usa laura1979@libero.it per Amazon, Zalando, Booking, app varie.
Un giorno riceve un’email da “banca@secure-it.com” sull’account laura1979@libero.it.
Laura capisce subito che è una truffa, perché la banca le scrive solo sulla casella principale.
Grazie alla separazione delle identità, blocca il tentativo di phishing senza danni.
Conclusioni
Nel 2025, proteggere la propria identità digitale è una necessità quotidiana. Il “trucco dei 3 account” è una tecnica semplice ma efficace per limitare i danni in caso di attacco, organizzare meglio la propria sicurezza e aumentare la resilienza digitale.
Non si tratta solo di email: è un modo di pensare. Ogni area della tua vita merita una sua protezione.
Domande e risposte
- Posso usare lo stesso provider per tutte le email?
È possibile, ma è meglio diversificare per ridurre i rischi in caso di compromissione del provider stesso. - Serve davvero un’email solo per gli acquisti?
Sì, così da isolare lo spam e i rischi associati a siti poco sicuri. - Cosa succede se dimentico le password?
Usa un password manager sicuro per salvarle tutte in modo criptato. - Posso usare un alias invece di creare più email?
Gli alias aiutano, ma non garantiscono la stessa separazione e sicurezza. - Quanto è efficace il trucco dei 3 account?
È molto efficace per ridurre l’impatto di una singola violazione e migliorare l’organizzazione. - Ogni quanto tempo dovrei cambiare password?
Ogni 6-12 mesi, oppure subito se sospetti un accesso non autorizzato. - Posso usare un account aziendale come email personale?
No, è rischioso e spesso viola le policy aziendali. - È utile usare una email PEC come core?
Solo se necessaria per scopi legali. Meglio usare una email standard ben protetta. - La 2FA è davvero necessaria su tutti gli account?
Sì, in particolare su core e lavoro. Anche per l’email pubblica è consigliata. - Come riconosco un’email phishing?
Controlla l’indirizzo del mittente, evita link sospetti e ricorda: la tua banca non scriverà mai all’email errata.