Indice dei contenuti
- Cos’è il furto d’identità online
- Il trucco: non usare i social come diario pubblico
- Esempi reali di furto d’identità dai social
- Come proteggere la propria identità online
- Aspetti legali e GDPR
- Cyber hygiene: abitudini di sicurezza digitale
Nell’era digitale, la nostra identità online è un patrimonio prezioso, composto da informazioni personali, abitudini e interazioni che lasciamo dietro di noi come impronte digitali. Foto, post, geolocalizzazioni, opinioni, documenti: ogni elemento pubblicato o anche solo condiviso in modo semi-pubblico può finire nelle mani sbagliate.
Il furto d’identità online non è un problema marginale: secondo i dati del Clusit, ogni anno in Italia migliaia di persone vedono i propri dati utilizzati senza consenso per truffe, accessi non autorizzati e frodi finanziarie.
Uno degli errori più comuni? Usare i social come un diario pubblico.
Cos’è il furto d’identità online
Il furto d’identità si verifica quando qualcuno ottiene e utilizza informazioni personali di un’altra persona per commettere frodi o altri crimini. Può riguardare:
- Dati anagrafici (nome, cognome, data di nascita, codice fiscale)
- Credenziali di accesso (email e password)
- Dati finanziari (IBAN, numeri di carte di credito)
- Elementi biometrici (foto del volto, voce)
Una volta in possesso di queste informazioni, un cybercriminale può:
- Aprire conti correnti o carte di credito a tuo nome
- Effettuare acquisti o prelievi non autorizzati
- Registrare contratti di telefonia o servizi a pagamento
- Accedere a servizi online per diffondere spam, malware o phishing
Il trucco: non usare i social come diario pubblico
Molti utenti pubblicano sui social aggiornamenti quotidiani come se stessero parlando a un gruppo ristretto di amici, dimenticando che i contenuti possono essere visti, condivisi o copiati da chiunque.
Esempi di informazioni pericolose se condivise:
- Data e luogo di nascita (spesso usati per recupero password)
- Indirizzo di casa o luoghi abituali
- Biglietti aerei o carte d’imbarco
- Foto di documenti (anche parziali)
- Aggiornamenti in tempo reale durante le vacanze
Queste informazioni possono sembrare innocue, ma per un truffatore sono frammenti di un puzzle da ricostruire per impersonarti.
Esempi reali di furto d’identità dai social
1. Caso “vacanza social”
Una famiglia di Milano ha pubblicato ogni giorno foto dalla propria vacanza estiva, indicando anche il nome dell’hotel. I ladri hanno approfittato dell’assenza per svaligiare la casa.
2. Caso “documento in foto”
Un ragazzo ha postato su Instagram il biglietto aereo per un viaggio all’estero. Il codice di prenotazione visibile è stato usato da un truffatore per modificare i dati del volo e rivendere il ticket.
3. Caso “quiz online”
Una donna partecipava spesso a giochi su Facebook con domande come “nome del tuo primo animale domestico” o “via in cui sei cresciuto”: esattamente le stesse informazioni richieste da alcune banche per il recupero password.
Come proteggere la propria identità online
1. Limitare la visibilità dei post
Utilizza le impostazioni di privacy di Facebook, Instagram e TikTok per rendere i contenuti visibili solo ad amici fidati.
2. Condividere in differita
Se vuoi pubblicare foto di un viaggio o di un evento, fallo dopo essere rientrato.
3. Evitare quiz e test sospetti
Molti giochi online sono creati apposta per raccogliere informazioni personali utili per attacchi di ingegneria sociale.
4. Disattivare la geolocalizzazione automatica
Impedisci a foto e post di indicare la tua posizione in tempo reale.
5. Controllare i tag e le foto pubblicate da altri
Un amico che ti tagga in un post pubblico può esporre la tua posizione o attività senza che tu te ne accorga.
Aspetti legali e GDPR
In Europa, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) tutela i cittadini contro l’uso improprio dei dati personali.
Secondo il GDPR:
- Hai diritto a sapere come vengono trattati i tuoi dati
- Puoi richiederne la cancellazione (“diritto all’oblio”)
- Puoi chiedere la limitazione o il blocco del loro utilizzo
- Le aziende che subiscono violazioni devono notificare l’incidente entro 72 ore
Tuttavia, la responsabilità di ciò che pubblichiamo volontariamente rimane nostra. Il GDPR non può impedirci di condividere troppo.
Cyber hygiene: abitudini di sicurezza digitale
Per ridurre il rischio di furto d’identità, adotta queste pratiche di cyber igiene:
- Usa password uniche e complesse per ogni account
- Attiva l’autenticazione a due fattori (2FA)
- Controlla regolarmente i rapporti sul dark web (Google e altri servizi offrono scansioni gratuite)
- Monitora i movimenti sui conti bancari e carte di credito
- Aggiorna sistemi operativi e applicazioni per evitare exploit noti
Considerazioni finali
Proteggere la propria identità digitale significa adottare un approccio strategico alla condivisione online. Non è necessario sparire dai social, ma imparare a usarli con consapevolezza. Ogni dato che pubblichi può diventare un’arma nelle mani di un criminale.
La regola d’oro: condividi meno, vivi di più.
Domande e risposte
- Cos’è il furto d’identità online?
È l’uso illecito di dati personali altrui per commettere frodi, truffe o altri reati. - Come fanno i criminali a rubare informazioni dai social?
Raccolgono dati pubblici o semi-pubblici e li combinano per ricostruire il tuo profilo. - È sicuro pubblicare foto in vacanza?
Solo se lo fai in differita e senza dettagli sulla tua posizione attuale. - I quiz su Facebook sono pericolosi?
Molti sono creati per raccogliere informazioni usate per recupero password. - Come proteggere i post su Instagram?
Imposta il profilo su “Privato” e limita la visibilità delle storie. - Il GDPR mi protegge dal furto d’identità?
Sì, ma solo per i dati trattati da terzi; ciò che pubblichi volontariamente resta responsabilità tua. - Cos’è la cyber hygiene?
Un insieme di buone pratiche per mantenere sicuri dispositivi e account. - Come capire se la mia identità è stata rubata?
Controlla accessi sospetti, movimenti bancari e rapporti sul dark web. - Posso rimuovere informazioni vecchie dai social?
Sì, puoi modificare o cancellare post e foto in ogni momento. - Vale la pena usare un servizio di monitoraggio identità?
Può essere utile per ricevere avvisi rapidi in caso di uso sospetto dei tuoi dati.