Indice dei contenuti
- Un colosso bloccato dagli hacker
- Indagini in corso e sospetto furto di dati
- Stop prorogato e rischio occupazionale
- La nota ufficiale dell’azienda
Un colosso bloccato dagli hacker
La produzione di Jaguar e Land Rover è ancora ferma a seguito del massiccio attacco informatico che, dall’inizio di settembre, ha messo in ginocchio i sistemi digitali dell’azienda.
Le conseguenze sono pesantissime: catene di montaggio ferme in Regno Unito, India, Cina e Slovacchia, oltre mille veicoli non prodotti ogni giorno e perdite stimate fino a 5 milioni di sterline al giorno.
Indagini in corso e sospetto furto di dati
La polizia britannica sta indagando per risalire agli autori dell’attacco, mentre Jaguar Land Rover teme che siano stati compromessi dati sensibili dei clienti.
La falla, individuata in SAP Netweaver, avrebbe aperto la strada agli hacker, ma resta ancora incerta la portata del furto: non si sa quali informazioni siano state rubate né se sia stata avanzata una richiesta di riscatto.
Stop prorogato e rischio occupazionale
La sospensione della produzione è stata estesa fino al 24 settembre e, secondo alcune indiscrezioni riportate dal Telegraph, lo stop potrebbe durare fino a novembre, ipotesi però smentita dall’azienda.
Intanto il sindacato Unite ha chiesto al governo britannico sostegni urgenti per le famiglie dei lavoratori coinvolti, paventando possibili chiusure e licenziamenti.
La nota ufficiale dell’azienda
In un comunicato, Jaguar Land Rover ha spiegato:
“Abbiamo preso questa decisione mentre proseguono le indagini forensi sull’incidente informatico e mentre valutiamo le diverse fasi della ripresa controllata delle nostre operazioni globali, che richiederà tempo”.
Dal 2 settembre l’azienda sta ricostruendo i sistemi compromessi, ma la tempistica per un ritorno alla normalità rimane incerta.