Indice dei contenuti
- Un cyber disastro senza precedenti
- Sei settimane di blocco produttivo
- Perdite milionarie e intervento del governo
- Un 2025 nero per la cyber security britannica
Un cyber disastro senza precedenti
L’attacco informatico di agosto contro Jaguar Land Rover (JLR), controllata dal gruppo indiano Tata Motors, è stato definito dagli esperti “l’evento cibernetico più costoso nella storia del Regno Unito”.
Secondo il Centro per il monitoraggio cibernetico (CMC), le perdite ammontano a 1,9 miliardi di sterline, pari a circa 2,19 miliardi di euro, e hanno coinvolto oltre 5000 organizzazioni britanniche, tra fornitori, concessionari e aziende collegate.
Sei settimane di blocco produttivo
L’attacco ha bloccato la produzione per quasi sei settimane, paralizzando i tre stabilimenti britannici di JLR, che normalmente producono circa 1000 auto al giorno.
Il rapporto del CMC sottolinea che la maggior parte dei danni economici è legata alla perdita di produzione diretta e indiretta: “Questo incidente rappresenta un evento sistemico di categoria 3 su 5, con effetti rilevanti su tutta la catena di fornitura e sull’economia nazionale”.
Perdite milionarie e intervento del governo
Secondo le stime, la sospensione delle attività è costata circa 50 milioni di sterline a settimana a Jaguar Land Rover.
A fine settembre, il governo britannico è intervenuto garantendo un prestito da 1,5 miliardi di sterline per sostenere l’azienda e consentirle di completare il ripristino della produzione, avviato a inizio ottobre.
Un 2025 nero per la cyber security britannica
Il caso JLR non è isolato. Lo stesso anno, la catena di abbigliamento Marks & Spencer ha subito un danno stimato in 300 milioni di sterline dopo due mesi di blocco dei servizi online.
Secondo gli analisti, il 2025 segna una nuova fase di vulnerabilità per le grandi imprese britanniche, esposte a attacchi sempre più sofisticati e mirati.
Il messaggio è chiaro: senza una strategia di cyber resilienza, nessun colosso industriale può considerarsi al sicuro.