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Minacce

Minacce informatiche nei trasporti pubblici e merci

Le minacce informatiche più gravi per il trasporto pubblico e merci: ecco quali sono e come affrontarle con misure efficaci di sicurezza.

trasporti pubblici

Indice dei contenuti

  • La trasformazione digitale dei trasporti e le nuove superfici d’attacco
  • Ransomware nei sistemi SCADA: paralisi e ricatti
  • Spoofing GPS: deviazioni pericolose nei veicoli autonomi
  • Attacchi DDoS ai trasporti: quando un clic blocca una città
  • Veicoli autonomi e rischio di attacchi remoti
  • Minacce alla supply chain del trasporto merci
  • Il ruolo della Direttiva NIS2 nella protezione del settore
  • Come aumentare il livello di protezione

Le infrastrutture sono sempre più digitalizzate e le minacce informatiche nei trasporti rappresentano un rischio critico per la sicurezza pubblica, la continuità dei servizi e la resilienza della supply chain.

Dalla rete ferroviaria ai sistemi di logistica merci, passando per veicoli autonomi e mezzi pubblici connessi, ogni componente del settore dei trasporti è oggi esposto a cyber attacchi sempre più sofisticati.

Questo articolo analizza le principali minacce informatiche trasporti, i potenziali impatti, gli scenari di attacco reali e le misure di sicurezza necessarie per difendere il settore.

La trasformazione digitale dei trasporti e le nuove superfici d’attacco

La digitalizzazione dei trasporti ha migliorato l’efficienza operativa ma ha anche ampliato il perimetro d’attacco per i criminali informatici. I sistemi di controllo del traffico, i dispositivi di bordo, le reti di comunicazione tra centrali operative e mezzi in movimento devono essere costantemente monitorati e protetti.

I sistemi informatici integrati nel trasporto pubblico e merci sono spesso interconnessi con altri componenti IT/OT, rendendo vulnerabili interi ecosistemi infrastrutturali. Le minacce informatiche non riguardano più solo i dati ma compromettono anche l’integrità fisica dei veicoli e delle reti di trasporto.

Ransomware nei sistemi SCADA: paralisi e ricatti

I ransomware SCADA rappresentano una delle minacce informatiche più gravi per i sistemi industriali e logistici legati ai trasporti. Gli attaccanti possono criptare i dati dei sistemi SCADA – che controllano semafori, binari, valvole e sistemi elettrici – e chiedere riscatti milionari in cambio della restituzione del controllo.

Esempio
L’attacco alla compagnia ferroviaria danese DSB nel 2022, dove un attacco ai fornitori di servizi IT paralizzò l’intera rete ferroviaria nazionale. Non si trattava di un attacco diretto al treno, ma alla catena di fornitura informatica, dimostrando quanto siano presi di mira anche i partner esterni.

Gli attacchi ransomware compromettono la disponibilità dei servizi, creando incidenti informatici in grado di fermare treni, bus, aerei e catene logistiche intere.

Spoofing GPS: deviazioni pericolose nei veicoli autonomi

Lo spoofing GPS è una tecnica che permette a un attaccante di inviare segnali GPS falsi, inducendo un veicolo a credere di trovarsi in una posizione diversa da quella reale. Questa tecnica può essere utilizzata per:

  • deviare autobus o camion dal percorso corretto,
  • compromettere veicoli autonomi inducendoli a errori di navigazione,
  • ostacolare i droni per la logistica dell’ultimo miglio.

Il caso del porto di Shanghai del 2019, dove centinaia di navi ricevettero segnali GPS falsi per giorni, dimostra l’impatto potenziale su trasporto merci e sicurezza marittima. Quando applicato ai sistemi di trasporto urbano, questo attacco può generare caos, incidenti e danni materiali.

Attacchi DDoS ai trasporti: quando un clic blocca una città

Gli attacchi DDoS trasporti, o Distributed Denial of Service, mirano a saturare i server che gestiscono bigliettazione elettronica, monitoraggio flotte e gestione del traffico in tempo reale. Le piattaforme cloud che regolano il traffico urbano o la logistica merci diventano quindi obiettivi critici.

Nel 2020, l’Autorità dei Trasporti di New York (MTA) ha subito un attacco DDoS che ha bloccato le comunicazioni interne per ore. Sebbene non siano stati compromessi i sistemi di controllo dei treni, l’interruzione ha generato ritardi e panico tra i passeggeri.

I sistemi informatici di trasporto devono essere dotati di difese capaci di resistere a picchi di traffico malevolo e continuare a fornire servizi critici in modo affidabile.

attacchi remoti

Veicoli autonomi e rischio di attacchi remoti

La crescente diffusione di veicoli autonomi nel trasporto pubblico e merci apre nuovi scenari di rischio. Ogni componente software, dal sistema LIDAR alla centralina ECU, può essere bersaglio di exploit. Un attacco informatico riuscito potrebbe compromettere la sicurezza del veicolo, causando incidenti o deviazioni di percorso.

Nel 2015, gli esperti di sicurezza Charlie Miller e Chris Valasek riuscirono a prendere il controllo remoto di una Jeep Cherokee tramite una vulnerabilità del sistema di infotainment Uconnect. Questo esperimento ha dimostrato che anche senza contatto fisico diretto, un veicolo può essere compromesso.

In ambito logistico, la compromissione di un convoglio autonomo di camion può generare danni ingenti e blocchi alla supply chain.

Minacce alla supply chain del trasporto merci

Nel trasporto merci, le aziende possono essere colpite non solo nei terminal logistici ma lungo tutto l’arco della supply chain, inclusi spedizionieri, magazzini e provider IT. Le minacce cyber mirano spesso a terze parti meno protette per poi propagarsi nei sistemi core.

Un attacco alla piattaforma digitale che gestisce i container in uno scalo intermodale può rallentare o bloccare la movimentazione di migliaia di tonnellate di merci. Gli attacchi informatici alla logistica possono causare ritardi nelle consegne, perdite finanziarie e violazioni di dati sensibili relativi a clienti, tratte e carichi.

Il ruolo della Direttiva NIS2 nella protezione del settore

La Direttiva NIS2 impone agli Stati membri europei di rafforzare la sicurezza informatica delle infrastrutture critiche, incluso il settore dei trasporti. Aziende e autorità che forniscono servizi essenziali devono attuare piani di gestione del rischio, adottare misure di sicurezza proporzionate e notificare gli incidenti informatici entro 24 ore.

Le organizzazioni devono essere in grado di rilevare, contenere e recuperare rapidamente in caso di attacco, con particolare attenzione a:

  • segmentazione della rete IT/OT;
  • autenticazione multifattoriale per evitare accessi non autorizzati;
  • sistemi di backup e disaster recovery;
  • security operation center (SOC) attivi 24/7.

Come aumentare il livello di protezione

Le aziende che operano nel trasporto devono essere proattive nel migliorare il proprio livello di protezione, puntando su:

  • valutazione periodica delle vulnerabilità (vulnerability assessment);
  • redazione di un Incident Response Plan specifico per ambienti SCADA e OT;
  • formazione del personale contro il phishing e il social engineering;
  • implementazione di strumenti avanzati come IDS/IPS, EDR e SIEM;
  • adozione di tecnologie come zero trust architecture e threat intelligence.

Questi approcci aiutano le aziende a ridurre la superficie d’attacco, proteggere i dati sensibili e garantire la continuità operativa anche in caso di violazioni.

Per concludere

Le minacce informatiche trasporti sono reali, complesse e in rapida evoluzione. I cyber attacchi ai sistemi di trasporto non mettono solo a rischio i dati ma la vita delle persone e l’economia globale.

Difendere la sicurezza del trasporto pubblico e merci è una sfida che richiede cooperazione tra pubblico e privato, investimenti mirati, rispetto della Direttiva NIS2 e adozione di tecnologie avanzate. Solo così sarà possibile affrontare efficacemente i criminali informatici e proteggere uno dei settori più vitali per la società moderna.


Domande e risposte

  1. Quali sono le minacce informatiche più gravi per i trasporti?
    Ransomware nei sistemi SCADA, spoofing GPS, attacchi DDoS e exploit nei veicoli autonomi.
  1. Cos’è lo spoofing GPS e perché è pericoloso?
    È una tecnica che manipola i segnali GPS per alterare la posizione di un veicolo. Può causare deviazioni o incidenti.
  2. Come può un attacco DDoS colpire il trasporto pubblico?
    Bloccando i server che gestiscono bigliettazione, traffico e flotte in tempo reale.
  3. Cosa succede se un ransomware colpisce i sistemi SCADA?
    Si rischia la paralisi delle operazioni ferroviarie, portuali o logistiche con richieste di riscatto elevate.
  4. Quali misure di sicurezza devono adottare le aziende di trasporto?
    Segmentazione della rete, backup, monitoraggio continuo, autenticazione forte e formazione del personale.
  5. I veicoli autonomi possono essere hackerati?
    Sì, ogni componente connesso è un potenziale punto di attacco.
  6. La supply chain del trasporto merci è protetta?
    Non sempre: molte vulnerabilità si trovano nei fornitori o nei sistemi terzi.
  7. Qual è il ruolo della Direttiva NIS2?
    Obbliga le aziende critiche a implementare standard minimi di sicurezza e a notificare incidenti.
  8. Come si prevengono gli accessi non autorizzati nei trasporti?
    Con autenticazione multifattoriale, segmentazione di rete e sistemi di controllo accessi.
  9. Perché è importante un Incident Response Plan nel trasporto?
    Per rispondere rapidamente a un attacco, limitare i danni e ripristinare i servizi in modo sicuro.
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