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Governance

NIS1 vs NIS2: quali differenze essenziali? 

La direttiva NIS, introdotta nel 2016 per rafforzare la sicurezza informatica nell'UE, è stata aggiornata nel 2022 con la NIS2, che ridefinisce gli standard di sicurezza e introduce nuove misure di gestione del rischio. Questo articolo esplora le principali differenze tra NIS1 e NIS2 e le loro implicazioni per aziende e autorità.

Network and Information Security

Indice dei contenuti

  • Ambito di applicazione esteso 
  • Obblighi di notifica e gestione degli incidenti 
  • Nuovi standard per la gestione del rischio 
  • Responsabilità del management e sanzioni più severe 
  • Sfide e opportunità per gli stati membri 

La direttiva NIS (Network and Information Security) ha segnato una svolta nella sicurezza informatica europea. La sua prima versione, la NIS1, è stata introdotta nel 2016, con l’obiettivo di rafforzare la protezione dei sistemi critici negli stati membri dell’Unione Europea

Tuttavia, con la crescente complessità delle minacce digitali, è stato necessario un aggiornamento: la NIS2, approvata nel 2022, ridefinisce gli standard di sicurezza informatica e introduce nuove misure per la gestione del rischio. In questo articolo analizzeremo le differenze principali tra NIS1 e NIS2, e cosa comporta per aziende e autorità competenti. 

Ambito di applicazione esteso 

Con l’entrata in vigore della NIS2, l’ambito di applicazione della direttiva è stato ampliato in modo significativo, includendo un numero maggiore di soggetti e settori rispetto alla precedente NIS1. Questa evoluzione riflette la crescente interconnessione dei sistemi e l’aumento delle minacce informatiche, che non risparmiano più nemmeno settori tradizionalmente meno esposti. 

Settori coperti dalla NIS2 vs. NIS1 

La NIS1 si concentrava su otto settori considerati critici, come energia, trasporti, acqua, sanità, infrastrutture digitali, banche e mercati finanziari. La NIS2, invece, introduce una lista più ampia e dettagliata di settori e sottosettori strategici. Tra questi figurano: 

  • Produzione alimentare e agricola
    Aziende coinvolte nella produzione, trasformazione e distribuzione di alimenti, fondamentali per la sicurezza e la sostenibilità. 
  • Industria farmaceutica e biomedica
    Soggetti attivi nella ricerca, sviluppo e produzione di farmaci e tecnologie mediche. 
  • Settore automobilistico e chimico
    Comprese le industrie che producono componenti fondamentali per il trasporto e per i processi industriali. 
  • Elettronica e tecnologie industriali avanzate
    Aziende che forniscono sistemi elettronici e tecnologie essenziali per i settori produttivi. 

L’ampliamento mira a includere non solo i soggetti già percepiti come critici, ma anche quelli che potrebbero subire impatti rilevanti in caso di incidenti informatici, con conseguenze potenzialmente gravi sulla continuità economica e sociale. 

Inclusione delle aziende medie e grandi 

Un ulteriore cambiamento significativo riguarda l’inclusione di aziende medie e grandi tra i soggetti obbligati a conformarsi alla direttiva. La NIS1 si focalizzava principalmente su operatori di servizi essenziali e fornitori di servizi digitali. La NIS2, invece, impone obblighi anche a imprese di dimensioni rilevanti che operano nei settori indicati, indipendentemente dalla loro percezione di criticità in passato. 

Questo approccio tiene conto del fatto che molte di queste aziende sono parte integrante delle catene di approvvigionamento di settori critici. Un attacco a un’impresa di medie dimensioni può avere un effetto domino, minacciando la sicurezza di intere infrastrutture o sistemi. 

Catena di approvvigionamento e fornitori esterni 

La NIS2 sottolinea l’importanza della sicurezza lungo tutta la catena di approvvigionamento. Non è sufficiente che le aziende adottino misure di sicurezza interne: devono garantire che anche i loro fornitori e partner rispettino standard adeguati. Questo obbligo si traduce in: 

  • Due diligence sui fornitori
    Verificare che i partner commerciali adottino misure di sicurezza coerenti con quelle richieste dalla direttiva. 
  • Clausole contrattuali specifiche
    Prevedere nei contratti obblighi chiari in materia di gestione del rischio e misure di sicurezza. 
  • Revisione dei rapporti esistenti
    Adeguare i contratti già in vigore per allinearli alle nuove disposizioni normative. 

Questo requisito coinvolge non solo i fornitori di servizi essenziali ma anche quelli tecnologici, come i fornitori di servizi digitali, che spesso gestiscono dati sensibili o sistemi critici per conto di altre aziende. 

Impatti indiretti per i soggetti esclusi 

Anche le aziende formalmente escluse dalla NIS2 potrebbero trovarsi coinvolte, seppur indirettamente. Le organizzazioni obbligate alla conformità tenderanno a imporre requisiti di sicurezza anche ai propri partner commerciali per evitare esposizioni al rischio.

Questo meccanismo a cascata garantisce un livello di sicurezza più elevato lungo l’intera filiera, ma impone anche sforzi di adeguamento significativi per molte realtà aziendali. 

La direttiva NIS 2

Obblighi di notifica e gestione degli incidenti 

Con la NIS2, il tempo gioca un ruolo cruciale nella risposta agli attacchi. A differenza della NIS1, che lasciava maggiore discrezione sui tempi di segnalazione, la nuova direttiva stabilisce che gli incidenti informatici devono essere notificati alle autorità competenti entro 24 ore. Successivamente, sono previsti: 

  • aggiornamenti entro 72 ore; 
  • un rapporto finale sulla gestione degli incidenti entro un mese. 

Questa nuova struttura è stata progettata per garantire una gestione degli incidenti più tempestiva ed efficace, riducendo al minimo i danni potenziali. 

Nuovi standard per la gestione del rischio 

Un altro aspetto innovativo della NIS2 è l’enfasi sulla gestione del rischio. Le aziende sono ora obbligate a: 

  • adottare misure proporzionate alle loro vulnerabilità specifiche; 
  • implementare strumenti avanzati, come l’autenticazione a più fattori, per rafforzare le difese. 

Questa impostazione favorisce una sicurezza su misura, ottimizzando le risorse senza inutili sprechi. La direttiva incoraggia inoltre la gestione dei rischi lungo l’intera catena di approvvigionamento, imponendo controlli più rigorosi anche sui fornitori. 

Responsabilità del management e sanzioni più severe 

La NIS2 introduce nuovi obblighi per i dirigenti aziendali, che sono direttamente responsabili dell’adozione delle misure di sicurezza. In caso di mancata conformità, sono previste sanzioni fino al 2% del fatturato globale, un deterrente molto più severo rispetto a quanto previsto dalla NIS1. Questo punta a incentivare una maggiore attenzione alla sicurezza da parte dei vertici aziendali. 

Sfide e opportunità per gli stati membri 

L’implementazione della NIS2 presenta diverse sfide per gli stati membri. Tra queste, spiccano: 

  • l’armonizzazione delle norme in contesti multinazionali; 
  • la formazione del personale; 
  • la creazione di una cultura aziendale orientata alla sicurezza informatica

Tuttavia, il rispetto della direttiva rappresenta anche un’opportunità. Un sistema di sicurezza più robusto migliora la fiducia di clienti e partner, creando un vantaggio competitivo in un mercato sempre più attento alla materia di sicurezza informatica

Per concludere 

Il confronto tra NIS1 e NIS2 evidenzia una chiara evoluzione nella strategia dell’Unione Europea. La nuova direttiva pone le basi per una maggiore resilienza digitale, imponendo standard elevati e ampliando gli obblighi di conformità.

Adeguarsi non è solo un requisito normativo, ma un investimento strategico per garantire la continuità operativa e affrontare con successo le sfide del futuro. 


Domande e risposte

  1. Cosa significa nis1 vs nis2?
    NIS1 e NIS2 rappresentano due direttive europee sulla sicurezza informatica, la seconda aggiorna e amplia gli obblighi della prima. 
  1. Quali settori copre la NIS2 rispetto alla NIS1?
    La NIS2 estende l’ambito a nuovi settori come produzione alimentare, farmaceutico e automotive, oltre a quelli già previsti dalla NIS1. 
  1. Quali sono i tempi di notifica degli incidenti nella NIS2?
    Gli incidenti devono essere notificati entro 24 ore alle autorità competenti, con aggiornamenti entro 72 ore. 
  1. Che ruolo hanno i dirigenti nella NIS2?
    I dirigenti sono responsabili della conformità e rischiano sanzioni personali in caso di inadempienza. 
  1. Cosa prevede la NIS2 per i fornitori di servizi digitali?
    Devono rispettare standard di sicurezza più elevati e garantire la gestione dei rischi lungo la catena di approvvigionamento. 
  1. Quali misure di sicurezza sono obbligatorie nella NIS2?
    Sono previsti strumenti come autenticazione a più fattori e protocolli per la continuità operativa. 
  1. Quali sanzioni prevede la NIS2?
    Le multe possono arrivare fino al 2% del fatturato globale dell’azienda inadempiente. 
  1. Come la NIS2 affronta la gestione del rischio?
    La NIS2 richiede misure personalizzate basate sulle vulnerabilità specifiche di ciascun soggetto. 
  1. Cosa cambia per gli stati membri con la NIS2? Gli stati devono armonizzare le normative e rafforzare il monitoraggio della sicurezza informatica. 
  1. Qual è il beneficio strategico della NIS2?
    Migliorare la resilienza digitale rafforza la fiducia e offre un vantaggio competitivo. 
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