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Phishing via PEC: come difendersi dai tentativi di truffa 

In questo articolo, analizzeremo cos’è il phishing PEC, come identificare i segnali di un tentativo di truffa e quali misure adottare per proteggere i propri dati sensibili. 

Tentativo di truffa via PEC

Indice dei contenuti

  • Cos’è il phishing via PEC e come funziona 
  • I segnali di un attacco di phishing PEC 
  • Esempi phishing PEC: il phishing PEC Aruba e altri casi comuni 
  • Come proteggere la tua casella PEC e i dati sensibili 
  • Cosa fare se si cade in un tentativo di phishing PEC 

Il fenomeno del phishing ha visto un costante aumento, e anche la posta elettronica certificata (PEC) è diventata uno degli strumenti bersagliati dai truffatori. 

La PEC, che garantisce l’autenticità e la tracciabilità delle comunicazioni, è ormai molto diffusa tra aziende, professionisti e cittadini, soprattutto in Italia, dove viene utilizzata anche per dialogare con enti pubblici come Agenzia delle Entrate e INPS

Purtroppo, proprio per il suo uso istituzionale, la PEC è diventata un canale appetibile per gli attacchi di phishing che mirano a sottrarre informazioni sensibili e credenziali di accesso

Le truffe online attraverso il phishing via PEC possono assumere diverse forme, e conoscere come operano questi attacchi e come difendersi è essenziale per evitare danni sia personali sia finanziari. 

Cos’è il phishing via PEC e come funziona 

Il phishing via PEC è una tecnica di ingegneria sociale in cui i malintenzionati inviano comunicazioni false per ingannare i destinatari e convincerli a cliccare sui link presenti nei messaggi.

Questi messaggi sembrano provenire da enti ufficiali come INPS o Agenzia delle Entrate, ma sono in realtà tentativi di frode finalizzati a rubare propri dati personali e informazioni sensibili

I truffatori utilizzano spesso nomi di enti noti e indirizzi che appaiono autentici per mascherare il tentativo di phishing e indurre l’utente a fidarsi della comunicazione.

Esempio:
In un tipico phishing PEC che simula l’INPS, l’utente potrebbe ricevere una comunicazione urgente in cui gli viene richiesto di aggiornare le proprie credenziali di accesso o verificare il proprio account, minacciando l’accesso a servizi importanti in caso di mancato intervento. 

I segnali di un attacco di phishing PEC 

Individuare un phishing PEC richiede attenzione, poiché i messaggi fraudolenti sono spesso elaborati per risultare credibili. Esistono però alcuni segnali che possono aiutare a smascherare questi tentativi di truffe

Uno degli indizi più comuni è la presenza di link sospetti che, una volta cliccati, indirizzano a siti clonati o fasulli progettati per sottrarre dati sensibili come numero di carta di credito o password.

Questi link presenti nel messaggio possono essere mascherati, quindi è importante evitare di cliccare sui link senza prima verificare l’autenticità del messaggio. 

Altro segnale di un phishing PEC è l’uso di un indirizzo email che appare simile ma non corrisponde esattamente a quello dell’ente ufficiale. I truffatori modificano anche piccoli dettagli per aggirare la sorveglianza delle caselle PEC e far sembrare la comunicazione autentica.

Infine, un linguaggio che richiama all’urgenza o alla necessità di azione immediata è un altro elemento tipico delle truffe online

Attacco di phishing via PEC

Esempi phishing PEC: il phishing PEC Aruba e altri casi comuni 

Uno dei casi più noti è il phishing PEC Aruba: diversi utenti hanno ricevuto comunicazioni false che sembrano provenire dal provider di posta certificata Aruba.

In questi messaggi, i truffatori chiedono agli utenti di accedere a un link per evitare la sospensione del servizio o per confermare i dati di fatturazione. Aruba stessa ha messo in guardia i propri utenti, ricordando loro di verificare attentamente ogni messaggio e di non fornire mai informazioni personali senza un’accurata verifica. 

Analogamente, attacchi di phishing PEC sfruttano spesso il nome di enti pubblici come l’Agenzia delle Entrate e l’INPS

Esempio
Nel caso dell’agenzia entrate phishing PEC, il messaggio può contenere informazioni di pagamento o comunicazioni legate a pratiche fiscali, mentre nel caso dell’INPS phishing PEC, può trattarsi di un avviso per aggiornare i dati previdenziali o le coordinate bancarie. 

In entrambi i casi, i truffatori puntano a spingere l’utente a cliccare su un link per aggiornare le proprie informazioni, con il rischio di compromettere la sicurezza della casella di posta elettronica

Come proteggere la tua casella PEC e i dati sensibili 

La protezione contro il phishing PEC richiede una combinazione di consapevolezza e pratiche di sicurezza. Innanzitutto, è essenziale verificare sempre l’autenticità delle comunicazioni: se si riceve un messaggio che chiede di cliccare su un link o di aggiornare informazioni, è bene controllare l’indirizzo email del mittente e cercare eventuali errori o discrepanze. 

Un’altra misura di sicurezza è non cliccare sui link direttamente all’interno della PEC sospetta. È preferibile digitare direttamente l’indirizzo del sito ufficiale dell’ente nel browser, evitando così i link presenti nei messaggi di phishing.

Inoltre, è buona norma utilizzare strumenti come l’autenticazione a due fattori, che aggiungono un livello di protezione per i dati sensibili

Gli utenti dovrebbero anche formarsi e mantenersi aggiornati sui metodi di attacchi di phishing più comuni e informarsi attraverso risorse affidabili.

Molti enti pubblici e provider di servizi offrono sezioni dedicate alla sicurezza informatica, in cui è possibile trovare informazioni sui più recenti tentativi di truffa e su come difendersi. 

Infine, installare software di protezione e mantenere aggiornati i dispositivi utilizzati per accedere alla casella di posta elettronica è fondamentale per evitare che i tentativi di phishing possano andare a segno. 

Cosa fare se si cade in un tentativo di phishing PEC 

Nel caso in cui si clicchi erroneamente su un link di phishing PEC, è importante agire subito. La prima azione da intraprendere è cambiare le credenziali di accesso alla casella PEC e agli altri account che potrebbero essere stati compromessi.

Contattare l’assistenza clienti del provider PEC, come nel caso di phishing PEC Aruba, può aiutare a risolvere la situazione. 

Inoltre, è importante segnalare l’accaduto alle autorità competenti, come la Polizia Postale, in modo da contribuire alla lotta contro le truffe online.

Anche un avviso all’Agenzia delle Entrate o all’INPS, qualora il phishing fosse stato rivolto a questi enti, può essere utile per evitare che altri utenti siano tratti in inganno. 

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