Loading...

Guide

Proteggere PLC e sistemi legacy da attacchi informatici

Scopri come proteggere i PLC Siemens S7 e sistemi legacy come Windows XP da attacchi informatici nelle reti industriali.

Proteggere PLC da attacchi informatici

Indice dei contenuti

  • L’anello debole delle infrastrutture critiche
  • Le principali minacce per i dispositivi legacy
  • Strategia difensiva: segmentazione e isolamento
  • Monitoraggio continuo e intrusion detection
  • Protezione dei sistemi Windows XP e HMI obsoleti
  • Soluzioni di virtual patching e proxy industriali
  • Whitelisting e controllo delle applicazioni
  • Formazione e policy per l’uso sicuro dei sistemi legacy
  • Roadmap per la migrazione sicura

In moltissime aziende del settore manifatturiero e industriale, i sistemi legacy come Windows XP, vecchi PLC Siemens S7 e reti OT isolate continuano a rappresentare l’ossatura tecnologica di linee produttive vitali. Tuttavia, la loro obsolescenza espone l’intera infrastruttura a vulnerabilità informatiche critiche.

Questo articolo approfondisce i rischi associati e offre strategie concrete per proteggere i PLC e i dispositivi legacy da attacchi informatici, con un taglio tecnico adatto a professionisti della cyber security industriale.

L’anello debole delle infrastrutture critiche

La presenza di sistemi legacy come Windows XP, Windows 7, PLC S7-300/400 o HMI obsoleti è ancora comune in ambienti SCADA e ICS. Questi dispositivi:

  • non ricevono più aggiornamenti di sicurezza,
  • eseguono protocolli non cifrati (es. Modbus, Profibus),
  • utilizzano software di controllo non supportato,
  • sono difficili da sostituire per vincoli operativi e costi.

Un attaccante può sfruttare queste debolezze per compromettere il processo produttivo, rubare informazioni o persino sabotare macchinari.

Esempio pratico
Nel caso di un impianto con PLC Siemens S7-300 connesso a un HMI su Windows XP SP2, un malware come Stuxnet o Industroyer può sfruttare la mancanza di autenticazione nelle comunicazioni S7Comm per inviare comandi malevoli al PLC.

Le principali minacce per i dispositivi legacy

I dispositivi obsoleti sono vulnerabili a una vasta gamma di minacce:

  • Accessi non autorizzati
    Mancanza di password forti o autenticazione a due fattori.
  • Ransomware
    Windows XP è estremamente esposto a EternalBlue, sfruttato da WannaCry.
  • Attacchi man-in-the-middle (MitM)
    Su reti Ethernet non segmentate e non cifrate.
  • Scripting malevolo via HMI
    Manipolazione di comandi macchina tramite software SCADA compromessi.
  • Firmware hijacking
    Alcune vecchie CPU accettano aggiornamenti firmware non firmati.

Strategia difensiva: segmentazione e isolamento

Uno dei principi base della difesa OT è l’isolamento dei sistemi legacy dalla rete IT e da Internet. Questo può essere ottenuto con:

1. Segmentazione della rete (con VLAN e firewall industriali)

  • Isolare i PLC e le HMI in una rete OT separata.
  • Usare firewall L3-L4 con regole rigorose tra IT e OT.

2. Air-gap e DMZ industriali

  • Quando possibile, isolare completamente i sistemi non aggiornabili.
  • Inserire una DMZ (Demilitarized Zone) tra OT e rete aziendale per ispezionare e filtrare traffico in ingresso.

Esempio di configurazione

Internet

   |

Firewall (UTM)

   |

Rete IT -- DMZ industriale (proxy + AV) -- Firewall OT -- Rete OT (PLC, HMI)

Monitoraggio continuo e intrusion detection

Per proteggere i dispositivi legacy anche senza aggiornarli, è fondamentale monitorare il traffico OT:

  • Usare soluzioni IDS/IPS compatibili con ICS (es. Snort, Suricata, Nozomi Networks, Claroty).
  • Attivare alert su pattern di traffico anomalo o firmware scan.
  • Analizzare i log di accesso ai dispositivi (se disponibili).

Molti PLC Siemens S7 supportano tool di diagnostica come S7-Online per monitorare lo stato del PLC e identificare eventuali comandi sospetti.

Protezione dei sistemi

Protezione dei sistemi Windows XP e HMI obsoleti

1. Rimuovere servizi non essenziali

Disattivare SMBv1, Telnet, NetBIOS, Remote Desktop se non necessari.

2. Blocco degli eseguibili

Utilizzare software come AppLocker (se supportato) o strumenti simili per impedire l’esecuzione di codice sconosciuto.

3. Patch di emergenza e workaround

Microsoft ha rilasciato patch straordinarie anche per XP (es. per WannaCry). Applicarle dove possibile. In alternativa, usare Virtual Patching con firewall di nuova generazione.

Soluzioni di virtual patching e proxy industriali

In presenza di dispositivi che non possono essere aggiornati, si può optare per:

  • Virtual patching
    Analisi in tempo reale del traffico e blocco delle vulnerabilità note senza toccare il dispositivo.
  • Proxy industriali
    Dispositivi intermedi che si frappongono tra l’host legacy e la rete esterna, ispezionando e sanificando ogni pacchetto.

Esempio pratico
Un gateway OT può decodificare il traffico S7Comm, validare i comandi e rifiutare quelli anomali o fuori policy.

Whitelisting e controllo delle applicazioni

Su sistemi HMI Windows è possibile applicare strategie di Application Whitelisting, consentendo l’esecuzione solo di processi conosciuti:

plaintext

CopiaModifica

- consentito: C:\Program Files\Siemens\WinCC\*.exe

- bloccato: C:\Users\Temp\*.exe

Questo approccio è fondamentale in ambienti in cui l’HMI è esposto a chiavette USB, aggiornamenti manuali o operatori non formati.

Logging e backup offline

I sistemi legacy devono disporre di:

  • Logging locale e invio verso un SIEM centralizzato (anche via Syslog, se disponibile).
  • Backup dei progetti PLC e HMI su dispositivi offline e testati regolarmente.
  • Rimozione dei supporti rimovibili non autorizzati.

Formazione e policy per l’uso sicuro dei sistemi legacy

Gli operatori di impianto devono essere formati per:

  • Riconoscere tentativi di phishing e attacchi di ingegneria sociale.
  • Non collegare dispositivi USB esterni non autorizzati.
  • Non modificare le impostazioni di rete o installare software.

Le aziende dovrebbero anche dotarsi di policy per la gestione dei dispositivi legacy, incluso un piano di dismissione e sostituzione a medio termine.

Roadmap per la migrazione sicura

Mantenere i sistemi legacy operativi in sicurezza è possibile, ma solo se si inserisce la loro graduale sostituzione in una roadmap pianificata:

  • Asset inventory dettagliato con versione firmware/software.
  • Valutazione del rischio basata su impatto e probabilità.
  • Definizione di soluzioni di contenimento (proxy, firewall, monitoraggio).
  • Piano di sostituzione per i dispositivi più critici.

Per concludere…

I sistemi legacy come Windows XP o i vecchi PLC Siemens S7 rappresentano un serio rischio per la sicurezza informatica industriale, ma con una strategia olistica e multilivello è possibile ridurre significativamente la superficie di attacco. Il futuro richiede modernizzazione, ma il presente impone vigilanza, monitoraggio e difesa stratificata.


Domande e risposte

  1. I PLC Siemens S7-300 sono ancora sicuri da usare?
    Sono funzionali ma vulnerabili: occorre proteggerli tramite rete isolata, firewall e monitoraggio continuo.
  2. Come proteggere Windows XP in un impianto produttivo?
    Isolamento, rimozione dei servizi non essenziali e application whitelisting sono le migliori strategie.
  3. Cos’è il virtual patching e come funziona?
    È una tecnica che blocca le minacce note a livello di rete senza modificare il dispositivo vulnerabile.
  4. Un attacco ransomware può colpire i PLC?
    Non direttamente, ma può colpire i sistemi SCADA/HMI che li controllano, interrompendo la produzione.
  5. È possibile aggiornare un PLC S7-300?
    In parte. Alcuni firmware si possono aggiornare, ma spesso è più efficace sostituire il PLC.
  6. Quali firewall usare per la rete OT?
    Sono preferibili firewall industriali con supporto a protocolli ICS (es. S7Comm, Modbus, OPC).
  7. È obbligatorio sostituire i sistemi legacy?
    Non sempre, ma è raccomandato. Nel frattempo, bisogna ridurre il rischio con tecniche compensative.
  8. Esistono antivirus per sistemi SCADA?
    Sì, alcuni vendor come Fortinet offrono soluzioni specifiche per ambienti ICS.
  9. Posso usare VPN per accedere ai PLC da remoto?
    Sì, ma solo se gestite in modo sicuro e con autenticazione forte (es. certificati o MFA).
  10. Come identificare i dispositivi legacy in rete?
    Attraverso un asset inventory automatico, scansioni passive e software di asset management OT.
To top