Indice dei contenuti
- Il valore criminale dei tuoi dati
- Come avviene il furto di dati
- Chi sono i criminali dei dati
- Come e dove si vendono i dati
- Il ruolo oscuro dell’intelligenza artificiale
- Che fare?
Il valore criminale dei tuoi dati
Nell’ecosistema digitale attuale, i dati personali non sono più solo un mezzo: sono il fine. Accessi ai social, alle email, alle piattaforme bancarie diventano merce preziosa nelle mani di cybercriminali sempre più organizzati, che operano attraverso Initial Access Brokers (IABs) e piattaforme criminali specializzate.
Dalla vendita di credenziali all’uso diretto in truffe, ricatti e persino abusi su minori, il commercio illegale di dati è oggi un business globale. A peggiorare il quadro, l’uso crescente dell’intelligenza artificiale generativa, che consente di automatizzare messaggi di phishing, creare deepfake vocali e impersonare identità.
Come avviene il furto di dati
Due le strade principali: la debolezza dei sistemi e quella umana. I criminali sfruttano:
- vulnerabilità nei server, firewall e VPN
- phishing tramite email, SMS o link pubblicitari falsi
- malware infostealer, spesso diffusi con tecniche SEO malevole
- social engineering, potenziato dai Large Language Models
Cresce anche il fenomeno del ClickFix, che induce gli utenti a eseguire comandi dannosi sul proprio PC.
Chi sono i criminali dei dati
Non si tratta solo di hacker solitari. Il mercato del crimine informatico si divide in più ruoli:
- IABs
Vendono l’accesso iniziale a reti aziendali - data brokers
Gestiscono il commercio e lo smistamento dei dati rubati - criminali ibridi
Legati a stati o organizzazioni con fini geopolitici - malintenzionati comuni
Truffatori sentimentali, stalker o estorsori
Molti operano su forum chiusi e app E2EE (come Telegram), con reputazioni da mantenere, badge da esibire e vere e proprie strutture da marketplace.
Come e dove si vendono i dati
Il mercato nero dei dati è vasto e articolato. Include:
- dump di credenziali e cookie di sessione
- accessi a VPN, RDP e cloud aziendali
- kit di phishing e malware infostealer in abbonamento
- manuali e tutorial per truffe online
- proxy residenziali e hosting bulletproof
Le vendite avvengono su dark web, forum specializzati e canali privati, spesso con accesso limitato a utenti “verificati”.
Il ruolo oscuro dell’intelligenza artificiale
I criminali non usano l’AI solo per scrivere email più convincenti. La sfruttano anche per:
- generare deepfake vocali e video
- costruire impronte digitali false
- suggerire pacchetti software inesistenti poi caricati con codice malevolo (slopsquatting)
- scansionare vulnerabilità in modo automatico
Insomma, AI e crimine sono ormai una coppia consolidata.
Che fare?
Secondo Europol, servono azioni coordinate:
- accesso legale ai canali E2EE
- norme armonizzate per la conservazione dei metadata
- educazione digitale e consapevolezza pubblica
- cooperazione internazionale
Solo un’azione multilivello può contrastare un fenomeno ormai transnazionale e sempre più tecnologico.
Domande frequenti
- Cosa sono gli Initial Access Brokers (IABs)?
Intermediari criminali che vendono accessi a sistemi compromessi. - Cos’è un infostealer?
Un malware progettato per rubare dati sensibili da un dispositivo infetto. - Come funziona il phishing con AI generativa?
L’AI scrive email più credibili, personalizzate e in diverse lingue. - Cos’è un deepfake vocale?
Una voce falsa generata da AI per truffe telefoniche o BEC. - Cosa sono i proxy residenziali nel cybercrime?
Dispositivi infettati usati per mascherare attività illecite. - Perché i dati rubati sono così richiesti?
Servono per truffe, estorsioni, attacchi informatici e identità false. - Cosa significa “slopsquatting”?
Registrare pacchetti software falsi suggeriti da AI per infettare sistemi. - Quali sono i rischi per i minori?
Dati pubblici usati per grooming, sextortion e doxxing. - Cosa sono i marketplace AVC?
Siti automatizzati dove si comprano carte di credito rubate. - Che ruolo ha l’Unione Europea?
Propone standard legali comuni per permettere indagini efficaci.