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Russia sotto copertura: la nuova guerra ibrida che insidia l’Europa dall’interno

Il servizio segreto olandese lancia l’allarme: Mosca aumenta le operazioni clandestine per destabilizzare le democrazie europee

Guerra ibrida

Indice dei contenuti

  • L’ombra del Cremlino sui Paesi Bassi: l’allarme del MIVD
  • Attacchi informatici e cyber intelligence: il fronte digitale
  • Danni fisici, disinformazione e mappatura sottomarina
  • Un invito alla vigilanza collettiva

L’ombra del Cremlino sui Paesi Bassi: l’allarme del MIVD

Il servizio di intelligence militare olandese (MIVD) ha acceso i riflettori su una crescente minaccia che si muove nell’ombra: la Russia starebbe intensificando le sue attività ibride contro i Paesi Bassi e l’Europa nel suo complesso.

Secondo l’ultimo rapporto annuale, Mosca si muove sempre più nella cosiddetta “zona grigia”, quella terra di nessuno tra la pace e la guerra, con l’obiettivo dichiarato di destabilizzare le società occidentali.

Il direttore del MIVD, Peter Reesink, parla chiaro: “Il conflitto ibrido è ormai una realtà quotidiana”. I servizi segreti olandesi denunciano un salto di qualità nelle strategie di influenza e sabotaggio, portate avanti con crescente disinvoltura da attori statali ostili, in particolare dalla Federazione Russa, che sembra disposta ad assumersi rischi sempre maggiori per raggiungere i propri scopi.

Attacchi informatici e cyber intelligence: il fronte digitale

Tra gli episodi più gravi registrati nel 2023 figura un attacco informatico russo diretto contro il sistema digitale di un servizio pubblico olandese. L’ente colpito non è stato reso noto, ma il messaggio è chiaro: anche le infrastrutture civili sono diventate bersagli diretti nella nuova guerra invisibile.

Il MIVD ha inoltre segnalato operazioni di cyber intelligence contro infrastrutture critiche nei Paesi Bassi, potenzialmente come fase preparatoria a futuri atti di sabotaggio. Si tratterebbe di tentativi sistematici di testare le difese informatiche e di raccogliere informazioni sensibili in vista di azioni più invasive.

Danni fisici, disinformazione e mappatura sottomarina

Come evidenziato anche da fonti internazionali come Reuters, le minacce ibride russe non si fermano al cyberspazio. Esse includono il danneggiamento fisico di infrastrutture essenziali, la disinformazione mirata e lo spionaggio industriale e politico.

L’obiettivo è logorare le democrazie dall’interno, creando sfiducia nelle istituzioni, confusione nell’opinione pubblica e tensioni sociali.

Inoltre, preoccupa l’interesse di Mosca per le infrastrutture nel Mare del Nord, in particolare per i cavi sottomarini per internet e le reti energetiche. Secondo il MIVD, la Russia potrebbe essere impegnata in attività di mappatura strategica in vista di azioni ostili che compromettano la connettività e l’approvvigionamento energetico europeo.

Un invito alla vigilanza collettiva

Le rivelazioni del MIVD non sono solo un monito per l’Olanda, ma per l’intera Europa. In un’epoca in cui i conflitti non si combattono più solo con le armi convenzionali, è fondamentale rafforzare le difese digitali, migliorare la cooperazione tra gli stati europei e sensibilizzare la cittadinanza sul rischio delle campagne di disinformazione.

Le minacce ibride russe rappresentano un pericolo concreto per la stabilità politica e l’autonomia strategica europea. Restare passivi equivale a offrire un varco a chi punta a indebolire la nostra democrazia.

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