Indice dei contenuti
- Cos’è il Cloud Access Security Broker (CASB)
- Shadow IT e i rischi invisibili
- Integrazione con ambienti esistenti e Secure Web Gateway (SWG)
- Protezione in tempo e risposta alle minacce
- I principali modelli di distribuzione CASB
- Funzionalità chiave del CASB
- CASB e Microsoft 365: un caso d’uso
- Il futuro della Cloud Access Security
La flessibilità e la scalabilità delle applicazioni cloud offrono vantaggi ineguagliabili, ma al contempo la sicurezza dei dati rappresenta una delle principali sfide per le aziende. L’adozione massiva di servizi come Microsoft 365, Google Workspace e Salesforce ha ampliato il perimetro di rischio, rendendo insufficiente la sola protezione on premise.
In questo contesto si inserisce il Cloud Access Security Broker CASB, un componente essenziale della security architecture moderna. Questo articolo esplora cos’è il cloud access security broker, perché è fondamentale per la protezione dei dati, come si integra con le tecnologie esistenti e quali vantaggi offre per la sicurezza aziendale.
Cos’è il Cloud Access Security Broker (CASB)
Il Cloud Access Security Broker, abbreviato CASB, è un intermediario tra gli utenti di un’organizzazione e i cloud service provider. Il suo compito è quello di monitorare, controllare e applicare policy di sicurezza tra gli utenti e le app cloud, indipendentemente dal fatto che si trovino on premise o in ambienti SaaS. Un access security broker CASB può essere implementato come soluzione on-premise, come servizio cloud o in modalità ibrida.
Il CASB offre funzionalità avanzate che vanno dalla protezione dei dati alla prevenzione della perdita di informazioni (DLP), dal rilevamento di comportamenti anomali alla gestione delle identità. Agisce in tempo reale, garantendo una visibilità completa su tutte le applicazioni cloud utilizzate, comprese quelle non autorizzate o sconosciute, un fenomeno noto come shadow IT.
Shadow IT e i rischi invisibili
Lo shadow IT si riferisce all’uso di applicazioni SaaS o dispositivi non approvati dall’IT aziendale. Questo comportamento, sebbene spesso dettato da esigenze operative e dall’urgenza di ottenere risultati, introduce gravi rischi di sicurezza dei dati. I cloud access security broker CASB consentono di identificare e bloccare queste applicazioni, riducendo la superficie di attacco e riportando il controllo sotto l’ombrello della sicurezza aziendale.
Esempio
Un dipendente potrebbe utilizzare un servizio gratuito di file sharing senza crittografia per condividere un documento sensibile. Un CASB, integrato in una soluzione di cloud access security, può bloccare in tempo reale l’upload del file, loggare l’evento e notificare l’amministratore.
Integrazione con ambienti esistenti e Secure Web Gateway (SWG)
Una delle caratteristiche più apprezzate dei cloud access security broker è la possibilità di integrarsi con infrastrutture di sicurezza già presenti, come firewall, Secure Web Gateway (SWG), strumenti SIEM, soluzioni IAM e endpoint protection.
Esempio
In combinazione con uno SWG, un CASB può garantire un doppio livello di sicurezza: il primo livello agisce sul traffico web in uscita, il secondo monitora l’interazione con le applicazioni cloud. Questa sinergia assicura un controllo granulare delle attività e un enforcement delle policy anche su ambienti complessi come quelli di Microsoft 365, dove la gestione degli accessi e dei permessi può essere particolarmente delicata.
Protezione in tempo reale e risposta alle minacce
I moderni cloud access security broker CASB operano in tempo reale, offrendo funzionalità avanzate di protezione dalle minacce. Utilizzando algoritmi di machine learning, i CASB sono in grado di rilevare anomalie nel comportamento degli utenti, come un accesso da un paese insolito o un tentativo di download massivo da un data center sospetto.
Esempio
Un CASB configurato correttamente può bloccare automaticamente un account compromesso che tenta di scaricare grandi quantità di dati da un’app cloud aziendale, evitando la violazione della sicurezza. Inoltre, grazie a funzionalità di threat intelligence integrate, il sistema può aggiornarsi costantemente per proteggere da nuove minacce.

I principali modelli di distribuzione CASB
Quando si adotta un Cloud Access Security Broker CASB, una delle prime decisioni strategiche da prendere riguarda il modello di distribuzione più adatto alla propria infrastruttura IT. Ne esistono principalmente tre: API-based, proxy-based e hybrid. Ogni modello risponde a esigenze specifiche e presenta vantaggi e limiti distinti.
CASB API-Based: controllo post-evento per SaaS critici
Il modello API-based si basa sull’integrazione diretta tra il cloud access security broker e i cloud service tramite Application Programming Interfaces (API) fornite dal provider (ad esempio Microsoft, Google o Salesforce). Questo approccio consente al CASB di accedere ai dati e ai log direttamente all’interno delle applicazioni cloud, senza intercettare il traffico in tempo reale.
Vantaggi:
- Deployment rapido
Non richiede modifiche alla rete o configurazione di proxy. - Visibilità profonda sui contenuti
L’accesso tramite API consente di ispezionare documenti, metadati e attività utente. - Perfetto per SaaS come Microsoft 365 e Google Workspace, dove le API sono stabili, documentate e sicure.
- Ottimo per attività di compliance, auditing, protezione dei dati e rilevamento di shadow IT.
Svantaggi:
- Non è in tempo reale
La rilevazione e l’applicazione delle policy avvengono dopo l’evento. - Dipende dalla qualità delle API del provider
Non tutti i servizi cloud offrono API estese o performanti. - Non può bloccare l’accesso a risorse cloud al momento della richiesta: può solo correggere o avvisare post-evento.
Esempio:
Un’azienda che utilizza Google Drive può configurare un CASB API-based per analizzare in modo automatico i documenti caricati dagli utenti, identificare file con dati sensibili e applicare policy di data loss prevention (es. crittografia o rimozione automatica del file).
CASB Proxy-Based: ispezione e enforcement in tempo reale
Il modello proxy-based instrada il traffico tra l’utente e l’applicazione cloud attraverso un proxy controllato dal CASB, che può essere forward proxy (per utenti gestiti) o reverse proxy (per utenti esterni o non gestiti). Questo modello permette un controllo in tempo reale, bloccando o modificando le richieste prima che raggiungano il cloud service.
Vantaggi:
- Protezione in tempo real
Blocca upload/download pericolosi, applica criteri di sicurezza dinamici. - Controllo granulare
Può modificare contenuti, interfacce e comportamenti live, in base all’utente, device o località. - Ideale per gestire minacce in tempo reale o accessi da dispositivi BYOD.
Svantaggi:
- Più complesso da implementare
Richiede modifiche alla configurazione di rete o DNS. - Può generare problemi di compatibilità con alcune applicazioni SaaS, soprattutto se queste usano meccanismi dinamici o certificate pinning.
- Maggiore latenza nel traffico, soprattutto per file di grandi dimensioni.
Esempio:
Una multinazionale configura un forward proxy CASB per tutti i dipendenti che accedono a app cloud come Dropbox. Se un dipendente prova a caricare un file con codice sorgente riservato da un laptop aziendale, il CASB blocca l’operazione immediatamente e avvisa il CISO.
CASB Hybrid: la flessibilità del meglio di entrambi i mondi
Il modello ibrido combina le capacità del CASB API-based con quelle del proxy-based, offrendo il massimo grado di flessibilità, copertura e protezione. Questa architettura permette di sfruttare il controllo in tempo reale dove necessario e applicare azioni post-evento dove il traffico proxy non è gestibile.
Vantaggi:
- Copertura completa
Protegge utenti gestiti, non gestiti, app supportate e app non integrabili via API. - Offre protezione dinamica per tutte le applicazioni cloud, inclusi scenari complessi come accessi mobili o da utenti esterni.
- È scalabile e adattabile a qualsiasi ambiente ibrido o multicloud.
Svantaggi:
- Costo maggiore
Richiede una soluzione CASB completa, con più componenti. - Maggiore complessità di gestione
Bisogna definire quando usare l’una o l’altra modalità. - Può generare sovrapposizioni nella configurazione e necessità di orchestrazione accurata.
Esempio:
Un’organizzazione sanitaria utilizza un CASB ibrido per proteggere dati sensibili nei documenti di Microsoft 365, bloccando in tempo reale l’accesso da device non aziendali e revisionando a posteriori tutti i file condivisi tramite API per verificare la presenza di informazioni sanitarie protette (PHI).
Come scegliere il modello giusto?
La scelta tra i modelli di distribuzione dipende da diversi fattori chiave:
- Tipo di applicazioni cloud usate (Microsoft 365, Dropbox, Zoom, SAP Cloud…).
- Livello di rischio e compliance richiesto (GDPR, HIPAA, PCI-DSS…).
- Presenza di dispositivi BYOD o accessi esterni.
- Requisiti di latenza e user experience.
- Budget e risorse IT disponibili.
In molti casi, un approccio ibrido è il più efficace, soprattutto per organizzazioni che operano in ambienti regolamentati o ad alta complessità. Tuttavia, per startup o PMI, un CASB API-based rappresenta spesso un primo passo sostenibile ed efficace verso una cloud access security più robusta.
Funzionalità chiave del CASB
Un access security broker CASB offre diverse funzionalità critiche:
- Data Loss Prevention (DLP) per prevenire la fuga di informazioni riservate.
- Access control per gestire permessi e autenticazione alle app cloud.
- Encryption e tokenization dei dati in transito e a riposo.
- Threat protection per individuare malware e comportamenti sospetti.
- Compliance auditing per assicurare la conformità a normative come GDPR, HIPAA o ISO 27001.
Grazie a queste caratteristiche, un CASB offre una difesa multilivello indispensabile per aziende che operano in settori ad alta regolamentazione o gestiscono grandi volumi di dati sensibili.
CASB e Microsoft 365: un caso d’uso
Molte organizzazioni hanno adottato Microsoft 365 come piattaforma principale per produttività e collaborazione. Tuttavia, l’uso intensivo di OneDrive, Teams e SharePoint implica un aumento esponenziale del rischio di perdita o esposizione dei dati.
Un cloud access security broker CASB, integrato con Microsoft 365, può:
- Bloccare la condivisione di file contenenti dati sensibili con utenti esterni.
- Monitorare il comportamento anomalo degli utenti, come l’accesso da device non autorizzati.
- Applicare criteri granulari di sicurezza a seconda del gruppo di appartenenza, del dispositivo o della geolocalizzazione.
Il futuro della Cloud Access Security
L’evoluzione delle minacce, la crescita delle applicazioni SaaS e la continua trasformazione digitale impongono un cambiamento radicale nella gestione della sicurezza IT. In questo scenario, il cloud access security broker rappresenta un componente chiave per la sicurezza aziendale, che consente di bilanciare l’apertura verso il cloud con la necessaria protezione dei dati.
Con l’avvento dell’AI, della security orchestration e delle architetture Zero Trust, il ruolo del CASB sarà sempre più quello di un orchestratore intelligente, in grado di adattarsi dinamicamente al contesto e alle minacce emergenti, assicurando che il cloud possa essere davvero sicuro.
Conclusioni
Il Cloud Access Security Broker CASB è oggi uno degli strumenti più avanzati ed efficaci per gestire i rischi associati all’adozione del cloud. Dalla protezione dallo shadow IT alla difesa contro le minacce in tempo reale, passando per la gestione delle applicazioni cloud e la compliance normativa, un CASB ben implementato è una garanzia di sicurezza dei dati e di continuità operativa.
Domande e risposte
- Cos’è il Cloud Access Security Broker (CASB)?
È un intermediario tra utenti e servizi cloud, che controlla accessi e applica policy di sicurezza. - Perché è importante usare un CASB?
Per proteggere i dati sensibili nelle applicazioni cloud, rilevare minacce e bloccare l’uso di app non autorizzate. - Il CASB è utile anche con Microsoft 365?
Sì, permette di monitorare e controllare gli accessi a OneDrive, Teams e SharePoint. - Che cos’è lo shadow IT?
È l’uso di software o servizi IT non autorizzati dall’organizzazione, spesso nascosto al reparto IT. - Il CASB funziona in tempo reale?
Sì, soprattutto nei modelli proxy, monitora e blocca attività rischiose in tempo reale. - Che differenza c’è tra CASB e SWG?
Il SWG protegge il traffico web, mentre il CASB si concentra sulle app cloud. - Serve installare software nei dispositivi degli utenti?
Non sempre: molte soluzioni CASB si basano su API o sono deployate in cloud. - Un CASB può aiutare nella compliance GDPR?
Sì, grazie a funzionalità di auditing e DLP per evitare violazioni di dati. - Come gestisce il CASB le nuove vulnerabilità?
Tramite aggiornamenti continui e integrazione con threat intelligence. - Il CASB è adatto solo a grandi aziende?
No, anche le PMI possono trarne beneficio, soprattutto se usano molte app cloud.