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Sicurezza client-server: attacchi e difese essenziali

Scopri i rischi dell’architettura client-server, gli attacchi più comuni e le strategie di difesa per proteggere dati e sistemi.

sicurezza informatica

Indice dei contenuti

  • Le vulnerabilità più comuni del client-server
  • Autenticazione e crittografia
  • Firewall, IDS e misure preventive
  • Strategie di difesa avanzata
  • L’importanza della consapevolezza umana
  • Esempio di attacco client-server reale

Ogni interazione digitale passa da applicazioni web, servizi di posta elettronica, social media o piattaforme distribuite. In questo quadro dove le minacce alla sicurezza informatica sono all’ordine del giorno, non si può mettere in secondo piano la protezione server.

L’architettura client-server si conferma come il modello dominante per la distribuzione dei servizi digitali. Tuttavia, questa struttura comporta sfide significative in termini di sicurezza informatica. Ogni componente coinvolto — sia il client che il server — può diventare un bersaglio per i criminali informatici, aumentando la cosiddetta superficie di attacco.

In questo articolo passeremo in rassegna le principali minacce alla sicurezza client-server e gli attacchi più frequenti.

Desideriamo inoltre fornire una panoramica completa delle soluzioni di sicurezza adottabili per proteggere dati sensibili, indirizzi IP e l’integrità delle comunicazioni.

Verranno trattate tecniche di autenticazione, crittografia, strumenti come firewall e IDS, fino a strategie di hardening e aggiornamento continuo dei sistemi.

Le vulnerabilità più comuni del client-server

Il modello client-server si basa su un flusso di comunicazione tra due nodi distinti:

  • uno che fa richieste (il client)
  • e uno che fornisce risposte (il server).

Ogni punto di interazione rappresenta una potenziale vulnerabilità. La maggior parte delle violazioni sfrutta debolezze nei sistemi operativi, nelle applicazioni esposte o nella configurazione di rete.

Vediamo le vulnerabilità più sfruttate dagli attaccanti:

1. SQL Injection (SQLi)

Quando un’applicazione web non filtra correttamente l’input utente, è possibile iniettare comandi SQL direttamente nel database del server. Esempio:

SELECT * FROM utenti WHERE username = 'admin' OR '1'='1';

Un query simile può restituire l’intera tabella utenti, esponendo informazioni sensibili.

2. Cross-site Scripting (XSS)

Un attacco che sfrutta la possibilità di iniettare script JavaScript malevoli in una pagina web visitata da altri utenti. Viene spesso usato per rubare cookie di sessione.

3. Distributed Denial of Service (DDoS)

Attacchi denial of service (DoS) amplificati, eseguiti da una rete di bot che saturano le risorse del server, rendendolo indisponibile. Questi attacchi possono colpire siti web, API RESTful e servizi DNS.

4. Social Engineering

Tecniche che mirano a sfruttare le vulnerabilità umane. Un esempio è il phishing mirato a rubare credenziali d’accesso al server amministrativo.

5. Remote Code Execution (RCE)

Bug nei framework server possono permettere l’esecuzione di codice arbitrario. Un exploit tipico su server vulnerabili:

curl -X POST -d 'cmd=rm -rf /' http://target.com/admin/exec.php

Autenticazione e crittografia

L’autenticazione tra client e server è un pilastro della sicurezza client-server. Non può esserci fiducia tra due nodi senza un’identificazione forte e sicura. Gli schemi più utilizzati includono:

Autenticazione a fattori multipli (MFA):

  • password + OTP
  • password + smartcard
  • password + app di autenticazione (es. Google Authenticator)

Crittografia dei dati: il canale di comunicazione deve essere cifrato con protocolli sicuri come TLS 1.3, utilizzando algoritmi a chiave pubblica e privata come RSA o ECC per lo scambio di chiavi e AES-256 per la cifratura simmetrica.

Esempio di handshake TLS:

  • Il client invia un “Client Hello”
  • Il server risponde con “Server Hello” e il suo certificato
  • Viene stabilita una chiave di sessione simmetrica
  • Tutta la comunicazione successiva è cifrata

Questa pratica protegge da attacchi di tipo Man-in-the-Middle (MitM) e da intercettazioni di dati sensibili.

Firewall, IDS e misure preventive

Un’infrastruttura client-server ben protetta deve essere monitorata e rinforzata con strumenti di prevenzione:

  • Firewall
    Blocca le connessioni non autorizzate in entrata o uscita secondo regole definite. Può essere software o hardware. Un esempio di configurazione firewall iptables su Linux:
iptables -A INPUT -p tcp --dport 22 -j ACCEPT

iptables -A INPUT -j DROP
  • IDS (Intrusion Detection System)
    Strumento che analizza il traffico alla ricerca di comportamenti anomali o pattern noti di attacco (signature-based o anomaly-based). Può inviare allarmi o attivare contromisure automatiche.

Esempio con Snort (IDS open source): 

snort -A console -c /etc/snort/snort.conf -i eth0
  • Aggiornamenti e patching
    La superficie di attacco va ridotta mantenendo aggiornati sistemi operativi, middleware e librerie. Ritardi nel patching possono esporre a exploit noti.
  • Gestione degli indirizzi IP e segmentazione
    La rete deve essere segmentata in VLAN o subnet separate per ridurre il raggio d’azione in caso di compromissione. È utile anche per isolare i client più vulnerabili o i server legacy.
I rischi dell’architettura client-server

Strategie di difesa avanzata

Al di là delle misure standard, la sicurezza client-server può essere rafforzata con approcci più sofisticati:

  • Zero Trust Architecture (ZTA)
    Ogni utente e dispositivo, anche se interno alla rete, deve essere autenticato e autorizzato in base a contesto e policy. Nessun accesso è dato per scontato.
  • Application Hardening
    Consiste nel bloccare moduli non necessari, ridurre i permessi, cifrare i file di configurazione e abilitare il logging.
  • Security Information and Event Management (SIEM)
    Un sistema SIEM raccoglie log da più fonti, li normalizza e li analizza per identificare minacce. Fornisce dashboard e alert centralizzati.
  • Threat Intelligence Feed
    Permette di integrare nel firewall o IDS informazioni aggiornate su indirizzi IP malevoli, IOC (Indicatori di compromissione) e nuove tecniche di attacco.

L’importanza della consapevolezza umana

Un sistema perfettamente configurato può essere compromesso da un click sbagliato. L’ingegneria sociale resta uno dei veicoli di attacco più efficaci. Per questo, ogni azienda che fornisce servizi online dovrebbe investire in:

  • Corsi di formazione periodici per dipendenti
  • Test di phishing simulati
  • Politiche di gestione sicura delle password
  • Verifica dei privilegi degli account

Esempio di attacco client-server reale

Caso: attacco ransomware a un sistema ERP

Un dipendente riceve un’email di posta elettronica che simula un messaggio del provider cloud. Clicca su un link che scarica un payload cifrato. Il malware sfrutta una vulnerabilità nei permessi del file server e si propaga nella rete. Cripta i file e lascia una nota di riscatto.

Soluzioni adottate:

  • Backup offline recuperato
  • Patching del sistema ERP
  • MFA e criteri di accesso più severi
  • Segmentazione di rete e SIEM attivo

In sintesi

La sicurezza nell’architettura client-server non è un obiettivo raggiungibile una volta per tutte, ma un processo continuo. Ogni comunicazione tra client e server rappresenta un possibile punto di ingresso per un attacco, e ogni servizio esposto aumenta il rischio.

Dalla protezione dei dati sensibili alla difesa da attacchi ransomware, dalle misure preventive come firewall e IDSfino all’educazione degli utenti, le aziende devono attuare un approccio multilivello alla sicurezza informatica. Solo così è possibile garantire livelli di sicurezza adeguati in un ecosistema digitale sempre più complesso.


Domande e risposte

  1. Cos’è la sicurezza client-server?
    È l’insieme di tecniche e strumenti per proteggere le comunicazioni e i dati tra client e server da accessi non autorizzati e attacchi informatici.
  2. Quali sono i principali attacchi client-server?
    SQL Injection, Cross-site Scripting, DDoS, attacchi ransomware, social engineering e attacchi di tipo Man-in-the-Middle.
  3. A cosa serve il firewall in un’architettura client-server?
    Blocca connessioni indesiderate e filtra il traffico, proteggendo i sistemi da accessi esterni.
  4. Cos’è un IDS?
    Un Intrusion Detection System è uno strumento che rileva e segnala attività anomale nel traffico di rete.
  5. Perché è importante aggiornare i sistemi?
    Per correggere vulnerabilità note che potrebbero essere sfruttate dai criminali informatici.
  6. Cosa significa superficie di attacco?
    È l’insieme di tutti i punti attraverso cui un attaccante può tentare di compromettere un sistema.
  7. Quali protocolli di crittografia sono più sicuri?
    TLS 1.3, AES-256, RSA a 2048 bit o superiore, e curve elliptiche ECC.
  8. Cos’è la segmentazione di rete?
    È la divisione della rete in più sezioni isolate per limitare i danni in caso di compromissione.
  9. Cosa si intende per Zero Trust?
    Un modello di sicurezza che non dà mai per scontata la fiducia verso utenti o dispositivi, neanche all’interno della rete aziendale.
  10. La formazione dei dipendenti può davvero migliorare la sicurezza?
    Sì. L’errore umano è spesso il primo vettore d’attacco; formare il personale è essenziale per ridurre i rischi.
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