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Notizie Flash

TeleMessage sotto attacco: il lato oscuro delle app di messaggistica riservata

L’app usata da Mike Waltz e altri funzionari Trump finisce offline dopo un attacco hacker, tra fughe di notizie e clamorosi errori

Sicurezza digitale del governo USA

Indice dei contenuti

  • Un altro colpo alla sicurezza digitale del governo USA
  • L’app peggio di Signal: lo scandalo che ha travolto Waltz
  • Nomi pesanti nella chat hackerata
  • Sicurezza digitale e app istituzionali: serve un cambio di rotta

Un altro colpo alla sicurezza digitale del governo USA

TeleMessage, un’app di messaggistica pensata per garantire comunicazioni sicure tra funzionari governativi, è stata sospesa dopo un attacco hacker che ne ha compromesso l’integrità.

Secondo le indiscrezioni riportate da testate americane, la piattaforma gestita da Smarsh era utilizzata anche da Mike Waltz, ex consigliere per la sicurezza nazionale licenziato da Trump solo un mese fa, dopo un altro scandalo legato all’app Signal.

La notizia alimenta l’allarme sulla fragilità delle comunicazioni cifrate all’interno dell’establishment politico statunitense, rivelando una realtà ben lontana dalla sicurezza dichiarata.

L’app peggio di Signal: lo scandalo che ha travolto Waltz

TeleMessage era considerata meno sicura di Signal, già finita nell’occhio del ciclone per l’uso improprio da parte di alti funzionari della Casa Bianca. La gestione delle comunicazioni riservate è stata a dir poco improvvisata: l’app è stata usata per discutere piani bellici anti-Houthi nel bel mezzo di una delicata fase diplomatica.

La situazione è precipitata quando Waltz ha incluso per errore Jeffrey Goldberg, direttore di The Atlantic, in una chat dedicata alla strategia militare. Un passo falso clamoroso che ha contribuito al suo siluramento.

Nomi pesanti nella chat hackerata

Durante una riunione del governo Trump, il giorno prima del licenziamento di Waltz, figure di spicco come JD Vance, Marco Rubio, Tulsi Gabbard e Steve Witkoff hanno utilizzato TeleMessage per scambiarsi messaggi, ora potenzialmente in mano a soggetti ostili.

Secondo il portale “404 Media”, l’episodio rappresenta una falla imbarazzante per l’amministrazione e mette in discussione l’affidabilità delle piattaforme scelte per gestire comunicazioni governative riservate.

Sicurezza digitale e app istituzionali: serve un cambio di rotta

Il caso TeleMessage solleva interrogativi urgenti sulla cyber security delle comunicazioni ufficiali. App di terze parti, nonostante le promesse di crittografia end-to-end, possono diventare un boomerang se non sottoposte a rigorosi controlli.

Serve un approccio strategico più trasparente, con soluzioni open source, audit indipendenti e una reale cultura della sicurezza digitale, soprattutto ai vertici istituzionali.

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