Indice dei contenuti
- Differenze tra upskilling e reskilling nella cyber security
- Esempi concreti di upskilling e reskilling nella cyber security
- Come implementare upskilling e reskilling nella cyber security
La velocità con cui emergono nuove minacce e tecnologie rende fondamentale un aggiornamento costante delle competenze. In questo contesto, due concetti chiave stanno diventando sempre più rilevanti: upskilling e reskilling. Ma cosa significano esattamente e perché sono così importanti?
Il upskilling si riferisce all’ampliamento o al miglioramento delle competenze esistenti. Ad esempio, un ethical hacker può specializzarsi in intelligenza artificiale applicata alla sicurezza informatica per anticipare gli attacchi più sofisticati.
Il reskilling, invece, indica una riqualificazione completa per adattarsi a un nuovo ruolo. Un sistemista potrebbe ad esempio trasformarsi in un analista di minacce attraverso un percorso di formazione mirato.
In un settore dove la domanda di professionisti supera l’offerta, upskilling e reskilling sono strumenti indispensabili per colmare il gap di competenze e garantire una difesa efficace contro le minacce informatiche sempre più avanzate.
Differenze tra upskilling e reskilling nella cyber security
Sebbene entrambi i concetti riguardino la crescita professionale, hanno obiettivi diversi. L’upskilling è un processo di aggiornamento che consente ai professionisti di migliorare le proprie competenze, rimanendo nel loro attuale settore o ruolo. È utile per chi desidera restare competitivo senza cambiare carriera.
Il reskilling, invece, è una trasformazione più profonda. Un esempio pratico è quello di un professionista IT con esperienza in networking, che decide di diventare un esperto in cyber threat intelligence. In questo caso, si tratta di acquisire un set di competenze completamente nuove per adattarsi a una diversa area della sicurezza informatica.
Entrambe le strategie sono cruciali in un settore come la cyber security, dove le minacce informatiche e le tecnologie difensive si evolvono rapidamente.
Esempi concreti di upskilling e reskilling nella cyber security
L’importanza di upskilling e reskilling nella cyber security è evidente se si analizzano casi reali di professionisti che hanno evoluto le loro competenze o hanno cambiato carriera per rispondere alle nuove sfide del settore.
Vediamo dieci scenari concreti che illustrano come questi processi possano trasformare le carriere e migliorare la sicurezza aziendale.
1. Un ethical hacker che adotta l’intelligenza artificiale per la cyber security (upskilling)
Un penetration tester esperto di attacchi manuali decide di integrare strumenti basati su intelligenza artificiale (AI) per automatizzare la scoperta di vulnerabilità.
Studia framework come MITRE ATT&CK, impara a usare modelli di machine learning per l’analisi del comportamento degli attacchi e diventa esperto in AI-driven threat hunting, migliorando la capacità di rilevamento delle minacce.
2. Un sistemista che diventa analista di minacce (reskilling)
Un sistemista con esperienza nella gestione di reti on-premise e cloud decide di specializzarsi nella threat intelligence.
Dopo aver frequentato corsi su cyber threat intelligence (CTI) e certificazioni come GIAC Cyber Threat Intelligence (GCTI), viene assunto da una società di sicurezza per monitorare indicatori di compromissione e analizzare minacce emergenti.
3. Un esperto di Cloud Computing che si specializza in Cloud Security (upskilling)
Un ingegnere cloud certificato AWS Solutions Architect si rende conto della crescente minaccia agli ambienti cloud e decide di ottenere certificazioni come AWS Security Specialty o Google Professional Cloud Security Engineer.
Con queste nuove competenze, aiuta la sua azienda a rafforzare la sicurezza delle infrastrutture cloud.
4. Un Amministratore di database che diventa un esperto di data security (reskilling)
Un database administrator (DBA) esperto in SQL e NoSQL si accorge dell’importanza della protezione dei dati sensibili. Si forma su tecniche di Data Loss Prevention (DLP), crittografia avanzata e regolamenti come GDPR e CCPA.
Ottiene una certificazione Certified Data Privacy Solutions Engineer (CDPSE) e assume un ruolo di Data Security Analyst in un’azienda fintech.
5. Un analista SOC che approfondisce la threat hunting (upskilling)
Un analista di un Security Operations Center (SOC), che si occupa principalmente di monitorare i log e gestire gli alert, decide di potenziare le sue capacità di threat hunting.
Studia MITRE ATT&CK, impara a usare strumenti avanzati come Splunk, ELK e Zeek, e diventa un esperto nell’individuare movimenti laterali e attacchi persistenti avanzati (APT).
6. Un sviluppatore software che si trasforma in esperto di secure coding (reskilling)
Un developer con esperienza in Java e Python comprende l’importanza della cyber security nello sviluppo software. Si certifica in Secure Software Development (SSD) e apprende pratiche di DevSecOps, diventando un Application Security Engineer, ruolo chiave per garantire la sicurezza delle applicazioni.
7. Un network engineer che passa alla sicurezza delle reti (reskilling)
Un ingegnere di rete, abituato a configurare firewall e switch, nota la crescente domanda di esperti in network security. Ottiene certificazioni come Cisco Certified CyberOps Associate e Certified Information Systems Security Professional (CISSP), acquisendo competenze in intrusion detection systems (IDS) e firewall avanzati.
8. Un Esperto di analisi dei dati che entra nel mondo della cyber threat intelligence (reskilling)
Un data analyst, con esperienza in Big Data e machine learning, decide di entrare nel settore della cyber security.
Impara ad analizzare log di sicurezza, anomalie comportamentali e pattern di attacco, e diventa un esperto di threat intelligence, lavorando con aziende che monitorano attacchi avanzati.
9. Un esperto di IT compliance che si specializza nella sicurezza informatica (upskilling)
Un professionista che si occupa di conformità normativa IT decide di ampliare le sue competenze nella cyber security governance.
Ottiene certificazioni come CISM (Certified Information Security Manager) e si specializza in framework di sicurezza come ISO 27001 e NIST Cyber Security Framework.
10. Un incident responder che apprende le tecniche di digital Fforensics (upskilling)
Un professionista che lavora nel riscontro agli incidenti informatici decide di approfondire le sue competenze in digital forensics per migliorare le indagini post-attacco.
Si certifica in GIAC Certified Forensic Analyst (GCFA) e diventa esperto nell’analisi di malware, gestione delle evidenze e recupero dati da sistemi compromessi.

Come implementare upskilling e reskilling nella cyber security
Integrare strategie di upskilling e reskilling in un’azienda di cyber security non è un processo immediato, ma rappresenta un investimento strategico per migliorare la difesa contro le minacce informatiche.
Il successo di questi programmi dipende dalla capacità di identificare le esigenze aziendali, fornire formazione mirata e creare un ambiente che favorisca l’apprendimento continuo.
1. Valutare le competenze esistenti e le esigenze future
Prima di avviare un programma di upskilling o reskilling, è fondamentale analizzare le competenze attuali del team e le necessità emergenti dell’organizzazione. Alcuni passi chiave includono:
- Mappatura delle competenze attuali
Utilizzare strumenti di valutazione come test pratici, interviste tecniche o piattaforme di skill assessment come CyberSeek. - Identificazione delle lacune di competenze
Quali sono le minacce emergenti che l’azienda deve affrontare? Quali nuove tecnologie vengono adottate? Ad esempio, con l’aumento della cloud security, le aziende devono formare esperti di AWS, Azure e Google Cloud Security. - Definizione di ruoli critici
Determinare quali profili professionali sono più richiesti, come SOC analyst, incident responder, penetration tester o threat intelligence specialist.
2. Offrire percorsi di formazione mirati
Dopo aver identificato le aree di miglioramento, è necessario progettare percorsi di upskilling e reskilling personalizzati, combinando formazione teorica e pratica.
Corsi di formazione online e in presenza
Esistono numerose piattaforme specializzate che offrono corsi su argomenti chiave della cyber security, tra cui:
- SANS Institute – Specializzato in formazione avanzata su digital forensics, penetration testing e malware analysis.
- Cybrary – Offre corsi su SOC operations, cloud security e ethical hacking con percorsi guidati.
- Coursera e Udemy – Piattaforme più generiche che includono corsi su cyber threat intelligence, network security e cryptography.
- TryHackMe e Hack The Box – Ideali per l’apprendimento pratico attraverso laboratori interattivi e simulazioni di attacchi reali.
Certificazioni professionali
Le certificazioni sono uno strumento chiave per validare le competenze acquisite. Alcune delle più richieste nel settore della cyber security includono:
- Certified Ethical Hacker (CEH) – Perfetta per chi vuole migliorare le proprie competenze in penetration testing.
- Certified Information Systems Security Professional (CISSP) – Indispensabile per chi vuole specializzarsi in gestione della sicurezza aziendale.
- Certified Information Security Manager (CISM) – Ottimale per chi gestisce team di sicurezza IT.
- Offensive Security Certified Professional (OSCP) – Per esperti di penetration testing e red teaming.
- GIAC Security Essentials (GSEC) – Perfetta per chi sta iniziando un percorso in cyber security operations.
3. Creare percorsi di mentorship e training on-the-job
La formazione non dovrebbe essere solo teorica, ma anche pratica e guidata. Le aziende possono supportare l’apprendimento attraverso:
- Mentorship interna
Affiancare i dipendenti meno esperti a senior security analysts per un periodo di training personalizzato. Ad esempio, un ex sistemista che sta facendo reskilling in cyber security può lavorare con un SOC analyst per acquisire esperienza reale. - Rotazione tra ruoli diversi
Un SOC analyst può essere temporaneamente assegnato al threat intelligence teamper ampliare le proprie competenze. - Project-based learning
Creare progetti interni in cui i dipendenti possano sperimentare nuove tecnologie. Un team di sviluppo può implementare una strategia di secure coding con l’aiuto di un esperto di DevSecOps.
4. Incentivare l’apprendimento attraverso esperienze pratiche
La pratica è essenziale per affinare le competenze di cyber security. Le aziende possono incentivare la formazione attraverso:
Hackathon e bug bounty programs
Eventi interni o pubblici in cui i dipendenti competono per trovare vulnerabilità nei sistemi aziendali. Ad esempio:
- Organizzare un hackathon interno per testare la sicurezza delle proprie applicazioni.
- Partecipare a piattaforme di bug bounty come HackerOne o Bugcrowd, dove gli esperti di sicurezza possono individuare vulnerabilità reali e guadagnare premi.
Laboratori di Cyber Range
Ambienti simulati che permettono ai dipendenti di esercitarsi su scenari di attacco reali, come:
- Simulazioni di attacchi ransomware per addestrare i team di incident response.
- Test pratici su cloud security per identificare configurazioni errate in ambienti AWS e Azure.
- Esercitazioni su forensic analysis per migliorare la capacità di indagine post-attacco.
5. Misurare i progressi e adattare le strategie di formazione
Per garantire l’efficacia dei programmi di upskilling e reskilling, è necessario monitorare i progressi dei dipendenti e adattare le strategie formative. Alcuni strumenti utili includono:
- KPI di apprendimento
Valutare il numero di certificazioni ottenute, i corsi completati e il livello di competenza acquisito. - Simulazioni di attacco periodiche
Verificare la reattività dei team di SOC, incident response e red teaming attraverso esercitazioni pratiche. - Feedback continuo
Raccogliere opinioni dai dipendenti per migliorare i percorsi formativi e identificare nuove aree di crescita.
Conclusione
L’upskilling e il reskilling nella cyber security non sono solo una strategia per rispondere alla carenza di professionisti, ma un vero e proprio investimento nella sicurezza aziendale.
Con l’aumento delle minacce informatiche e l’evoluzione delle tecnologie, la formazione continua diventa una necessità imprescindibile per rimanere competitivi e proteggere dati e infrastrutture critiche.
Implementare programmi efficaci di apprendimento e riqualificazione è la chiave per costruire team più forti e resilienti nel panorama della cyber security moderna.
Domande frequenti
- Qual è la differenza principale tra upskilling e reskilling?
L’upskilling migliora competenze esistenti, mentre il reskilling forma un professionista per un nuovo ruolo. - Perché upskilling e reskilling sono importanti nella cyber security?
Per colmare il gap di competenze e affrontare minacce sempre più avanzate. - Quali sono le competenze più richieste in cyber security?
Incident response, penetration testing, cloud security, threat intelligence e malware analysis. - Quali certificazioni sono utili per il reskilling in cyber security?
CEH, CISSP, CISM, OSCP e molte altre riconosciute a livello internazionale. - Chi può beneficiare del reskilling in cyber security?
Professionisti IT, analisti di dati, sistemisti e chiunque voglia entrare nel settore. - Le aziende dovrebbero investire nell’upskilling dei propri dipendenti?
Sì, aiuta a trattenere talenti, ridurre i costi di assunzione e migliorare la sicurezza. - Quali piattaforme offrono corsi di formazione in cyber security?
SANS, Cybrary, Coursera, Udemy e Pluralsight sono tra le più popolari. - Quanto tempo serve per il reskilling in cyber security?
Dipende dal background, ma in genere tra 6 mesi e 2 anni. - Quali ruoli si possono ottenere dopo il reskilling in cyber security?
SOC Analyst, penetration tester, security engineer, incident responder e molti altri. - Il reskilling in cyber security garantisce un lavoro?
Non garantisce un impiego immediato, ma aumenta enormemente le opportunità lavorative.