Indice dei contenuti
- Un convegno per fare il punto sulla sicurezza digitale
- Il settore sanitario nel mirino dei cybercriminali
- Formazione e consapevolezza: le chiavi per il futuro
Il Piemonte si conferma tra le Regioni italiane più all’avanguardia nella protezione dei servizi essenziali in ambito sanitario, adottando le linee guida dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).
La sanità, infatti, è un settore estremamente vulnerabile agli attacchi informatici, con possibili conseguenze catastrofiche come il blocco delle sale operatorie, delle terapie intensive e dei centri trasfusionali.
Un convegno per fare il punto sulla sicurezza digitale
Queste preoccupazioni sono state al centro del convegno “La cybersicurezza nel settore sanitario”, tenutosi nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte. L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco come il presidente della Regione, Alberto Cirio, il vicedirettore generale dell’ACN, Nunzia Ciardi, e l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi.
Durante il convegno, il presidente Cirio e l’assessore Riboldi hanno sottolineato l’importanza della collaborazione con Azienda Zero e CSI Piemonte, due realtà chiave per una strategia integrata di difesa cyber. La Regione sta accelerando l’adeguamento alla normativa NIS2, con una scadenza cruciale fissata al 28 febbraio.
Il settore sanitario nel mirino dei cybercriminali
Secondo Nunzia Ciardi, il settore sanitario è sempre più bersagliato dagli attacchi informatici, aggravati dall’uso malevolo dell’Intelligenza Artificiale. Gli ospedali, le RSA e i pronto soccorso sono costantemente a rischio, con un incremento degli attacchi del 50% nei primi sei mesi del 2024.
Questa escalation evidenzia quanto sia urgente un approccio sistemico, diffuso e integrato alla cybersicurezza sanitaria.
Formazione e consapevolezza: le chiavi per il futuro
Per contrastare il rischio cyber, la semplice regolamentazione normativa non basta. Bisogna investire sulla formazione, aumentando la consapevolezza a tutti i livelli della sanità pubblica e privata.
Il concetto di “cyberbiosecurity”, ovvero l’integrazione tra sicurezza informatica e salute, sta diventando un pilastro della protezione dei cittadini. Solo con una strategia di lungo termine sarà possibile garantire un sistema sanitario sicuro e resiliente.
