Indice dei contenuti
- Cash trapping: cos’è e come difendersi dalla nuova truffa agli sportelli bancomat
- Come funziona la truffa del cash trapping
- Come riconoscere la truffa del cash trapping
- Cosa fare se il denaro non esce durante un prelievo
- Come difendersi dalla truffa del cash trapping
- Cosa fare se siete vittime di cash trapping
Cash trapping: cos’è e come difendersi dalla nuova truffa agli sportelli bancomat
Cos’è il cash trapping? E’ una truffa sofisticata e diffusa a livello internazionale, che sfrutta i normali processi di prelievo bancomat per sottrarre denaro ai malcapitati. A differenza di altre frodi bancarie, come lo skimming, il cash trapping non ruba dati sensibili o i codici pin.
Il trucco consiste invece nel bloccare fisicamente le banconote durante il prelievo (cash trap), facendole apparire come “non erogate” per poi recuperarle una volta che la vittima si è allontanata dallo sportello.
Vediamo in dettaglio come funziona la tecnica del cash trapping, come riconoscerla e cosa fare per proteggersi da questa truffa bancomat.
Come funziona la truffa del cash trapping
Il cash trapping si basa su una modifica ingegnosa al bancomat: i truffatori inseriscono uno strumento o un dispositivo nella fessura da cui normalmente fuoriescono le banconote.
Questo dispositivo, di solito una linguetta o una “trappola”, riesce a bloccare fisicamente le banconote durante il processo di erogazione.
Cosa significa trapped cash? Denaro intrappolato. La vittima, senza sospettare nulla, si accorge che il bancomat non le ha restituito i soldi. Spesso, dopo qualche tentativo, pensa che ci sia stato un problema tecnico e si allontana.
Una volta che il cliente se ne va, i truffatori tornano allo sportello automatico per rimuovere la trappola e raccogliere il denaro rimasto bloccato.
Uno dei motivi per cui il cash trapping è particolarmente insidioso è che non richiede il furto dei dati delle carte di pagamento o l’accesso ai codici pin della carta di credito.
Questo significa che il truffatore non ha bisogno di effettuare transazioni fraudolente per sottrarre il denaro, ma si limita a incassare direttamente i soldi del prelievo non riuscito.
Come riconoscere la truffa del cash trapping
Riconoscere una situazione di cash trapped non è facile, ma ci sono alcuni segnali a cui prestare attenzione:
- Sportello bancomat danneggiato o modificato
Se notate parti sospette o manomesse nella fessura da cui dovrebbero uscire le banconote, potrebbe essere un segnale di cash trapping. Anche piccoli frammenti di plastica o oggetti sporgenti possono essere indizi da non sottovalutare.
- Banconote non erogate senza motivazione apparente
Se il bancomat segnala la riuscita del prelievo, ma le banconote non escono, potrebbe essere una trappola. È importante non abbandonare subito lo sportello e controllare eventuali problemi.
- Tempistiche insolite per il ritiro delle banconote
Alcuni sportelli rilasciano le banconote dopo un ritardo più lungo del normale. I truffatori possono sfruttare questo elemento, inducendo l’utente ad andarsene prima che le banconote siano rilasciate.
Cosa fare se il denaro non esce durante un prelievo
In caso di cash trapped ci sono alcune precauzioni che possono ridurre i rischi:
- Non lasciare mai lo sportello immediatamente
Se il denaro non esce subito, aspettate e riprovate. Anche se appare un messaggio di errore, provate a seguire le istruzioni fornite dallo sportello o chiamate il servizio clienti della vostra banca.
- Documentare il problema con il proprio smartphone
Scattate una foto o un video dello sportello automatico e delle anomalie osservate. Questo può essere utile per segnalare il problema alla banca o all’ufficio postale.
- Contattare subito la banca
Se le banconote non vengono erogate, avvertite immediatamente la vostra banca o il servizio clienti, riportando con precisione l’orario e il luogo. La banca può verificare rapidamente se è avvenuto un problema tecnico e aiutarvi a recuperare i fondi.
- Non accettare aiuti da estranei
Se qualcuno vi offre assistenza mentre cercate di risolvere il problema, potrebbe essere un complice del truffatore. Non condividete mai il vostro codice pin o altre informazioni personali.
Come difendersi dalla truffa del cash trapping
Ecco cosa fare:
- Verificate sempre lo sportello prima dell’uso
Osservate attentamente la fessura delle banconote per accertarvi che non ci siano anomalie visibili. Se notate qualcosa di insolito, scegliete un altro sportello e segnalate il problema alla banca.
- Preferite sportelli in luoghi controllati
Scegliete sportelli automatici all’interno di banche, supermercati o uffici postali, che sono più sorvegliati rispetto a quelli isolati. I truffatori tendono a colpire sportelli meno protetti.
- Monitorate il vostro conto bancario
È buona pratica controllare regolarmente i movimenti sui conti bancari. Se notate prelievi mancanti o transazioni anomale, avvisate subito la banca.
- Utilizzate carte con protezione avanzata
Alcune banche offrono carte di credito con livelli di protezione più alti contro le frodi. Valutate con la vostra banca l’opzione di attivare notifiche in tempo reale per monitorare ogni tentativo di prelievo.
Cosa fare se siete vittime di cash trapping
Se sospettate di essere stati vittime di cash trapping, è importante agire prontamente per proteggere i vostri fondi:
- Bloccate subito la carta
Anche se la truffa non prevede il furto dei dati, bloccare temporaneamente la carta è una misura cautelativa utile per evitare ulteriori rischi.
- Denunciate l’accaduto alle autorità
È fondamentale informare le forze dell’ordine e la banca per avviare le indagini sul caso e, possibilmente, prevenire ulteriori truffe nella zona.
- Richiedete il rimborso alla banca
Spiegate alla banca le circostanze in cui è avvenuto il furto. Alcune banche offrono il rimborso per i soldi rubati in caso di frodi riconosciute.