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Minacce

Abandonware: fascino e rischi per la sicurezza informatica

Scopri cos’è l’abandonware, i rischi dei giochi abandonware e come proteggere il tuo PC da minacce legate alla sicurezza abandonware.

giochi abandonware

Indice dei contenuti

  • Cosa significa Abandonware
  • Il fascino dei giochi abandonware
  • Un rischio sottovalutato
  • Esempi concreti di minacce legate all’abandonware
  • Come proteggersi dai rischi dell’abandonware
  • Abandonware e conservazione digitale

Quando parliamo di software non possiamo non considerare il fenomeno dell’abandonware.

Si tratta di programmi, spesso giochi abandonware, che non sono più commercializzati o supportati dagli sviluppatori, ma che continuano a circolare online, scaricabili gratuitamente da siti non ufficiali. Per molti appassionati di retro-gaming e collezionisti digitali, l’abandonware rappresenta una forma di conservazione culturale; tuttavia, dal punto di vista della sicurezza informatica, può trasformarsi in un terreno minato.

In questo articolo analizzeremo cosa significa abandonware, perché è diventato così popolare, e soprattutto quali rischi comporta in termini di sicurezza abandonware. Vedremo inoltre come è possibile proteggersi da eventuali malware o vulnerabilità, e quali alternative legali e sicure esistono per rivivere i classici del passato senza mettere in pericolo il proprio computer.

Cosa significa Abandonware

Il termine abandonware deriva dall’unione di due parole inglesi: abandoned (abbandonato) e software. Indica programmi o videogiochi che, pur esistendo ancora, sono stati “abbandonati” dai loro creatori o distributori ufficiali. Questo può accadere per vari motivi:

  • il produttore è fallito o non esiste più;
  • il software è stato sostituito da versioni più moderne;
  • le licenze sono scadute o non vengono più gestite;
  • il prodotto non è più compatibile con i sistemi operativi attuali.

Molti giochi abandonware appartengono agli anni ’80, ’90 e primi 2000, epoche in cui il mercato videoludico era in rapida evoluzione. Pensiamo ai titoli per MS-DOS, Commodore 64, Amiga, o ai primi giochi per Windows 95. Queste opere, spesso introvabili nei canali ufficiali, vengono condivise da appassionati che vogliono mantenerle vive e accessibili.

Da un punto di vista legale, l’abandonware vive in una zona grigia: nella maggior parte dei casi, i diritti d’autore esistono ancora, anche se non vengono più esercitati. Di conseguenza, scaricare e distribuire giochi abandonware può tecnicamente costituire una violazione del copyright.

Il fascino dei giochi abandonware

I giochi abandonware non sono solo nostalgia digitale. Per molti utenti rappresentano una finestra su un’epoca in cui la creatività degli sviluppatori compensava la mancanza di potenza hardware. Rivivere esperienze come Monkey Island, Doom, Prince of Persia o SimCity 2000 significa esplorare la storia stessa dell’informatica.

Tuttavia, questo fascino retro si accompagna a un rischio concreto: la mancanza di controllo sulle fonti di download. Mentre negli anni ’90 era normale installare software da floppy disk o CD originali, oggi molti siti che distribuiscono giochi abandonware non verificano l’integrità dei file, né garantiscono l’assenza di malware. È qui che entra in gioco il problema della sicurezza abandonware.

Un rischio sottovalutato

Scaricare abandonware da fonti non ufficiali può esporre l’utente a una vasta gamma di minacce informatiche. I file disponibili online spesso non provengono dai detentori originali dei diritti, ma da utenti anonimi. Questo apre la strada a possibili infezioni da malware, trojan, e perfino ransomware camuffati da innocenti giochi vintage.

Inoltre, molti di questi programmi sono eseguibili non firmati digitalmente, e per funzionare possono richiedere l’uso di emulatori come DOSBox o macchine virtuali. Se questi strumenti non sono scaricati da fonti sicure o non vengono aggiornati, possono anch’essi rappresentare un vettore di attacco.

Un altro problema legato alla sicurezza abandonware è la compatibilità. I vecchi giochi possono richiedere privilegi amministrativi o modifiche al sistema operativo per funzionare correttamente. Questo apre falle che possono essere sfruttate da codice malevolo per ottenere accesso non autorizzato ai file o alla rete.

Esempi concreti di minacce legate all’abandonware

Diversi casi negli ultimi anni hanno dimostrato come l’abandonware possa essere utilizzato come veicolo di attacco. Alcuni esempi:

  • Versioni pirata di vecchi giochi DOS trovate su siti non ufficiali contenevano eseguibili infetti che installavano keylogger per rubare password.
  • Copie di vecchi software di grafica, distribuite come abandonware, nascondevano adware in grado di mostrare pubblicità invasive o raccogliere dati di navigazione.
  • Emulatori modificati con codice malevolo hanno permesso a hacker di accedere ai file dell’utente o di installare backdoor persistenti.

Il pericolo è accentuato dal fatto che molti antivirus moderni non hanno più firme specifiche per i vecchi formati eseguibili, rendendo difficile la rilevazione immediata delle minacce.

Come proteggersi dai rischi dell’abandonware

Per ridurre i rischi legati alla sicurezza abandonware, è fondamentale adottare alcune buone pratiche di sicurezza informatica.

  • Scaricare solo da fonti affidabili
    Esistono portali dedicati al retro-gaming che effettuano controlli antivirus e offrono software legalmente distribuiti, come MyAbandonware o Internet Archive.
  • Utilizzare macchine virtuali
    Installare l’abandonware in un ambiente isolato (ad esempio con VirtualBox o VMware) permette di evitare che eventuali infezioni raggiungano il sistema operativo principale.
  • Aggiornare sempre l’antivirus
    Anche se il file sembra innocuo, una scansione preventiva è sempre raccomandata.
  • Verificare le firme digitali
    Quando possibile, controllare l’autenticità dei file tramite hash (SHA256 o MD5).
  • Evitare crack o patch non ufficiali
    Molti giochi abandonware richiedono modifiche per funzionare, ma patch distribuite su forum non verificati possono contenere codice dannoso.

Seguendo queste regole, è possibile godersi la nostalgia dei vecchi titoli riducendo al minimo i rischi.

Abandonware e conservazione digitale

Oltre agli aspetti di sicurezza, l’abandonware solleva un tema più profondo: la preservazione del patrimonio digitale. Molte opere informatiche rischiano di scomparire perché le aziende non le mantengono più o i supporti fisici si deteriorano.

Per questo motivo, diverse organizzazioni e archivi digitali stanno lavorando alla digital preservation, cercando di conciliare il rispetto del diritto d’autore con l’interesse culturale collettivo.

Progetti come Internet Archive, MobyGames o Software Preservation Society dimostrano che è possibile conservare e studiare i software storici in modo sicuro e legale, senza compromettere la sicurezza informatica degli utenti.

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